Olimpia, confusione totale tra dimissioni, conferme e una squadra che non lo è

0 0
Read Time:5 Minute, 33 Second

Olimpia Milano nella confusione più totale. Gli ultimi giorni del club milanese sono un disastro dal punto di vista dell’organizzazione, dei risultati e della comunicazione.

E’ l’ora più buia in casa Olimpia Milano da ogni punto di vista. I risultati sono inaccettabili in rapporto agli investimenti messi in campo, l’organizzazione pare smarrita e la comunicazione si conferma un vero e proprio disastro.

La storia di questi giorni la conoscete e non serve ritornarci sopra: gli eventi (quei pochi chiari…) sono noti e quanto la squadra allenata da Ettore Messina stia producendo in termini di gioco e risultati è desolatamente sotto gli occhi di tutti.

Tutto sembra incredibilmente ruotare intorno alla figura del Coach. Si parla solo del suo lavoro, del doppio ruolo, della fiducia della proprietà nei suoi confronti e dei suoi rapporti con l’ambiente, inteso come stampa e giocatori. Tutto ciò testimonia molto tristemente quanto l’aver accentrato tutti i poteri di stampo cestistico nelle sue mani sia stato un errore colossale, nell’impossibilità, per limiti caratteriali oppure per mancanza di interlocutori credibili, di aver un sano confronto che andasse oltre l’avere carta bianca.

Dalle dimissioni del Coach/Presidente nel weekend al rinnovo pubblicato dalla società nel mezzogiorno di lunedì ce n’è per un’ennesima telenovela di cui non si sentiva il minimo bisogno. Soprattutto dopo quelle estive riguardanti il mancato arrivo di una PG, quello concretizzatosi di Mirotic ed infine l’allontanamento autunnale di Kevin Pangos, con tanto di dichiarazioni rivedibilissime su Shabazz Napier.

Quindi ora, con una doppia trasferta di Eurolega tra Bayern e Partizan, nonchè la Virtus attesa al Forum in campionato domenica, cosa può succedere?

Abbiamo provato ad individuare 10 punti che possano guidarci nell’attuale confusione biancorossa, sebbene alcune domande restino ovviamente senza risposta.

  • Quanto ci risulta sono le dimissioni di Ettore Messina dopo la sconfitta di Sassari, respinte nella forma ma non nella sostanza. La proprietà milanese avrebbe preso tempo proprio questa settimana per arrivare ad una soluzione.
  • Se fino ad oggi ci era stato comunicato dallo stesso Messina che la proprietà stessa gli aveva confermato la fiducia in occasione di incontri chiarificatori, dimettersi ha un peso differente. Anche, se non soprattutto, contrattualmente: se mi dimetto rinuncio alla retribuzione, se mi licenziano per mancanza di fiducia è ben diverso. Vale in qualsiasi situazione nel mondo del lavoro, perchè non se ne dovrebbe parlare in Olimpia? Perchè non dovrebbe avere un certo peso in questa situazione?
  • Nel mezzogiorno di ieri il laconico comunicato a firma Pantaleo Dell’Orco che indica come il contratto di Ettore Messina abbia durata sino al 2026. Nulla di nuovo, secondo nostre (e non solo) fonti era decisione già presa in estate dopo lo scudetto, quindi nessun rinnovo ieri. Una non notizia.
  • La prima domanda riguarda quindi questo comunicato: perchè rendere il tutto ufficiale ora? Due ipotesi. La prima prevederebbe una reale conferma che andrebbe a mettere la squadra spalle al muro, con le proprie responsabilità (che ci sono) e chiarendo che non si ritiene colpevole l’allenatore per lo scempio visto sinora. La seconda andrebbe nell’ottica di zittire un poco le voci che si rincorrevano proprio per aver questi giorni di riflessione e trovare una soluzione. Se la prima non ci convince per nulla, la seconda ci pare molto più reale.
  • Detto che il suddetto comunicato ci risulta francamente poco valido per tempi e modi, poichè una questione come quella in ballo non può essere liquidata con due righe, il tema del futuro, nel breve e nel lungo termine, ci pare sia tanto determinante quanto su una strada assai pericolosa.
  • La parola chiave è “fiducia”. Ettore Messina ha fiducia nei suoi giocatori? Ma soprattutto questi ultimi hanno fiducia nel Coach? In entrambi i casi ci pare che la risposta sia negativa, visto quanto accade e visti i volti dei protagonisti, che stanno vivendo un’avventura sportiva come una sorta di incubo dal quale non riescono a svegliarsi.
  • Da sempre contrari al cambio di allenatore in corsa, alibi che si ritiene non debba essere dato ai giocatori, in questo caso ci pare che la situazione sia andata oltre a causa di una serie di scivoloni mediatici e gestionali clamorosi da parte di Messina, che resta un grande allenatore ma che ha dimostrato incapacità evidente di gestire il doppio ruolo. Proprio questo doppio ruolo per taluni non sarà un problema, ma è invece talmente evidente che lo sia da aver consigliato proprio allo stesso Coach/Presidente di parlarne con due testate giornalistiche. “Excusatio non petita”.
  • Che si fa quindi a fine settimana, se non prima? Detto che tutta l’organizzazione cestistica è in mano a Messina ed a Stavropoulos, ci risulta difficile pensare chi sia nel caso deputato a scegliere un nuovo allenatore in seno al gruppo Armani, ovvero la proprietà. In realtà due eccellenze ci sono a Milano e sono rappresentate da Gigi Datome e Gianmaria Vacirca, due “persone di basket che sanno di basket” e potrebbero (dovrebbero!) essere coinvolte in prima persona. A proposito del GM Stavropoulos, possibile che ad oggi non si sia sentita minimamente la sua voce? Che ruolo ha in questa situazione? Che sia arrivato a Milano su indicazione di Messina lo sappiamo, tuttavia è GM di Olimpia, suvvia.
  • Si è infine dibattuto dell’eventuale passo indietro di Ettore Messina come allenatore e non come Presidente. E’ un’ipotesi, ci mancherebbe, ma anche qui c’è una domanda di base: ha fatto meglio come Coach oppure come dirigente? Scontato che il vero disastro sia stato il secondo ruolo, quindi che si fa, ci si affida nel cambiamento a chi non ha certo brillato con diverse operazioni discutibilissime, così come con altre semplicemente mancate?
  • E per chiudere, visto che si tratta di due domande normalissime che si pone chiunque voglia provare a capirci qualcosa, i giocatori come reagirebbero ad avere come Presidente chi fino a ieri era allenatore, con il quale i rapporti non erano più certamente idilliaci? Chi tra i migliori allenatori attualmente sul mercato sarebbe disponibile ad allenare oggi sotto la supervisione di una figura ingombrante come quella di Ettore Messina? Risposte complicate o semplicemente scontate?

In tutto questo disastro dalle poche idee e ben confuse, perchè tale è al momento, come già detto ci sono Bayern, Partizan e Virtus in 6 giorni a partire da questa sera, non esattamente prevedibili passeggiate di salute. Sembra quasi secondario l’avvenimento agonistico, privilegiando questioni e posizioni personali: è l’errore più grave che si possa commettere perchè questa stagione può (e deve) essere ancora ribaltata. Di sicuro nella forma e nella sostanza, probabilmente anche nei protagonisti.

PS Trattandosi ovviamente di tematiche assai delicate sui quali fatti ci siamo espressi basandoci su nostre fonti, come sempre siamo a disposizione del club nel caso volesse chiarire, smentire o approfondire qualsiasi situazione.

About Post Author

alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
Happy
Happy
50 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
25 %
Surprise
Surprise
25 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

LBF #9: La Reyer abbatte la Virtus, Schio ok

Nel weekend si è disputato il nono turno di LBF con diversi risultati importanti oltre che interessanti. La capolista Reyer non conosce sosta e stritola la Virtus alla Segafredo Arena mentre – tra le squadre di testa – Schio passa a Ragusa raggiungendo il secondo posto, San Martino ritrova il […]
LBF

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading