Il Maccabi viene fuori nel finale, Efes battuto

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Torna a vincere il Maccabi Tel Aviv dopo la sconfitta di settimana scorsa a Bologna. L’Efes, falcidiato dagli infortuni, rimane in partita fino al terzo quarto, poi subisce il parziale decisivo degli israeliani all’inizio dell’ultimo periodo. All’Aleksandar Nikolic Hall finisce 95-86.

La partita

Gli attacchi sono contratti nelle prime battute e la partita entra nel vivo solo dopo alcuni minuti dalla palla a due. Protagonisti i due centri titolari, Nebo da una parte e Jones dall’altra, che lottano, catturano rimbalzi e schiacciano. La sfida sale di colpi e, come spesso accade nelle partite del Maccabi, i ritmi sono piuttosto alti. Gli israeliani diventano incontenibili quando giocano in velocità e segnano 18 punti in appena quattro minuti, chiudendo il primo quarto avanti 29-20.

Jones, dopo un breve riposo in panchina, torna in campo e riprende a dominare vicino al ferro. L’Efes ricuce immediatamente lo svantaggio con anche il contributo di Daum e del solito Larkin. Dall’altra parte, i canestri di Brown sono ossigeno puro per l’attacco israeliano, in difficoltà dopo l’ottimo primo quarto, e mantengono l’equilibrio tra le due squadre. La difesa del Maccabi, però, è troppo leggera. L’Efes ne approffitta e chiude in vantaggio il primo tempo sul 45-48.

Nel terzo quarto cala decisamente l’intensità e il distacco tra le due squadre rimane sostanzialmente invariato. Il Maccabi si riaccende all’inizio dell’ultimo quarto, quando alza l’intensità difensiva e torna a colpire con costanza in attacco. L’Efes va in confusione, perde diversi palloni e Can è costretto a chiamare timeout per provare a fermare l’emorragia. Ma è già troppo tardi. I turchi non riescono a recuperare lo svantaggio e il Maccabi controlla senza problemi gli ultimi minuti di gara.

Il Maccabi va a sprazzi

Alla fine sono bastati pochi minuti di “vero Maccabi“, all’inizio dell’ultimo periodo, per vincere la partita, ma la prova degli israeliani non è stata del tutto convincente.

Troppi alti e bassi nella partita dei gialloblù che, viste le tante assenze dei turchi, avrebbero potuto controllare decisamente con più tranquillità la partita, soprattutto dopo aver dimostrato di poter imporre i propri ritmi nel primo quarto. La squadra di Kattash, invece, è calata troppo di intensità nei due quarti centrali e ha rischiato più del previsto.

Certamente ha influito la serata negativa di Baldwin che, si sa, quando non riesce a entrare in partita diventa un fattore negativo e rischia di trascinare la squadra con lui. Il Maccabi, però, nel momento più importante è riuscito a trovare altre soluzioni e, oltre ai soliti Brown e Colson, è stato fondamentale il contributo di Webb e Blatt, che hanno suggellato la vittoria con i loro canestri in apertura di quarto periodo.

Rimane da migliorare la gestione della partita, evitando quei cali di tensione così netti che già altre volte in questa stagione hanno condannato il Maccabi a sconfitte evitabilissime. Per farlo serve una difesa più solida e più attenta, ovvero l’opposto di quella vista fino a oggi.

L’Efes ci prova

Dopo le due vittorie nell’ultimo doppio turno, l’Efes non riesce a vincere la terza partita consecutiva con metà squadra indisponibile. Le assenze questa volta si sono fatte parecchio sentire.

Quello che è mancato all’Efes, infatti, è stato il contributo delle seconde linee, che attualmente sono di un livello decisamente più basso rispetto al solito. L’ottima partita di Thompson, Jones, Larkin e Daum, infatti, è stata resa vana dal contributo quasi nullo del resto della squadra, che ha realizzato appena 15 punti.

Difficile, però, aspettarsi di più da giocatori che solitamente giocano poco o non entrano nemmeno in campo e che ora devono rimanere sul parquet molti più minuti rispetto al solito.

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