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Cade l’Efes tra le mura amiche di Istanbul, al termine di una partita pazzesca fatta di mille emozioni. Ma analizziamo nei nostri 5 punti la gara 2 di questa appassionante serie Playoffs.
- Come in un manifesto del basket moderno, chi tira peggio da 3 perde. In realtà c’è solo una tripla segnata di differenza, ma le percentuali sono molto diverse. Il 33 % dei turchi (9/27) risulta letale agli uomini di Ataman, in particolare il 2/8 di Micic. Ottimi aggiustamenti difensivi del Barcellona.
- Curiosi i dati statistici del Barcellona. Meno tiri liberi (solo 7), più palle perse (12) ma vittoria. Il Barcellona ha attaccato meno il pitturato ma ha trovato sostanza da perimetro, compensando le palle perse con 10 rimbalzi offensivi.
- L’eroe della partita è chiaramente Adam Hanga, il quale non solo segna il canestro vittoria ma fornisce una prestazione a tutto tondo fatta di attacco e difesa. 17 punti (3/5 dall’arco) 4 rimbalzi 3 assist. Semplicemente MVP della serata.
- L’Efes necessita di un contributo maggiore sottocanestro da Dunston (8+4) e Pleiss (0), soprattutto dal secondo. Tomic ha messo in difficoltà Pleiss (13+7 per il croato) e, soprattutto in assenza di Seraphin, fermare Ante deve essere prioritario per l’Efes. Urge il miglior Dunston e un Pleiss almeno presentabile difensivamente.
- L’Efes deve tornare a sfruttare maggiormente il contropiede con Larkin. In gara 2 11 punti su contropiede contro i 5 del Barcellona, 17 contro 6 i punti da palla persa. Il Barcellona chiaramente rallenta il ritmo ma se Larkin sfrutta il campo aperto per segnare e creare allora il volto della sfida (e della serie) può cambiare