LA FORZA
La guida in panchina, senza il minimo dubbio.
Come già accennato, attraverso 4 decadi di gioco Zele ha dimostrato di essere sempre il numero uno raccogliendo i principi che sono mutati ed adattandoli alla perfezione a quelle che sono le sue straordinarie idee. Nessuno ha saputo farlo e lo vediamo ogni stagione, quando ci sono Coach alle prese con un conflitto interiore tra principi ed evoluzione che porta solo danni alla propria squadra.
Ma ancor di più l’incredibile capacità di far rendere i giocatori per quello che sono, senza trascinarli in situazioni fuori ruolo od obbligandoli a cose che non sono nelle corde del singolo coinvolto.
Kevin Punter, sempre più idolo della piazza dopo la decisione di restare coi “grobari”, è serissimo candidato al premio di MVP. La sua crescita è stata esponenziale in carriera, sempre un passo avanti e sempre maggior completezza di repertorio sui 28 metri. Limato qualche fallo inutile, in cui incappa ancora, sarà estasi cestistica.
Grande attesa per Kaminsky, uno che pare nato per giocare in Eurolega e, segnatamente, in una piazza come Belgrado. Con lui la capitale serba potrebbe diventare provincia del Wisconsin…
PJ Dozier in versione “Scottie Pippen” può fare tante grandi cose, così come la consacrazione di Aleksa Avramovic ad alto livello sembra più che probabile.
Stagione della consacrazione per Smailagic? Chi scrive ci crede.
Ecco, se parliamo di punti di forza non possiamo non menzionare il fattore Stark Arena. E’ il posto più caldo del mondo per la pallacanestro, forse anche il più bello, e la spinta che può derivarne è un valore assoluto.
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