Taronjas corsari alla Fernando Buesa, il Baskonia risorge e spreca

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Il Valencia torna alla vittoria nella ostica sfida in casa del Baskonia, che cade nel finale dopo una rimonta dal -20

Jornada 29 che oppone due grandi del basket iberico e che risulta, tra i rimpianti baschi, in una vittoria degli uomini di Pennarroya, guidati da uno straordinario Lopez-Arostegui da 20 punti.

I primi 15′ minuti erano stati un vero e proprio dominio ospite, finchè l’attacco domestico non ha cominciato a trovare ritmo. La rimonta si è concretizzata con la bomba di Fontecchio sulla sirena del terzo quarto, ma è stata vanificata da una traballante gestione dei minuti finali, che hanno premiato la freddezza valenciana.

Il successo per i taronjas significa aggancio al gruppone a 19-10 che va dal terzo posto di Tenerife al sesto proprio occupato da Valencia, con uno sguardo al 20-9 del Real. La squadra di Spahja dovrà invece sudare nelle ultimissime giornate la qualificazione alla post-season.

20′ minuti a testa

Una gara di momenti, quella andata in scena ieri sera in territorio basco.

Tuttavia, momenti che non si spaccano rigidamente in una divisione per quarti o per tempi. I primi 15′ i ragazzi di Penarroya annichiliscono totalmente il Baskonia, che si scopre nudo e inerme in entrambe le metà campo. Attacco faticosissimo e difesa colabrodo sono già molto evidenti nel 20-11 del primo quarto.

La prima metà del secondo rimane su questa falsa riga, con gli ospiti che toccano persino il +20 e sembrano indirizzare la contesa su una perentoria asfaltata.

Con il passare dei minuti però, finalmente la produzione offensiva basca comincia a trovare una fiammella di speranza, dapprima con Baldwin, poi con Peters, Fontecchio e Giedraitis.

L’inerzia lentamente inizia a invertirsi e il margine viene contenuto. Si va negli spogliatoi sul 45-34.

Il rientro dall’intervallo registra un intensificarsi della remuntada basca, grazie anche alle secche offensive in cui sprofonda Valencia, decisamente turbata e resa insicura dalla scarica d’energia dei ragazzi di Spahija. Il controllo della gara sfugge di mano agli ospiti e Baldwin e soci riescono a concludere la loro rimonta, avviandosi nella frazione decisiva con tutta la spinta inerziale del caso.

Gli ultimi 5′, però, segnano il ritorno dell’egemonia valenciana. Con personalità i taronjas prendono in mano le sorti della gara e lasciano completamente al palo i baskonisti, che barcollano e infine sono costretti alla resa.

Lucidità, controllo e freddezza

Le chiavi rispettivamente del primo e dell’ultimo quarto valenciano.

La lucidità di saccheggiare l’imbelle retroguardia di Spahija, in particolare nei primi minuti è stata dote fondamentale. Sul primo blocco, gli esterni del Baskonia sono estremamente molli e arrendevoli, allora il Valencia punisce tantissimo questa lacuna, in due maniere principali.

Il pick and pop con i lunghi, lodevoli tiratori, che produce un buon numero di triple facili per Dubljevic, Rivero e Tobey, e il tiro dalla media, ben ricercato dagli handler valenciani, quali Hermannsson e Hanlan.

Lucidità anche nel servire i big men sui vantaggi creati dai cambi, con ottimi bottini realizzativi sia del cubano che del montegrino sopracitati.

Il controllo invece è quello esercitato sul ritmo di gara, che impedisce nei momenti decisivi al Baskonia di correre, costringendolo a un macchinoso attacco a metà campo.

Freddezza, infine, quella degli ultimi minuti, con la quale si è riusciti a rimanere in sella a una partita che non si era messa affatto bene e che ha permesso un importante successo.

Il Baskonia e le malas decisiones

E’ ancora una volta un claudicante Baskonia quello che ci troviamo a commentare e l’esperto tecnico croato ha dimostrato tutta la sua insoddisfazione nel post-gara per l’incostanza e le difficoltà offensive dei suoi.

Spahija ha ragione eccome nel recriminare, perchè nonostante sprazzi di gara per niente a livello necessario, i baschi avevano raggiunto il finale di gara con tutte le possibilità di vincere.

Baskonia transizione - Eurodevotion

La transizione finalmente rapida trovata anche grazie all’accensione di Baldwin aveva rianimato l’attacco, l’uso di quintetti più mobili favorito da un ottimo apporto di Peters e il movimento prodotto da Giedraitis e Fontecchio avevano innalzato la vena realizzativa di squadra.

Inoltre anche la difesa era salita di colpi, con una maggiore durezza sui blocchi e attenzione in generale che aveva costretto nel terzo quarto il Valencia a soli 11 punti.

Tuttavia, dal 67-67 a 5′ dalla fine, il Baskonia ha segnato soltanto 4 punti, incappando in una serie di scelte sbagliate, le malas decisiones di cui ha parlato Spahjia a fine gara.

Decisioni rivedibili che hanno riguardato tutti i momenti negativi della gara e, a conferma di questo, c’è il dato delle palle perse, che saranno 14 a fine gara.

Paradossale infine come la scarsa razionalità della manovra basca vada ben oltre questa singola partita. Stiamo parlando infatti di una squadra nata per correre, che solo quando sfrutta a dovere la transizione riesce ad esprimersi, eppure ci troviamo davanti al quattordicesimo pace della ACB.

Nel primo tempo di oggi ancora una volta soltanto attacco sterile a metà campo, servirà ben altro per agganciare i playoff…

Photo credit: Valencia Basket Facebook e Baskonia Facebook

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