Oggi la rubrica di Eurodevotion sui profili tratta di uno dei più forti playmaker visti in Italia negli ultimi 15 anni: se vi dovessi dire il primo giocatore che mi ha folgorato, farei sicuramente il nome di Terrell McIntyre.
Mettetevi nei panni di un bambino sulla soglia dell’adolescenza che, spinto dalla incredibile cavalcata della Nazionale ad Atene 2004, inizia a giocare a basket e inizia ad informarsi con tutti i mezzi possibili (pochissimi rispetto a quelli che abbiamo a disposizione) sulla pallacanestro: ad un certo punto guarda un servizio al telegiornale che parla esclusivamente di un folletto che in una partita di Serie A ha messo a segno un clamoroso 10/10 da 3. Da quel momento è amore puro per T-Mac.
Terrell McIntyre è un play moderno, mancino, con un tiro mortifero da 3, ma anche capace di creare dall’1c1 e dal Pick and Roll, per sè e per i compagni.
Le Origini
La carriera universitaria di T-Mac ha inizio nel 1995, quando viene reclutato dal college di Clemson (South Carolina): qui gioca per quattro anni e raggiunge tre volte il torneo NCAA, in particolare nel 1997 si qualifica alle Sweet 16.
McIntyre è al secondo posto nella storia di Clemson per punteggio in carriera (1.839), secondo per gol da tre punti (259), terzo per assist (577) e quarto per palle recuperate (194). È stato quattro volte MVP (o co-MVP) della squadra ed è stato inserito nella Clemson Athletic Hall of Fame nel 2007.
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