LE AMBIZIONI
Andare a Berlino per sollevare il trofeo. Ataman lo ha detto chiaramente, in linea con il personaggio. Non ci aspettavamo nulla di diverso, noi come tutta Oaka.
E si torna sempre a quella quota 20 W da superare bene per stare nel gruppo di testa: assicurarsi eventualmente il fattore campo per le sfide che contano sarebbe un vantaggio non da poco.
Vincere anche in patria per ribaltare una situazione che negli ultimi anni è diventata veramente imbarazzante nei confronti dell’Oly pigliatutto.
L’ambizione principale però deve essere puramente tecnica: costruire un sistema di gioco che esalti le tante illustri individualità e ricavi efficacia dalla sua bellezza.
Non sarà replicabile il modello Efes, troppo diverso il contesto e troppo differiti i profili, quindi il compito di Ataman sarà quello di uscire dalla propria recente “comfort zone” e dare impulso ad un ambiente che lo ha accolto come una sorta di messia dopo le tante delusioni degli ultimi anni.