Eurocup #3: Hapoel perfetto, la Reyer crolla nel finale

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Resta ancora al palo in Eurocup la Reyer, che cade in casa negli ultimi 10′ contro un enorme Hapoel: gli israeliani, seguiti da una quarantina di tifosi più che rumorosi, hanno dominato il secondo tempo con un 41-56 che non rende comunque il giusto merito ed onore alla squadra di Spahija, autrice di un’ottima partita per circa 30′. Alla lunga negli ultimi 10′ esce la perfezione della squadra di Franco, che conquista altri 2 punti con una media di circa 100 punti realizzati.

Per la squadra israeliana ci sono 5 uomini in doppia cifra, con Ginat a quota 20, Hoard a 19, Munford a 15, Timor ed Angola a 12; per la squadra oro-granata sono 3 gli uomini in doppia cifra, con Brown a 23, Tucker a 20 e Wiltjer a quota 13.

IL RISULTATO FINALE DAL TALIERCIO TRA REYER E HAPOEL

La partita

Partita equilibratissima nel primo quarto, la Reyer corre con Tucker in transizione e trova tantissimi canestri ad altissima percentuale volando in vantaggio di 7 lunghezze sul 14-7, ma è immediata la contro-replica dell’Hapoel, che con uno 0-11 rimette tutto in equilibrio. Al 10′ è 21-20 per i padroni di casa.

Nel secondo quarto equilibrio spezzato da un Wiltjer on fire: il lungo canadese produce canestri e giocate di alta qualità, poi ci pensa Brown ad affondare il coltello nel burro per il +9 al 18′. Come successo però nel finale di primo quarto la squadra di casa subisce un break importante che rimette in grande equilibrio il match: 5 consecutivi di Holland riportano avanti gli israeliani alla seconda sirena. Un vero affare per la squadra di Franco.

Il terzo quarto è un capolavoro di spaziature del team bianco-rosso, che martella senza pietà da oltre l’arco trovando anche il +5, ma la replica lagunare con Tessitori e Parks non si fa attendere per il nuovo -1. Al 30′ sarà +4 per Ginat e compagni, con un clamoroso 7/7 da oltre l’arco e 27 punti realizzati. Regge molto bene l’urto nonostante la sofferenza a rimbalzo la squadra di Spahija.

Nell’ultimo quarto l’onda bianco-rossa si trasforma in tempesta e Venezia ne esce travolta subendo 29 punti e segnandone 17. Cala l’attacco e crolla la difesa per i padroni di casa, con un 4-14 in meno di 3′ che indirizza definitivamente la sfida. L’atletismo e la spettacolarità di Hoard chiudono definitivamente la contesa sul 81-97.

TUCKER, UNO DEI MIGLIORI IN CASA REYER

Eurocup stregata: la Reyer lotta ma cede difensivamente

Stregata l’Eurocup della Reyer: gli oro-granata dopo i ko con Londra e Paris cedono anche all’Hapoel in un ultimo quarto di dominio israeliano. Tre indizi fanno una prova, alla squadra di coach Spahija manca sempre qualcosa per riuscire a strappare i primi due punti del proprio torneo. Se con Londra la partita non è stata giocata benissimo, lo stesso non si può dire del match di settimana scorsa dove sono mancate le rotazioni e di ieri, dove è mancato l’urto difensivo.

I lagunari ci provano, giocano un’ottima pallacanestro con ottimi attacchi ed un’idea di insieme che sicuramente è un dato positivo, ma l’aggressività difensiva è la matrice del gruppo e negli ultimi 10′ di ieri è mancata. Il dato a rimbalzo (25-37) testimonia e denota quella che probabilmente è una mancanza di roster: il mancato arrivo di Caboclo ha lasciato un buco non indifferente in termini di solidità e presenza sotto i tabelloni.

Molto positivo l’apporto di Tucker e Brown con 43 punti combinati e pronti a giocare a questi livelli, ottime cose da un Wiltjer sempre più cecchino da oltre l’arco e solido offensivamente, mentre va rivisto l’apporto degli altri: Simms incappa nella prima serata storta (e può succedere), Tessitori è impreciso al tiro, Spissu pasticcia spesso. Serve qualcosa in più per provare a rovesciare un destino che in Europa sta voltando le spalle a Venezia.

La fase difensiva degli ultimi 20′ – con grandi meriti della squadra di Tel Aviv – è certamente da rivedere: tempo ne ha poco a disposizione lo staff, si gioca ogni 3 giorni e gli errori vanno riparati giocando. Di certo di positivo ci sono gli 81 punti segnati, i 21 assist ed il 32/63 dal campo: la squadra gioca ed anche insieme, serve però un passetto in più per competere con i migliori.

KYLE WILTJER, IMPATTO MOLTO POSITIVO SULLA REYER

Hapoel debordante, è squadra da titolo

Squadra debordante, semplicemente perfetta nel secondo tempo. L’Hapoel di coach Franco gioca un secondo tempo da 56 punti segnati e lascia sul fondo la Reyer: gli israeliani sono praticamente perfetti dal campo, tirano 9/11 da tre punti in 20′, chiudono con un clamoroso 37/64 complessivo al tiro e dominano anche a rimbalzo, legittimando un successo meritatissimo.

Le spaziature in campo nella ripresa del team di Tel Aviv sono praticamente perfette, Timor ed Angola sono le menti lucide di una squadra che gira a mille e travolge la difesa degli oro-granata tra le triple di Ginat e Munford e le giocate atletiche di Hoard che chiudono la contesa.

Grandi back-door, spaziature perfette a trovare con penetrazioni decise gli uomini in angolo e pronti a sparare da oltre l’arco, pick and roll, pick and pop, tutte giocate a cui Venezia non ha saputo rispondere con efficacia difensiva, un po’ per demerito e soprattutto per grande merito degli ospiti. In due uscite di Eurocup il team di coach Franco ha realizzato 197 punti, una vera macchina da punti: inutile nasconderlo, questa squadra oggi è una contender prepotente e credibilissima.

LA PANCHINA DELL’HAPOEL IERI AL TALIERCIO

Foto credit Reyer ed Eurocup

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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