Colpo da playoff del Maccabi: steso il Panathinaikos nel R#23

Lele
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Successo fondamentale per il Maccabi, che dopo oltre 30′ di lotta batte il Panathinaikos prendendosi un fondamentale 2-0 negli scontri diretti ed entrando nella zona playoff toccando le 13 vittorie in stagione in 23 partite e riscattando il doppio ko consecutivo esterno. Alla Aleksandar Nikolic Hall termina 90-75 in favore degli israeliani, con un ultimo quarto da 28-16 che indirizza la contesa definitivamente dopo tre periodi di elastico.

Sono 4 i giocatori in doppia cifra per la squadra di Kattash, che ha 22 punti ed 8 assist da Baldwin, 14 e 7 assist da Brown, 14 e 12 rimbalzi da Nebo e 14 anche da Colson. Per i green ci sono 17 punti e career high da Kalaitzakis e 13 a testa per Nunn, Grant e Mitoglou. Delude Lessort, che chiude con soli 4 punti e 6 rimbalzi in 24′ di utilizzo.

SUCCESSO IMPORTANTE DEL MACCABI SUL PANATHINAIKOS

La partita

Equilibrio perfetto nel primo quarto tra Maccabi e Panathinaikos, con i greci che comandano a rimbalzo grazie a Mitoglou, che si carica la squadra sulle spalle con una serie di canestri e di giocate di posizione. Dopo 10′ è 18-21 per i greens, che hanno un grande impatto anche dal solito Kendrick Nunn. Gli israeliani non hanno giocatori che spiccano in particolar modo ma restano aggrappati al match grazie a buone percentuali.

Partita a due volti nel secondo quarto: i greci provano a scappare con le giocate di Grant, Mitoglou e Nunn, toccando anche il +6 al 15’30” tra rimbalzi in attacco e giocate di energia, ma dal time out ad uscire meglio è la squadra israeliana: un break di 14-1 rovescia l’inerzia totalmente regalando il +7 all’intervallo alla squadra di Kattash. Brown e Nebo i due principali protagonisti del cambio di “guida” dentro al match.

Nel terzo quarto la formazione giallo-blu trova immediatamente la fuga sul +13 (55-42) grazie ad un Wade Baldwin arrivato in fretta a quota 13 punti. Dal massimo svantaggio del 24′ i greens di Ataman trovano un break di 7-17 che rimette in totale equilibrio la partita, ristabilendo soltanto un possesso di disavanzo tra le due formazioni.

Nell’ultimo periodo i padroni di casa dopo aver visto rientrare il Panathinaikos sul -2 con una tripla dall’angolo di Grigonis sono tornati avanti di 7 lunghezze grazie al solito Baldwin al 35′. Brown con il runner firma il +9 prima delle giocate di Kalaitzakis che valgono il -5 greens. Nel finale gestione perfetta dei possessi del Maccabi, che trova la forza di rimettersi in doppia cifra di vantaggio. Il 2+1 di Nebo chiude i conti definitivamente: finisce 90-75.

JOSH NEBO, GRANDE PROVA DEL LUNGO DEL MACCABI

Maccabi, un colpo da playoff pesantissimo

Successo di una pesantezza incredibile per il Maccabi, che stende tra le mura amiche il Panathinaikos al termine di 40′ davvero combattuti e difficili per entrambe le squadre. La squadra israeliana tira due volte in meno dal campo ma tira decisamente meglio dei greens dal campo con un ottimo 32/63 che va a superare dunque il 50%. Non solo una difesa più solida, ma anche una qualità di gioco decisamente più alta per la formazione di Kattash.

La prima vera chiave è data dal saldo di palle perse e recuperate di entrambe le squadre: gli israeliani perdono 11 palle nell’arco dei 40′, mentre i greci ne perdono 4 in più. Delle 15 perse dalla formazione di Ataman la metà (7) vengono recuperate dalla formazione di casa, che ha potuto sprigionare – così – tutti i propri cavalli in campo aperto, sfruttando l’atletismo dei lunghi e la qualità di esterni come Baldwin e Lorenzo Brown, decisivi con 36 punti e 15 assist combinati.

Il pressing difensivo sugli attaccanti greci (in particolare Mitoglou) ha messo in crisi la qualità offensiva del Panathinaikos, che è deragliato spesso e volentieri in queste situazioni di gioco. La difficoltà del Maccabi a rimbalzo difensivo (21 catturati, 20 offensivi concessi agli ospiti) ha portato i greens a trovare buone seconde chance, spesso vanificate.

Il secondo tempo da MVP di Wade Baldwin e soprattutto l’atletismo dirompente di due treni in corsa come Nebo e Colson fa la differenza: quando la squadra di Kattash riesce a giocare su ritmi altissimi e – dunque – sui suoi standard di transizione è difficile per chiunque reggere l’urto.

L’ATLETISMO DI JOSH NEBO CONTRO LESSORT

Panathinaikos, poca precisione e troppe palle perse

Che non fosse facile per il Panathinaikos era chiaro fin dall’inizio. La squadra di Ataman – però – gioca una partita troppo a strappi per poter pensare di vincere contro un Maccabi che fa dell’atletismo e delle transizioni le proprie armi migliori nell’arco dei 40′. I greci comandano sì a rimbalzo, ma soffrono troppo i ritmi alti della formazione israeliana, difendendo male sulle folate al ferro di esterni e lunghi.

Nei primi 15′ i greens hanno il merito di anestetizzare la formazione di Kattash dominando letteralmente a rimbalzo (21-6 a quel punto!), un fattore che di fatto spegne ossi possibilità di transizione offensiva israeliana, anche grazie ad una difesa nel complesso positiva sugli esterni. Che non potesse continuare così per Brown e compagni era chiaro, cosa che – infatti – è successa, nonostante il 20+20 a rimbalzo complessivo tra difesa ed attacco del Panathinaikos

Appena i giallo-blu hanno alzato l’attenzione ai rimbalzi, migliorando l’impatto fisico su giocatori come Mitoglou e Grant, è cambiata la partita: ciò ha permesso a Brown e Baldwin di alzare i ritmi, correndo in transizione, trovando punti facili al ferro o scarichi per le triple prontamente realizzate da Blatt, Cohen (3/3) e Colson.

La qualità offensiva dei greens scende e pian piano un giocatore chiave come Mitoglou esce di scena dal match, con Kalaitzakis che si erge a one man show per il tentativo di rientro nel match sul -2. Di fatto – però – lì finisce la risposta greca, perché il Maccabi alza nuovamente i ritmi, cresce a rimbalzo togliendo i riferimenti all’attacco di un Panathinaikos spento ed ecco che il gioco è fatto, con Baldwin a colpire a ripetizione e Colson+Nebo a volare sopra il ferro, palesando i limiti difensivi greci a certi ritmi.

MATHIAS LESSORT, PARTITA DI IMPATTO RELATIVO PER IL LUNGO DEL PANATHINAIKOS

Foto credit Euroleague, Maccabi e Panathinaikos

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Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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