Coach ed obiettivi
L’abbiamo già citato tante volte all’interno di questo pezzo: Andrea Trinchieri. Probabilmente la scorsa stagione è stata per il coach italiano quella della consacrazione dopo gli anni passati a Bamberg ed a Belgrado. Se il premio di allenatore dell’anno non fosse andato ad Ergin Ataman ma a lui nessuno avrebbe avuto niente da ridire.
Quello che ha fatto l’anno scorso (quinto posto in regular season e Final Four sfiorata dopo 5 gare tiratissime contro una squadra molto più attrezzata come l’Olimpia Milano) è qualcosa che è andato di gran lunga oltre le aspettative. E quindi ora non aspettarsi sempre qualcosa di grande e sorprendente da lui sembra ora difficile, visti anche i tanti giocatori interessanti che si ritrova quest’anno a roster.
Proprio per questo motivo parlare di outsider per gli addetti ai mestieri è più che riduttivo: facendo in giro tra le varie opinioni in merito emerge che il Bayern viene vista come una squadra da playoffs nonostante quegli otto posti siano tanto contesi tra squadra con forse qualche nome anche più altisonante rispetto a quelli che alloggiano in Baviera.
In ogni caso, proprio in virtù della formazione dei vari roster, Trinchieri potrà operare ancora con meno pressione rispetto ad altri suoi colleghi le cui squadre magari hanno speso più di qualche euro in più durante l’ultima finestra di mercato. Certo, la pressione sarà un po’ maggiore rispetto all’anno scorso: quando una volta si dà dimostrazione di grandezza, poi la si richiede sempre.
Questa squadra obiettivamente può centrare i playoffs nonostante il livello di altre compagini si sia alzato e gli otto posti ora siano molto più contesi dell’anno passato. Il vantaggio che avrà rispetto ad altre squadre è quello di avere già un’identità precisa dall’anno passato che sarà più o meno modificata, ma sempre restando su un dettato preciso, quello intrapreso dal Trinka. In Baviera si è intrapreso un percorso chiaro e ben strutturato che potrebbe iniziare a dare i propri frutti già a breve.
Mettendo nero su bianco: il Bayern è squadra da playoffs. E’ squadra che se la giocherà con chiunque vendendo cara la pelle. Ed è squadra di grande solidità che non ci sorprenderemmo nel caso arrivasse fino alle fasi calde della competizione.