Trento, una Coppa Italia per ripartire?

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Focus sull’Aquila Trento per la Coppa Italia, primo trofeo nazionale del 2022 ad essere messo in palio alla Vitrifrigo Arena di Pesaro, che già ospitò la kermesse del 2020, l’ultima pre covid vinta dalla Reyer Venezia. La squadra di coach Lele Molin si presenta nelle marche con la testa di serie numero 4 del tabellone, posizione in classifica dei bianco-neri al termine del girone di andata. Adesso, dopo un mese, la storia del campionato è cambiata ed i trentini si trovano ottavi in classifica, a meno 6 dalla terza piazza, momentaneamente occupata da Brescia (avversaria in Coppa Italia).

Come arriva Trento alla Coppa Italia

Momento particolarmente complicato per Trento tra campionato ed Eurocup: i bianco-neri hanno vinto solo 2 delle ultime 14 uscite complessive, entrambe in LBA, con l’ultima affermazione che – per giunta – è arrivata circa 20 giorni fa nel match interno con Napoli. Un momento non facile per i ragazzi di coach Lele Molin, in crisi di risultati e di identità con gli ultimi pesantissimi ko ad abbassare l’umore del gruppo sotto i tacchi: 4 ko consecutivi in campionato dopo l’affermazione con i partenopei hanno fatto precipitare i trentini al limite della zona play-off, mentre l’Eurocup parla di ultima piazza con una sola vittoria ed una serie infinita di sconfitte consecutive, di cui l’ultima contro Boulogne Levallois in casa. La Coppa Italia potrebbe essere il momento buono per riscattarsi, ma l’avversaria non sarà certamente agevole (la lanciatissima Brescia)

Aspettative dalla Coppa Italia per Trento

Difficile immaginare un’aspettativa in questo torneo per Trento: la Coppa Italia potrebbe servire ai trentini per ritrovare serenità nell’ambiente dopo una serie infinita di sconfitte e l’occasione è di quelle giuste: Brescia – per stato di forma – si presenta a Pesaro da assoluta favorita di questa sfida, ma le sorprese nelle kermesse pesarese sono sempre dietro l’angolo, come dimostrano gli ultimi anni. Potrebbe bastare il mostrare una faccia diversa dopo il pesantissimo rovescio contro Tortona (76-50), ma vincere eliminando una delle mine vaganti potrebbe regalare una nuova fiducia ai bianco-neri in vista del rush finale in campionato. Quindi…. offrire uno “spettacolo migliore” in termini di prestazione è l’obiettivo primario, provare il colpo è il secondo: perché non provarci?

Caratteristiche di Trento e situazione del roster per la Coppa Italia

5+5 per Trento, è questa la scelta di inizio stagione applicata dalla società del patron Longhi per affrontare la doppia competizione (LBA/Eurocup). Fari puntati soprattutto su Diego Flaccadori, metronomo e uomo di spicco per punti segnati della squadra bianco-nera. In questa stagione l’ex Bayern sta giocando da play-maker ed i risultati sono decisamente positivi. A dare man forte all’esterno azzurro c’è l’ala americana Cameron Reynolds, giocatore che viaggia a 15.5 punti di media con il 50% da 2 ed il 37% dall’arco. Sotto canestro la coppia Jonathan Williams-Jordan Caroline porta atletismo e dinamismo oltre ad una buona dose di energia a rimbalzo, anche se le prestazioni sono ondivaghe nonostante le cifre. Soprattutto Caroline per potenzialità potrebbe essere davvero l’uomo in più dei bianco-neri, ma il suo rendimento non sta rispecchiando ciò. A dare sostanza all’attacco ci sono Wesley Saunders e Desonta Bradford: soprattutto quest’ultimo è giocatore capace di mettersi in ritmo da solo, ma le cifre non sono proprio dalla sua parte. Dalla panchina Luca Conti, Maximilian Ladurner e Andrea Mezzanotte cercano di portare solidità ma non sempre ci riescono, così tutto si poggia sulle spalle della vecchia bandiera di lungo corso, quel Toto Forray che porterà sempre e comunque il suo mattoncino, anche senza segnare sempre 20 punti. L’argentino consente di alzare l’intensità difensiva, recupera palloni e difende alla morte: contro Brescia servirà il miglior Forray per provare il clamoroso upset. Non si registrano defezioni tra i bianco-neri.

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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