Olympiacos-Monaco #1 | Walkup trascina i “reds”

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Olympiacos-Monaco è stata definita da molti la serie più intrigante di tutti i Playoff di Turkish Airlines Euroleague. Il primo episodio è targato Pireo.

Due culture cestistiche agli antipodi, un duello di gioco e di mentalità, due organizzazioni differenti ma entrambe ricche di meriti dopo una stagione straordinaria per entrambe, coi rispettivi obiettivi abbondantemente raggiunti.

Olympiacos-Monaco è un confronto tra seconda e settima molto intrigante con mille possibili protagonisti e pronostici che si sono sbizzarriti in tutte le direzioni.

Gara 1 è targata “reds”col punteggio di 71-54. Non è un grandissimo spettacolo nel complesso, ma ormai la nostra battagli a favore di un gioco più coinvolgente ed a punteggi più alti pare persa definitivamente per questa stagione.

Gli uomini di Bartzokas partono lenti, come prevedibile dopo il lungo stop europeo, poi prendono in mano la gara nei due quarti centrali durante i quali piazzano il parziale di 42-21 che si rivelerà decisivo.

Monaco prova a non mollare e non lo fa fino agli ultimi possessi quando sul 59-48 Kostas Sloukas mette la tripla del definito allungo locale (62-48).

DIFESA CONTRO LA TRANSIZIONE: LA CHIAVE

L’Olympiacos arrivava a questa gara con una condizione particolare. Ultimo impegno di rilevo quello europeo dell’1 aprile in cui sconfisse il Barça, poi solo gare nazionali, in un torneo che non brilla per competitività. Tutto ciò era argomento di riflessione nonchè portatore di qualche preoccupazione in casa “reds”. Di contro il vantaggio di poter preparare la serie al meglio, con tanti allenamenti ed un focus maniacale sull’avversario.

La partenza lenta dei padroni di casa, come detto prevedibilissima per questioni di ruggine europea, fa pensare a qualcosa di diverso da ciò che accadrà nei due quarti centrali, quelli in cui il piano partita di Bartzokas si rivela perfetto.

Abbassati i ritmi, viene tolto l’ossigeno vitale ai monegaschi: 66 possessi concessi contro gli oltre 72 di stagione regolare che portano ad un “offensive rating” finale di 81,4 rispetto all’abituale 116,5. Così vince il Piero, senza alcun dubbio.

MVP

Se Kostas Sloukas è il re indiscusso di questa squadra, Thomas Walkup gioca la miglior gara dell’anno, perfetta sui due lati del campo.

25’40” sul parquet, 11 punti, 4/4 da due, 1/3 da tre, 4 recuperi, 2 assist e solo una persa per un +23 di plus/minus che è ampiamente il migliore dei suoi.

Ok il tabellino ma ciò che impressiona di più è l’efficacia sui 28 metri. Francobolla Mike James togliendogli quelle entrate nei giochi rapide che sono la forza della squadra del Principato senza perdere alcuna lucidità in attacco.

E su Mike James va detto che se è vero che soffre l’ambiente dei vecchi rivali ateniesi, resta decisivo per i suoi. In una serata in cui tira solo 3/9 dal campo, prende 6 rimbalzi con 4 assist e 2 recuperi. Ci sono 4 perse delle 18 dei suoi, è vero, ma con lui in campo il plus/minus è solo -6: quando è seduto non c’è partita.

COACH TO COACH

Bartzokas conferma la propria organizzazione difensiva, una sorta di mosca bianca continentale in cui si ruota moltissimo. L’idea di non soffrire troppi mismatch contro Mike James è chiara ed è Thomas Walkup il soldato in missione contro il talento di Portland.

Sasa Obradovic, a sua volta, non si sogna nemmeno per un attimo di cambiare quelle opzioni di libertà al talento dei suoi, tuttavia deve fare i conti con tasso di esperienza inferiore nonchè con un livello emozionale di molti dei suoi che crea uno schianto contro il muro greco. Le troppe palle perse, 18, sono l’immagina chiarissima di tuto ciò. Monaco ha giocato male? Sì, molto, e lo ha fatto perchè si è trovata in un contesto ambientale e tecnico lontanissimo dalla propria “comfort zone”.

L’1-0 è netto ed ora si tratterà di vedere se i celeberrimi aggiustamenti tipici dei Playoff cambieranno qualcosa in ottica gara 2.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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