Il Barcellona domina G1 dei playoff, Zalgiris non pervenuto

Lele
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Gara 1 a senso unico. Il Barcellona domina una Gara 1 senza storia e pialla lo Zalgiris con un +22 che non ammette certamente repliche ed – anzi – lancia i blaugrana ancora più in alto: la squadra di Jasikevicius sta vivendo un momento magico ed ha letteralmente il vento in poppa tra la LIGA ACB ed un’Eurolega che la sta vedendo brillante, almeno in questo primo atto con i lituani.

91-69 il finale al Palau in favore della corazzata catalana, che era avanti già di 17 all’intervallo. La squadra di Maksvytis ha tentato una timida reazione nel terzo quarto tornando a -13 al 30′, ma un break iniziale di 10-2 nell’ultimo periodo ha spento definitivamente il tiepido tentativo di rientro lituano in partita. Sono 5 i giocatori in doppia cifra per il Barcellona, soltanto 2 per lo Zalgiris, una differenza enorme in questa G1 di Euroleague, che potrebbe anche aver già indirizzato la serie se i lituani confermeranno un approccio così timido e piatto.

IL FINALE DEL PALAU, GARA 1 SI COLORA DI BLAUGRANA

La partita

Se ci si aspettava un inizio aggressivo da parte di Ulanovas e compagni, si è rimasti delusi: la squadra bianco-verde di Kaunas ha sofferto il ritmo alto e l’aggressività blaugrana in un primo quarto dove Mirotic ha dominato la scena segnando ben 9 punti sui 25 complessivi di squadra. 6 punti in 8’30” per lo Zalgiris sono davvero troppo pochi, che ha zero da tantissimi ed un Polonara di buon impatto dalla panchina. Una bomba di Laprovittola chiude il primo quarto sul +12 per i catalani.

Nel secondo quarto la squadra di Maksvytis prova a rientrare in partita, ma si ferma sino ad un -10 che mai è pericoloso per il Barcellona: 4 di Tobey e due liberi di Kuric rimettono il match nei giusti binari e danno il +16 alla squadra di Jasikevicius. Un margine che non verrà scalfito nonostante Hayes abbia provato a riaprire tutto con il -9, prontamente rimesso nel sacchetto da Mirotic e Sanli, che con due bombe scrivono al 20′ il +17 del massimo vantaggio.

Nel terzo quarto i blaugrana riaprono con le marce alte nonostante il mini break di 0-4 ospite: due triple di Laprovittola e Mirotic riscrivono il massimo vantaggio sul +19 dopo 3′, ma lì si inceppa l’attacco dei catalani: un break di 4-12 messo in piedi da Birutis e Brazdeikis e Lekavicius scrive il -12, ma Abrines e Sanli rimettono il vantaggio oltre i 10 punti. Al 30′ finalmente segnali di Zalgiris, ma il vantaggio resta rassicurante.

Nell’ultimo quarto 5 di Sanli e 5 di Kuric mettono la parola fine al match con larghissimo anticipo: 10-2 di break blaugrana e G1 di playoff di Euroleague va praticamente in archivio così. Da lì, toccato il +21, i blaugrana mettono il pilota automatico e controllano il match sino al +22 conclusivo., toccando anche il +26 a 4’50” dal termine con l’inchiodata terrificante di Martinez. Il finale di Gara 1 è 91-69 e la serie sembra già indirizzata, almeno a livello mentale, con lo Zalgiris che dovrà cambiare registro per essere competitivo o quantomeno provarci

SERTAC SANLI, GRANDE IMPATTO IN G1 DEL LUNGO DEL BARCELLONA ED EX EFES

Barcellona determinato, di qualità ed in controllo

Un match sempre condotto, sempre in controllo e giocato con grande qualità: il Barcellona scioglie lo Zalgiris in una G1 che oggettivamente non ha mai avuto storia e che testimonia in toto il differenziale tra le due squadre, una che probabilmente è nel suo momento migliore della stagione ed una che si sente arrivata con il raggiungimento dei play-off. Se questo primo scoglio lituano nella post-season di Euroleague poteva rappresentare un problema per i blaugrana considerate le sofferenze degli anni scorsi con altre squadre, oggi è cambiata musica.

Una squadra entrata in campo determinatissima, guidata da un Nikola Mirotic ispiratissimo e molto positivo nelle due metà campo, con i lituani che mai hanno contenuto gli 1vs1 che – poi – hanno portato a dei pick and roll o a ribaltamenti di lato chiusi con un tiro dall’arco. Se i catalani hanno cambiato mentalità e confidenza in loro stessi e nei mezzi a disposizione è presto, però fa ben sperare il fatto che questa G1 sia stata condotta senza patemi.

L’impatto offensivo di Mirotic lo abbiamo descritto, ma è tutta la squadra di Jasikevicius ad aver girato davvero alla grande in questo primo round: sincronismi offensivi pressoché impeccabili, tantissimi canestri realizzati dopo una grande condivisione di palla e dopo aver cercato – con insistenza – l’uomo libero per assaltare il vetro o per sparare dall’arco. Di quel 54% dall’arco che fa tutta la differenza del mondo, forse un paio di triple erano contestate e prese senza grande creazione: un grande segnale.

A livello difensivo è stato fondamentale mettere mattoni negli ingranaggi lituani, con lo Zalgiris che ha perso tanti palloni e che ha ceduto in maniera evidente a rimbalzo: bravo sicuramente il Barcellona ad aver fatto valere fisicità ed atletismo, ma la squadra di Maksvytis non è quasi mai riuscita a rendersi davvero pericolosa in modo continuativo e netto. Distanze di campo perse ed un attacco anestetizzato dalla fisicità ed energia blaugrana hanno fatto la differenza.

NIKOLA MIROTIC ESULTA: OTTIMA PROVA DI SQUADRA DEI BLAUGRANA

Zalgiris annebbiato e stritolato dal Barcellonaù

Una G1 senza storia per lo Zalgiris, che si incarta offensivamente per sciogliersi difensivamente alla prima vera difficoltà del match. L’avvio aggressivo del Barcellona ha colto impreparata in toto la squadra di Maksvytis, andata alla deriva nei primi 20′ e nell’ultimo quarto, trovando una reazione nella seconda metà del terzo quarto. Ma quali sono i fattori di un ko senza appello per i lituani? Molteplici, ma proviamo ad interpretarli.

Astinenza offensiva e disastro difensivo: 6′ in 8’30”. Si può riassumere così in soldoni l’astinenza offensiva di uno Zalgiris ai limiti del disastroso per trequarti del primo periodo, tra palle perse e tiri senza ritmo. I blaugrana hanno controllato a loro piacimento i ritmi difensivi ed offensivi, trovando canestri abbastanza semplici e – spesso – autostrade deserte nella corsa verso il ferro per i pick and roll centrali. L’immagine di uno Zalgiris in disastro totale è la schiacciata senza opposizione di Satoransky, che sfrutta il finto pick and roll giocato da Tobey per chiudere al ferro.

Controllo dei rimbalzi e del ritmo: come detto sopra, il Barcellona ha controllato i ritmi di questa Gara 1 senza grandi problemi, andando a controllare la battaglia a rimbalzo e – di conseguenza – trovando attacchi puliti che hanno preso in contropiede i lituani. Una squadra – quella bianco-verde – che si conferma in difficoltà fuori casa, ma che deve fare di più e lottare di più se non vuole uscire mentalmente dalla serie. Fisicità e talento sono carte che i blaugrana si giocano quando vogliono, ma quest’essere morbidi non aiuta di certo.

Reazione sterile, triple assenti, Polonara il migliore: una reazione sterile che ha portato al -9 e che poi è di fatto finita lì sino al sussulto molto fine a sé stesso del terzo quarto, chiuso a -13. Ulanovas e compagni hanno giocato un match povero per condivisione offensiva ed aggressività, finendo triturati dalla fisicità e dal talento della squadra di Jasikevicius. Se tiri 2/13 dall’arco (15%) la probabilità di vincere al Palau rasenta lo zero. Nella notte di un ko senza appello il lampo arriva da un Polonara lampo nel buio: 8 pt, 3 rimb, 2 recuperi e 12 di PIR, il migliore dei bianco-verdi.

BRAZDEIKIS CONTESTATO DA TOBEY AL TIRO

Foto credit Barcellona e Zalgiris

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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