Colpo di reni Olimpia, il testa a testa nel secondo tempo premia Milano

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L’Olimpia infila il secondo successo consecutivo contro i biancorossi

Reggere e capitalizzare nell’ultimo quarto di una partita rivelatasi insidiosa vale per l’Olimpia una preziosa vittoria per 82-76, dopo un primo tempo di imprecisione biancorossa e di dedizione berlinese.

Milano imprecisa

L’Olimpia parte con tre handler Napier, Hall e Flaccadori quando si intraprendono i primi scambi tra le due formazioni in campo. Milano sembra all’inizio più decisa e imprime il suo volto al match cavalcando l’attivismo di Melli dalla media distanza.

L’Alba riesce però lentamente ad allungare le proprie mani sulla partita. Senza correre e senza ritmi spensierati, i ragazzi di Gonzalez riescono comunque a mettere la testa avanti. La consapevolezza d’approccio è veicolo per l’ingresso dei gialli nella contesa.

I padroni di casa soffrono un Napier poco lucido, di riflesso sono offensivamente imprecisi, mancanti di mordente e di brio nel concludere a canestro, con più di una chance buttata in aggressione al ferro.

L’Alba, con ordine e disciplina, fa la sua partita, smista il pallone, bilancia gli attacchi sulle varie interpretazioni dei suoi atleti. Un’impressionante assalto al ferro di Procida, che riesce a segnare in controtempo dopo essere stato abbattuto da Voigtmann è effige del momnto della gara.

L’Olimpia non trova la chiave giusta per la sua partita ed è costretta a inseguire. L’unico scintillio di imprevedibilità offensiva è dato da un Bortolani che è piccolo assaggio di quello che sarà nel secondo tempo.

Nel finale di quarto, la squadra biancorossa ci riprova e Melli si rivela ancora supremo grimaldello. Milano rincorre, trova addirittura un +3, che però è brevemente sgretolato dall’Alba.

Poco dopo, una muscolare tripla del capitano reggiano, che danza sul ferro, entra e attizza l’urlo del numero 9, quindi imprime un benaugurante vantaggio per le scarpette rosse alla sirena dell’intervallo.

Vantaggio: costruzione, difesa e affondo

L’Olimpia in avvio del secondo tempo fa qualcosa che ancora non aveva fatto, ovvero mantiene il vantaggio. Tiene il muso avanti sull’Alba, nonostante ancora qualche difficoltà.

L’appannamento di Napier, di nuovo evidente, spinge Messina a farlo giocare quasi da guardia, o comunque a fargli cominciare raramente l’azione palla a mano. L’ex Wizards si incaponisce e continua a schiantarsi sulla superficie della retroguardia tedesca.

Più avanti è Flaccadori a detonare con una tripla imperiosa, forse pure con contatto. Thiemann però prende le difese della sua squadra e, poderoso quanto imperturbabile, ribadisce dal suo lato e tiene l’Alba in vantaggio.

I tedeschi non si scrollano e allora Bortolani è scossa, Voigtmann pennella una delle sue triple e Tonut frusta dall’angolo. Un-due-tre biancorosso per aver ragione degli avversari, che precede un’ulteriore giocata di Flaccadori per regalare all’Olimpia un nuovo vantaggio, mentre l’Alba continua a rodere sottopelle.

Segue una fase molto movimentata della gara. Spagnolo alza una gioconda per Procida, che la raccoglie dopo un viaggio nella biosfera, Bortolani risponde, l’Alba trova ancora una volta l’uomo libero dall’arco, scoprendo la coperta difensiva biancorossa. C’è ancora Flaccadori a esaltare il Forum con una tripla sul sudato rimbalzo offensivo di Hines.

La gara è nel vivo. Thiemann guida i suoi, l’Olimpia si scioglie offensivamente e si appoggia a Bortolani, di cui aspetta e cerca le uscite dai blocchi come se in campo ci fosse Billy Baron. Il siciliano è autore di un canestro semplicemente maestoso a 3′ dalla fine. Predestinato, come recita il Va’ Pensiero: Del Giordano le… triple… saluta“.

Il protagonista non troppo celato di questa fase è però Devon Hall, capace di infilare ancora una volta, come era stato contro il Baskonia, una serie di canestri fondamentali nei momenti fondamentali. A completare l’opera, il 2+1 di Flaccadori con annessa ottima difesa in emergenza di Bortolani dopo la palla persa causata dalla sua incomprensione con Melli.

Milano canta e vince, con un sospiro di sollievo che sa di missione compiuta.

Risorse e prossimo futuro

L’Olimpia vince una gara che non poteva non vincere contro un avversario modesto, lo fa in una partita che ha saputo palesare le sue insidie, a cominciare dalla presenza a rimbalzo di Berlino, passando pr le minacce ospiti dall’arco nel secondo tempo (8/17 nei secondi 20′), cruciali per gli uomini di Gonzalez per spaventare Milano, per concludere con i problemi di Napier.

Il play ha fatto 13 punti, ma con un rivedibile 4/15 dal campo ed è ancora un tassello seppur importante non troppo brillante nello scacchiere di Messina.

They play light“, dice Messina in riferimento all’Alba, per questo non c’è troppo da stupirsi se nonostante il suo livello e talento la squadra ospite è stata capace di restare attaccata alla gara e di non sfaldarsi al suo salire di colpi.

In compenso, Milano ha tartassato i suoi avversari dal perimetro, con un quasi 60% nel secondo tempo, che è stato parecchio importante per garantire la riuscita positiva della serata.

La squadra di Messina chiude con tanti protagonisti in doppia cifra infatti. Cinque, sostanzialmente il quintetto iniziale meno Poythrees più Bortolani (Napier, Hall, Flaccadori, Melli e l’ex Manresa). Il reggiano, ne ha parlato il suo coach, ha sostenuto la squadra nel primo tempo, gli altri l’anno condotta alla vittoria.

Tra due giorni è Stella Rossa, con una missione “filotto di vittorie” da costruire a ogni costo. E un Rodney McGruder che, dopo il no comment di Messina in sala stampa, pare in arrivo.

Photo credit: Olimpia Milano Facebook, Alba Berlin X

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