EUROLEAGUE STORY 2006/07: pandemonio Panathinaikos

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Playoff

Al termine di queste incredibili Top 16, vengono a determinarsi le serie playoff (al meglio delle 3) che decideranno le magnifiche quattro che prenderanno parte alla F4 di Atene.

Il Tau Vitoria affronterà l’Olympiacos, il CSKA dovrà vedersela col Maccabi, la sorpresa Dynamo Mosca ospiterà il Panathinaikos di Obradovic mentre chiuderà il cerchio il derby spagnolo dal sapore molto italiano tra il Barcellona e l’Unicaja Malaga di Scariolo.

Partiamo dalla serie che vede protagonisti i baschi ed i biancorossi del Pireo.

Una serie che sulla carta dà per favoriti Scola e compagni, e così sarà.

Dominio totale in gara 1 del Tau nonostante uno Scola appannato (8 punti e 2/6 al tiro). A prendersi la scena sarà Igor Rakocevic, che con le sue triple ed i suoi 24 punti guiderà all’84-59 finale i padroni di casa. Solo due uomini in doppia cifra per Pini Ghershon invece, l’ex Caserta Domercant (13 pt) e Sam Hoskin (11 pt).

Match più combattuto invece nella seconda sfida.

Il Baskonia mantiene la testa avanti per gran parte del match al Pireo, ma l’Olympiacos non molla sostenuto dalle sfuriate offensive di Alex Acker (19 punti per lui) e Scoonie Penn. Questa volta però Luis Scola c’è e si fa sentire sotto i tabelloni anche col sostegno del collega di reparto Tiago Splitter. I due infatti piazzano 38 punti e 19 rimbalzi totali e contribuiscono in maniera fondamentale al successo in volata e al pass verso Atene.

Serie che quindi si chiude in 2 gare.

Passiamo da un 2-0 all’altro, spostandoci di pochi km visto che dal Pireo ad OAKA il passo è breve.

Il Pana strafavorito ospita la cenerentola Dynamo Mosca, che dalla bolgia Greens esce con le ossa rotte.

Gara 1 infatti è un monologo di Diamantidis e compagni, che all’intervallo son già sopra di 19. 80-58 il finale, con Becirovic e Siskauskas in grande spolvero (17 punti per il primo e 16 per il lituano).

Gara 2 invece vede la Dynamo tener botta nel primo tempo guidata dalla coppia greca, ma anche per demerito di un Panathinaikos non scintillante come al solito. Al rientro dagli spogliatoi però la musica cambia e Siskauskas (17 con 4 triple) con una scarica di bombe scava un solco che risulterà decisivo coaudivato dall’immenso Dimi Diamantidis.

Proseguiamo con le altre due serie, queste molto combattute.

Partendo da CSKA-Maccabi, una classica dell’Eurolega che mette in palio questa volta un biglietto per le F4. I russi partono avvantaggiati ed iniziano la serie col turbo attivato. Il +18 con cui il CSKA chiude il primo tempo e il +28 finale lasciano poco spazio ad interpretazioni riguardo questa gara 1.

Dominio collettivo dei ragazzi di Ettore Messina, con l’assassino dell’Alaska, Trajan Langdon, a suonar la carica con le sue triple. Un colpo di incredibile potenza che avrebbe steso chiunque, ma non gli indomiti israeliani.

A Tel Aviv infatti, nel pandemonio della Nokia Arena, il Maccabi sforna una prestazione difensiva ai limiti della perfezione, concedendo solo 56 punti ai russi. Nella metà campo offensiva invece sono i soliti Vujcic e Bynum a tener su la baracca. Si va alla bella.

Il CSKA in casa però è una macchina da guerra e strapazza i gialloblù nella sfida finale della serie. Dominio dal primo all’ultimo secondo, senza far respirare minimamente gli avversari. Altra prestazione corale sontuosa, con Smodis, Papaloukas, Torres, Langdon e Andersen a massacrare a ruota i ragazzi di Neven Spahija.

L’ultima serie è il derby spagnolo tra Barcellona e Malaga.

In gara 1 al Martin Carpena c’è un’altalena di emozioni, col Barça che inizia bene ma che poi subìsce il tornado biancoverde nei due quarti centrali (55-35 in quei quarti) che risulterà decisivo ai fini del 91-75 finale. Decisive le triple di Marcus Faison.

Nel secondo atto sale in cattedra Juan Carlos Navarro, che ne mette 25 in 18 minuti (!!!) e mette in ghiaccio la partita dopo due quarti e mezzo.

In gara 3 domina la tensione.

Punteggio basso e tante imprecisioni la fanno da padrone, ma nel secondo tempo Marko Tusek decide di caricarsi sulle spalle tutta Malaga e la trascina con 17 punti (quasi tutti nella ripresa) ad una storica Final Four.

Nel frattmpo il premio di MVP della stagione va a Theo Papaloukas.

Luis Scola e Tiago Splitter

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