Mondiale finito: come sono andati i giocatori di Eurolega?

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Eurolega al via tra 24 giorni ed è tempo di analizzare come sono andati i giocatori della massima competizione continentale nel Mondiale asiatico.

L’Eurolega ha visto tanti propri giocatori protagonisti alla #FIBAWC2023 (qui la nostra presentazione prima del via del torneo). Di seguito una breve analisi sul loro rendimento, partendo dai dai campioni della Germania e dai finalisti della Serbia, per poi proseguire in ordine sparso.

Straordinario ANDY OBST, che ha dimostrato di essere molto più di un semplice, clamoroso tiratore, oltre che l’eroe della W sugli USA. Sempre utile NIELS GIFFEY, senza essere un fenomeno fa tante cose che servono alla squadra. JOHANNES THIEMANN ha reso noto a tutti di essere un lettore di mismatch come pochi altri. MAODO LO è partito bene per poi sparire nelle tre gare decisive quando il livello si è alzato di molto: esattamente opposto il percorso del suo prossimo compagno JOHANNES VOIGTMANN, cresciuto moltissimo quando la posta era più elevata, che si è confermato giocatore molto intelligente, senza forzature e passatore parecchio sottovalutato, oltre che notevolissimo nella finale in difesa contro Milutinov. Eccezionali prove difensive di ISAAC BONGA, con la perla della gara su Doncic.

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MARKO GUDURIC non dimenticherà facilmente la finale, dopo aver comunque garantito un apporto decisivo durante l’intero torneo. NIKOLA MILUTINOV, a lungo il miglior centro della competizione, è crollato in finale non entrando mai in partita. ALEKSA AVRAMOVIC è stato splendido sui due lati del campo, palesando una crescita costante anche a questi livelli dopo un’ottima stagione di Eurolega. VANJA MARINKOVIC è stato sempre utile ed assai preciso dall’arco (45,2%) , mentre OGNJEN DOBRIC ha cominciato male dallo stesso amato arco (2/14 nel primo gruppo), poi è cresciuto e si è dimostrato giocatore completo nonchè difensore di grande qualità, sino alla grandissima prova contro il Canada. Molto sfortunato, e forse decisivo per la propria squadra, infortunandosi all’inizio della gara per il titolo.

DEJAN DAVIDOVAC ha fatto il suo: non era un protagonista atteso ma non è mai mancato, lottando come un leone su ogni pallone e dando un gran bel contributo in difesa.

Mondiale splendido per YAGO DOS SANTOS, nuova Pg della Stella Rossa. ha fatto girare molte teste, tirando benissimo da tre e mantenendo un ritmo insostenibile ai più. Non vedo l’ora di godermelo in EL.

Sfortunatissimo RAUL NETO, infortunatosi quasi subito con la rottura del tendine rotuleo. Purtroppo non lo vedremo sino ad ottobre 2024 ed è una grave perdita per tutti gli appassionati.

Momenti storici per la sua nazionale ma nulla di particolare a livello individuale per WALTER TAVARES. Bene a rimbalzo ma un giocatore così va servito ed i compagni non sono esattamente dei fenomeni.

Discreto disastro per quasi tutti i francesi (9 in totale quelli di EL) da cui ci si attendeva di più.

YABUSELE ha fatto qualcosina a sprazzi ma per il resto male male. DE COLO decisivo in negativo, LESSORT confuso e fuori fase, OKOBO mai in sintonia con lo staff, spesso fuori controllo e senza logica, FALL sostanzialmente ai margini ed assai polemico in seguito.

OUATTARA impalpabile nei pochi minuti sul parquet (46′ in 5 gare), nonchè impreciso (0/7) nella specialità dall’arco. Alcune cose positive per CORDINIER, ma contro avversari non significativi, mentre si sono visti momenti promettenti per SYLVAIN FRANCISCO, soprattutto a livello di ritmo, atteso all’esordio al massimo livello europeo con il nuovo Bayern di Laso. Positivo TERRY TARPEY, nuovo arrivo al Monaco, utilizzato però molto male da un poco lucido Coach Collet.

Dei tanti giocatori di Eurolega presente nella Grecia non si può parlare in termini troppo convincenti. WALKUP non è stato ciò che gli si chiedeva di essere. Non è Sloukas, è diverso, ed era dura pensare che potesse diventarlo in un contesto per lui nuovissimo, comunque alla fine sono stati 12,8 con 7,2 assist. LARENTSAKIS a lungo è stato prima punta degli ellenici e questo dice tanto sull’insufficiente roster della squadra di Itoudis. Più bassi che alti per un PAPANIKOLAOU parso non al meglio, lontano dalla miglior condizione.

Da LOUNTZIS più di tanto non ti puoi aspettare ed è stato così. PAPAGIANNIS, nuovo centro del Fener, ha giocato una sola ottima gara contro gli americani e globalmente è mancato rispetto alle attese. Non certo baciato dalla fortuna MITOGLOU, ottimo in preparazione e fermato da un infortunio alla mano prima di iniziare il torneo. Poco o nulla da un MORAITIS utilizzato brevemente, mentre forse il solo greco di livello è stato IOANNIS PAPAPETROU, eroico contro la Nuova Zelanda quando si prospettava il disastro nel girone. Momenti interessantissimi per NIKOS ROGKAVOPOULOS, neo baskonista, uno che ha tante cose da dire sul campo e che merita il test ai massimi livelli europei.

STEFANO TONUT sorpresa in positivo per l’Italia. Dopo una stagione più seduto che in campo a Milano, ha saputo essere discreto fattore sia davanti che dietro. Sarà l’anno della verità per lui, se ne avrà concreta possibilità. Molto bene RICCI, che ha tanti limiti ma sa superarli per non sfigurare mai grazie ad un’applicazione costante, è ovvio che il migliore si stato NIK MELLI, semplicemente la roccia su cui è costruita la squadra azzurra. Come a Milano, peraltro.

ALE PAJOLA ha dimostrato, se ve ne fossero dubbi, di essere un difensore di valore mondiale. Crescendo almeno un poco davanti ha un futuro di altissimo livello, uno che nella tua squadra vorresti sempre. Male, invece ACHILLE POLONARA, mai entrato in questo Mondiale, probabilmente per la difficoltà continua nel trovare il canestro dall’arco (0/22) che gli ha tolto fiducia.

Difficile giudicare MATTEO SPAGNOLO e GABRIELE PROCIDA. Nelle difficoltà di squadra sono stati sacrificati ma soprattutto il primo lo avremmo visto volentieri maggiormente al comando delle operazioni in una regia italiana che non ha altre soluzioni di livello.

Grandissimo torneo per ROLAND SMITS nella Lettonia dei miracoli, o meglio della consapevolezza. Rimane uno dei più sottovalutati ad altissimo livello ed in EL meriterebbe una chance per il titolo.

Niente di che, anzi delusione, per MARKO SIMONOVIC, centro montenegrino che vedremo alla Zvezda. Numeri accettabili (6,8 + 5,2) ma impatto insufficiente.

La Lituania che si è sciolta, come spesso accade, sul più bello ma che comunque ha chiuso al sesto posto ha visto uno JOKUBATIS a lungo perfetto. Ottimo al tiro, distributore notevole di assistenze, è mancato nella gara dei quarti col la Serbia, più a livello di impatto che di numeri comunque buoni. BRADZEIKIS dà sempre l’impressione di poter fare tutto ma di mancare di qualcosina che ti permette di metterlo in atto: comunque doppia cifra di media ed ottime percentuali. Nulla di particolare da DIMSA.

Bene, con tanti progressi soprattutto offensivi per TADAS SEDEKERSKIS. Il Baskonia si ritrova un’ala di qualità, proprio in un ruolo in cui ne ha un bisogno totale. Normale il contributo di MOTIEJUNAS: non da stella ma sempre sul pezzo.

YANNICK WETZELL ha giocato un buon Mondiale con la Nuova Zelanda, da 8,4 punti e 5,2 rimbalzi, molto utilizzato (24′ di media).

MIKE TOBEY è stato al solito importante per la Slovenia: 11,6 punti e 6,7 rimbalzi ma soprattutto il fatto che con lui positivo si è vista una squadra migliore rispetto a quando non è stato tra i protagonisti. Poco impatto, dovuto all’utilizzo pressochè nullo per ZIGA SAMAR, PG che vedremo di ritorno all’Alba.

Buon mondiale anche quello di TOKO SHENGELIA, a 15,5 unti e 4 rimbalzi, ma la sua Georgia, più che una W storica non poteva chiedere.

Infine la Spagna, probabilmente il verdetto più inatteso di questi mondiali. A lungo tra le migliori pallacanestro del torneo, è crollata in due maledetti ultimi quarti con Lettonia e Canada.

I due campionissimi del Real RUDY e SERGI, hanno esercitato la loro leadership abituale col primo però molto più efficace del secondo. 18′ di impiego e percentuali assai valide per “Don Rodolfo”, mentre Llull, anche a causa di un problema fisico, non è stato quello di sempre.

FIBAWC | Eurodevotion

WILLY HERNANGOMEZ per lunghi tratti è stato dominante (18,2 e 5,6 rimbalzi) ma in alcuni frangenti è un po’ scomparso, o forse è meglio dire poco coinvolto. Meglio comunque del fratello JUANCHO, dal quale ci si attendeva un torneo da protagonista assoluto che non è arrivato. Ora sotto con la caccia alle Final 4 del Pana: scommettere che sarà un grande di EL sembra una rapina.

Nessun dato significativo per JOEL PARRA, discrete cose da ABRINES e non solo al tiro da tre, mentre da BRIZUELA, sebbene i numeri siano decenti, mi attendevo cose più impattanti. Sempre positivo l’apporto di VICTOR CLAVER, che potrebbe essere giunto all’ultimo ballo internazionale.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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