Baskonia-Olympiacos (R25): i greci vincono senza brillare

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Alla Fernando Buesa Arena l‘Olympiacos ottiene una vittoria non semplice, ma importante contro un Baskonia che ha provato a combattere, ma che ha dovuto alla fine arrendersi davanti alla montagna di difficoltà che stanno costellando questa annata basca. 62 a 72 il punteggio in finale in favore dei biancorossi.

Sconfitta che fa sprofondare ancora di più in classifica gli uomini di Spahija e vittoria che rilancia l’Oly dopo che nell’ultimo mese abbondante ha perso terreno dalle prime della classe scivolando nella lotta per i playoffs.

Ancora gli attacchi da rivedere

Ormai non è una novità. Anzi, ormai è l’antifona di tutta questa stagione di Euroleague. Al netto di alcune difese solide e preparate (che non si vedono nemmeno così spesso come qualcuno vorrebbe far notare) gran parte degli attacchi proposti dalle squadre della competizione si sono dimostrati sterili e poco efficienti.

Anche oggi non sono mancati gli svariati minuti consecutivi in cui le due squadre non segnavano e collezionavano gli “sdeng” emessi cacofonicamente dal ferro. La qualità offensiva, infatti, è stata insufficiente: dal Baskonia, visto l’andamento generale ce lo si poteva aspettare, soprattutto se vengono prediletti ritmi lenti, quando abbiamo visto che questo roster preferirebbe giocare in campo aperto ed in transizione (vedi la vittoria contro il Barcelona).

Ce lo si aspettava meno dall’Olympiacos che ha faticato costantemente a trovare vantaggi sugli esterni ed ha dovuto spesso ricorrere al gioco interno per trovare soluzioni vincenti. Le buone percentuali al tiro dall’arco dei greci (52.4%) vengono più da soluzioni personali o da vantaggi creati dal gioco alto/basso piuttosto che da altro.

Il Baskonia quasi la riacciuffa con Alec Peters

Se c’è stato un fattore che ha permesso al Baskonia di rientrare in partita e di rimanerci attaccato fino alla fine quello è stato Alec Peters.

Nella prima parte del match i greci trovavano troppo facilmente punti o vantaggi semplici sotto canestro con Moustapha Fall preso in marcatura da uno Steven Enoch che non riusciva a contenerlo e che fisicamente lo subiva troppo.

Spahija allora, vedendo l’evidente mismatch favorevole agli ospiti, ha cavalcato Alec Peters nel ruolo di 5. Quest’ultimo ha cambiato la gara sotto le plance: ha costretto Fall ha giocare molto più lontano da canestro dove non si trova a sua agio e spesso, in queste condizioni, riusciva a batterlo sfruttando la lentezza negli spostamenti del lungo biancorosso. Praticamente in questo modo i baschi sono riusciti a trasformare la debolezza iniziale sotto il ferro in un punto di forza, cambiando gli interpreti.

Non è un caso che il migliore del Baskonia sia stato proprio Alec Peters con 18 punti, 7 rimbalzi e 23 di PIR. Tuttavia, non è bastato.

Dorsey, Vezenkov e Papanikolau: gli irriducibili dell’Olympiacos

L’hanno vinto loro più per meriti personali che per altro, quando tutto il resto della squadra ha faticato ad essere in partita. Il primo ha realizzato 17 punti (3/6 dall’arco), 3 rimbalzi e 3 assist; il secondo 15 punti, 3 rimbalzi e 3 assist; il terzo 12 punti (4/4 da tre punti).

Non stupisce che i migliori siano stati coloro che sono dotati di grande talento e che sono capaci di inventare un canestro con una soluzione personale. In generale, come detto, l’attacco dell’Olympiacos non ha funzionato e non lo sto facendo oramai da diverso tempo.

Un calo fisiologico e di prestazione è più che normale: lo stanno avendo tutti (tranne il Real Madrid...). Ora, però, quanto prima possibile è bene ritrovare quel sistema avuto durante la prima parte di stagione che aveva messo paura a tutte le realtà europee. Anche perché non manca molto al termine della stagione regolare e sarebbe un peccato scivolare in classifica dopo le ottime cose fatte vedere fino a poco fa.

(Credits photos: Euroleague’s website)

About Post Author

frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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