Barça di qualità e quantità, Partizan KO

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Il successo del Barça alla Stark Arena ha aperto il Round 3 di Eurolega. La squadra di Grimau conferma la costante crescita.

(di Simone Scotta)

Nunnally nei primi 5 e’ la proposta di Zeljko, dall’altra parte Grimau risponde con il “solito” quintetto di queste prime giornate di Eurolega, con Da Silva in campo. 

Primo quarto di fuoco del Barcellona,19-10 dopo 7 minuti di gioco e Obradovic gia’ imbestialito con i suoi. Lapro spara la tripla con una semplicita’/tranquillita’ disarmante e non puo’ che essere timeout bianconero. Ed e’ subito protagonista il brasiliano, che sfrutta la buona circolazione di palla catalana (gia’ 9 assist nel primo quarto) per mettere 9 punti, insieme ad una rubata, e dare un primo break ai gialli. 

Il brasiliano protagonista in questo inizio di partita, e di stagione

Airball di Lapro, penetrazioni di pura energia di Leday e Avramovic: 16-21 e la musica inizia a cambiare. L’antisportivo, forse eccessivo a Kaminski, e un paio di canestro dentro-fuori (con conseguenti tap-in sbagliati) non permettono di chiudere il gap ai bianconeri. 

Bella intanto la sfida Avramovic-Jokubaitis, con il primo che si guadagna un paio di fischi con l’esperienza e, forse, un inizio di “status” che sta cominciando ad avere in Eurolega.

La sua penetrazione che porta il risultato sul 25-25 fa venire giu’ il palazzo – caldo come il fuoco, come sempre d’altronde – sulle gambe troppo poco piegate di Jabari Parker.

19 punti per il Barca nei primi sette minuti, solo 13 nei successivi dieci, per poi farne 12 nei successivi tre minuti: gli alti e bassi normali della pallacanestro odierna, continuando a muovere veramente bene la palla e trovando il tiro da tre (8/20 al 20’).

15 assist a 3 dopo il primo tempo, solo 1/7 da tre per il Partizan: difficile.

Terzo quarto con Dozier subito protagonista, 5 punti e due bei assist per un Nunnally che prova a far ricredere chi pensava il suo ruolo sarebbe stato piu’ marginale in questo roster (sottoscritto compreso). Partita maschia, si combatte sotto canestro: Leday, Kalinic, lo stesso Vesely e Smailagic (quest’ultimo sempre troppo poco premiato dagli arbitri) non si fanno pregare. Leday e’ maestro difensivo: sugli aiuti, sulla capacita’ di prendere sfondamento. Essenziale. 

Il Partizan e’ bruttino, rimane li pero’, arriva anche fino al -3 ma non da l’impressione di poter mettere il naso avanti.   

Ruolo sempre maggiore per l’ex Denver Nuggets

Male il Partizan ai liberi nel quarto quarto e in generale nella partita (17/24): Leday, Avramovic e Jaramaz mancano punti importanti. Jabari, invece, inizia ad essere un protagonista: sotto canestro la sua presenza aiuta molto, si sbatte a rimbalzo, guadagnandosi qualche libero e fa sentire la sua fisicita’. Importante Nunnally, 14 punti e leadership. Ad ogni minimo riavvicinamento bianconero, quasi immediata e’ la risposta blaugrana, che continua a far girare la palla e domina a rimbalzo. 

Forse qualche minuto in piu’ per Koprivica ci poteva stare (9 di PIR con soli 9 minuti a registro): solido. Di nuovo +10 per i gialli che continuano a tirare con piu’ del 40% da tre: la tripla di Kalinic (un derby per lui questa sera), la schiacciata da sotto di Vesely e la seguente palla persa, ingenua, dei serbi chiudono di fatto la partita ad un minuto e mezzo dalla fine della contesa. Il finale è 83-92.

Mr. Solidita’ sotto canestro

Inizio di stagione quindi difficile per il Partizan. Kaminsky e’ molto piu’ cercato e coinvolto ad inizio azione, rispetto ad inizio stagione, ma il suo apporto e’ ancora molto limitato – soprattutto in attacco, dove sta soffrendo molto la fisicita’ europea. Trifunovic e Andjusic in questo momento non sono elementi affidabili dalla panchina per Obradovic (falli ingenui, molto immaturo il primo,  l’eta’ insieme al post-mondiale che forse si fanno sentire per il secondo) , Jaramaz “dimenticato” in panchina per 29 minuti e la panchina bianconera si scopre corta. Unita alla difficolta’ nel tiro da tre sono ostacoli importanti per gli uomini di Zelimir: il dover ripartire da giocatori nuovi e un Punter da 11 punti di media in queste prime tre partite con il 12% da tre rendono tutto piu’ complicato. 

In casa Barcellona anche qui da registrare l’inserimento dei nuovi  – Parra e Brizuela ancora molto indietro – e dello stesso Hernangomez, che nonostante un impatto dignitoso in attacco, viene ripreso un paio di volte all’interno della partita da Satoranski, scompare dopo il primo quarto e esce per falli a tre minuti dalla fine della partita. Nella meta’ campo difensiva dovra’ migliorare. 

Bene Laprovittola e il solito Vesely (semplicemente una certezza sotto canestro), un Kalinic ottimo in difesa stanno aiutando molto Grimau in questo inizio di stagione. Mina vagante in questa Eurolega: sono una squadra ostica, ad oggi ben allenata, e ci sono tutti gli ingredienti per sognare. Sotto canestro sono forti, gli esterni hanno punti nelle mani, la panchina e’ lunga: ci sono tutti gli elementi per fare strada. 

Tutti segnali positivi per il blaugrana che vi avevamo anticipato nella nostra analisi di ieri a firma Mikhail Laurenza.

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