E’ sbocciato l’Efes? Travolto il Barcellona

Ste Loz
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Dopo aver asfaltato la Virtus, ospite dell’Efes è il Barca, la seconda forza dell’EL, che arriva da 4 vittorie consecutive. Dopo un duello serrato, nella ripresa, l’Efes scappa e ottiene la seconda vittoria roboante. Finisce 98-74 e ora l’Efes torna a credere nella rimonta playoff.

Equilibrio instabile

Quelle che sembravano le due grandi malate, si sfidano alla Sinan Erdem, con maggiore fiducia ma ancora in cerca di conferme di aver lasciato il peggio alle spalle. Il Barca si presenta senza Abrines, Nnaji e Laprovittola. L’Efes dopo Willis, riabbraccia anche Clyburn. L’inizio è tutto a firma Efes o meglio a firma Tibor Pleiss, che segna i primi 8 punti dei turchi. Le triple di Parker e Brizuela tengono a contatto il Barca.

Collettivo Efes

L’Efes al completo, inizia a darsi forma, se non da contender sembra proprio il roster di una squadra da playoff. Bryant ancor meglio di Thompson e di un pacato Larkin, crea vantaggi in penetrazione e i compagni sono bravi a farsi trovare quando la difesa catalana deve adeguarsi. Nascono buoni tiri ed escursioni sopra al ferro di Oturu. L’ingresso di Willy Hernangomez da respiro al Barca, che si appoggia all’Mvp dell’ultimo Eurobasket, bersaglio in post per prima avvicinarsi e poi superare i padroni di casa sul 31-29. Sarà il primo ma anche ultimo vantaggio per i blaugrana.

Larkin, si accende nel finale scegliendo come partner in crime Oturu, prima con lo short roll, poi scegliendo i cambi e infilando a turno Vesely al ferro e Parker con lo step back da dietro l’arco. Gli ospiti barcollano, ma i liberi e la transizione tengono gli uomini di Grimau vicini sul 42-39, nonostante la sensazione di esser appesi alla partita.

Ti presento l’Efes

Clyburn, l’esperienza di Beaubois e Pleiss, la bidimensionalità di Willis e Daum, la fisicità di Jones e Oturu sui due lati. Thompson e Larkin l’innesco perfetto e il secondo tempo è il manifesto di quel che potrà esser la squadra turca nel girone di ritorno. Il Barca resta a contatto per quasi tutto il terzo periodo, sotto assedio dei continui penetra e scarica e non trovando risposta ai pick and roll, specialmente con Oturu coinvolto.

Altra grande prova per l’ex Gophers. Se le chiusure al ferro e la grande attività difensiva non sono una sorpresa, impressionano le letture offensive che spesso permettono di aprire il campo o di conservare i vantaggi costruiti da Larkin o Thompson.

Oturu da il bentornato a Clyburn

Beaubois, 21 finali, ne segna 19 nella ripresa, comprese le due triple dell’allungo decisivo sul finire di terzo periodo. L’Efes si scopre completo e pieno di risorse e con un roster equilibrato con profili con caratteristiche simili che possono mantenere alta l’intensità sui due lati. Il Barca compie un enorme passo indietro, soprattutto per il crollo verticale nel finale che causa un’imbarcata poco pronosticabile alla vigilia. Alla sirena è 98-74

Protagonisti

Beaubois quando è in serata è un realizzatore top class, stasera gli bastano i soli secondi 20′ per segnare 21 punti, come detto 19 nella ripresa con un solo errore dal campo. Larkin in versione diesel, 15+ 8 assist, in un travolgente crescendo. Oturu e Pleiss 16 e 17 rispettivamente, agli antipodi fisicamente, perfettamente coincidenti nell’efficacia quando coinvolti nel pick and roll.

Per il Barcellona, con 18 punti, Willy il migliore, specialmente nel primo tempo, fa bella mostra della rosa dei suoi movimenti offensivi. Kalinic, 14 e la solita prova in trincea ma da grande efficenza per uno dei giocatori magari non più simpatici (per atteggiamento) ma più utili sui 28 metri.

photocredit: http://www.euroleaguebasketball.net

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