EUROLEAGUE STORY 2006/07: pandemonio Panathinaikos

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Final Four

La kermesse questa stagione si disputerà ad Atene, nella sontuosa arena di OAKA.

Alle 17.30 scendono in campo le prime due semifinaliste, ovvero il CSKA Mosca e il sorprendente Unicaja di Malaga.

CSKA che mette subito le cose in chiaro, imponendo nella prima metà di gara la sua miglior arma, la difesa. I ragazzi di Scariolo infatti non riescono a sfondare la muraglia di Messina, con il solo Carlos Cabezas a trovare con costanza il canestro, specie dalla lunga. Nonostante ciò gli spagnoli rimangono a -9 (33-24) all’intervallo per via delle percentuali basse dei russi. Nella ripresa Malaga riesce addirittura ad impattare a 10 minuti dalla fine, ma nell’ultima frazione emerge la superiorità tecnica dei moscoviti trascinati da Theo Papaloukas e dal lavoro nel pitturato di David Andersen.

A far compagnia al CSKA in finale ci sarà il Pana di Obradovic, che come il CSKA stritola con la difesa il Tau Vitoria.

Partita guidata, a differenza di quella precedente, senza particolari patemi sempre avanti. Letteralmente annullate le due torri basche Scola e Splitter da un immenso Mike Batiste, MVP del match. Per lui 15 punti e 12 rimbalzi, di cui 4 offensivi, in soli 28 minuti. 67-53 il finale.

Nella finale per il terzo e quarto posto trionfa l’Unicaja ai danni del Tau rimontando nell’ultimo quarto 10 lunghezze e vincendo di 2 soli punti (74-76). Da segnalare la grande prova di Marko Tusek: l’ex Avellino ha messo a segno 18 punti con 5/6 dalla lunga.

Ma passiamo al piatto forte, la finale.

CSKA-Panathinaikos è stata la finale più accreditata ad inizio stagione e forse anche più giusta. Sono state le squadre più continue e soddisfacenti, ed è giusto che si siano meritate questo palcoscenico.

Nel primo quarto entrambe le squadre si annullano, col punteggio rimasto pressochè in bilico più per merito delle difese che degli attacchi. Nel secondo quarto OAKA esplode e trascina letteralmente il Pana nel primo tentativo vero di fuga. Nel secondo parziale infatti, i Greens realizzano ben 28 punti e si portano sopra di 10 lunghezze all’intervallo, guidati dal Diamante e da Dejan Tomasevic.

Nel secondo tempo prova a rientrare il CSKA con le giocate di Papaloukas e le triple di Langdon, ma non basta. Infatti i padroni di casa mantengono il vantaggio accumulato nella prima parte di gara e lo conservano fino agli ultimi secondi dove domina la lotteria dei tiri liberi.

Il parziale non cambia e così il Panathinaikos non può che laurearsi campione d’Europa per la quarta volta!

Dimitris Diamantidis si aggiudica il premio di MVP delle Final Four.

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