Forza e debolezze
La forza del Bayern sta sicuramente nel suo allenatore, uno che ormai ha dimostrato quanto possa migliorare il corso di una squadra o della carriera di un giocatore. Ma di questo parleremo anche nel prossimo punto. Un altro punto di forza è poi sicuramente la conferma di Lucic, uno che con il suo talento è in grado di fare il buono ed il cattivo tempo a suo piacimento. Anzi, da lui ci aspetta quest’anno ancora un altro salto di qualità: non tanto dal punto di vista del gioco, ma mentale. Se riuscirà ad evitare quei blackout in cui talvolta è incappato nella scorsa stagione potrebbe diventare un giocatore ancora più dominante all’interno della competizione.
Un’altra forza di questa squadra (sì, perché nonostante i pochi nomi altisonanti, questa è una squadra con tanti punti di forza e poche debolezze) è la grande molteplicità presente nel reparto guardie dove si può contare su quasi qualsiasi tipo di soluzione. Le prese di Walden, Jaramaz, Obst e Hilliard garantiscono un vasto raggio di caratteristiche che necessita solo di essere calibrato e gestito al meglio. In più, come detto, questo Bayern rispetto a quello dell’anno scorso, potrà godere di molto più tiro dall’arco e di un gioco perimetrale più spiccato e già qualcosa si è visto in tal senso nei due tornei di preseason giocati dai bavaresi( City of Cagliari e Magenta Cup).
Una delle poche debolezze può essere relativa al fatto che la squadra ha perso un po’ quella vocazione al gioco interno che tanto aveva caratterizzato il gioco di Trinchieri nella scorsa stagione. In tal senso è pesato l’addio di Jaylen Reynolds (giocatore plasmato dal Trinka) e quelli che sono stati scelti come suoi sostituti non garantiscono più quel tipo di soluzioni. Più fisicità, più giochi da rollanti, più protezione del ferro, ma meno gioco in post e punti dal mid-range.
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