Lo Zalgiris è uno spettacolo, anche il Panathinaikos si deve arrendere

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Lo Zalgiris si regala un’altra serata bellissima davanti alla propria gente. Dopo l’Efes, alla Zalgirio Arena cade anche il Panathinaikos di Ergin Ataman, in una partita interpretata splendidamente dagli uomini di coach Trinchieri che sta dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori allenatori in circolazione. Lo Zalgiris vince 80-68 impressionando per l’ordine e la qualità con cui ha saputo gestire la partita e, soprattutto, per la facilità con cui è riuscito a mantenere il vantaggio nel secondo tempo, contro una squadra nettamente più forte e talentuosa.

La partita

Com’era successo due giorni fa con l’Efes, lo Zalgiris parte fortissimo mettendo in campo fin da subito tanta intensità, ma soprattutto dimostrando di avere le idee chiarissime su quello che deve fare in campo. I lituani si muovono magnificamente in attacco e Birutis finalizza con grande efficacia (10 punti nel primo quarto). Il Panathinaikos, però, a differenza dell’Efes ha diverse armi con cui rispondere. Nunn e Grigonis combinano per 23 punti e i greens sono quasi perfetti da dietro l’arco (5/6). Dopo 10′ minuti di grande pallacanestro il punteggio dice 25-25.

In avvio di secondo quarto, lo Zalgiris fatica maggiormente in attacco. Merito della difesa del Panathinaikos che ha preso le misure agli avversari e ha fermato il flusso offensivo dei lituani. Dall’altra parte, Lessort fa valere il suo strapotere fisico e i greci toccano il massimo vantaggio della partita sul 30-35. La risposta dei lituani non si fa attendere. La squadra di Trinchieri gioca dei possessi difensivi impressionanti dal punto di vista dell’intensità negli ultimi minuti del quarto e in un amen ribalta il punteggio, che all’intervallo è 44-38.

L’energia difensiva dello Zalgiris cala inevitabilmente nel terzo quarto e il Panathinaikos, ancora con Nunn e Lessort, torna a un solo possesso. Evans, però, infila tre canestri uno più difficile dell’altro, accende la Zalgirio Arena e i lituani mantengono il vantaggio. Nunn risponde con un gioco da quattro punti, ma l’intensità difensiva degli uomini di Trinchieri, com’era accaduto alla fine del secondo quarto, cresce notevolmente, tant’è che quei quattro punti di Nunn sono gli unici che i greci segnano negli ultimi cinque minuti del terzo periodo. A dieci minuti dall’ultima sirena lo Zalgiris è avanti 64-56.

Dopo tre minuti piuttosto confusionari e con pochi canestri, la partita si riaccende, o meglio, si riaccende lo Zalgiris. I lituani costringono il Pana a due palle perse sanguinose e volano a +12. Nunn continua a segnare e i greci tornano a -7, ma l’ex Heat è troppo solo e le speranze di rimonta del Pana si estinguono velocemente. Vince ancora lo Zalgiris, vince ancora Andrea Trinchieri.

Il Pana sbatte contro la difesa lituana

È mancato il contributo di troppi giocatori al Panathinaikos per provare a vincere una partita del genere contro una squadra come lo Zalgiris che sta vivendo il momento migliore della sua stagione. I greens hanno lottato e a sprazzi sono riusciti a giocare la loro pallacanestro, ma quando tre giocatori segnano 55 punti e il resto della squadra appena 13 è veramente difficile portare a casa la vittoria.

Gran parte del merito va alla strepitosa difesa messa in campo dallo Zalgiris, che non ha quasi mai permesso ai greci di costruire tiri facili e li ha costretti ad affidarsi molte volte a soluzioni individuali, che con un giocatore come Nunn non sono così male, ma da sole non bastano. Il rapporto assist/palle perse è eloquente: 12 assist e 15 perse.

Non mancano ovviamente i demeriti della squadra di Ataman che, come detto, ha avuto troppo poco, se non nulla, da alcuni giocatori chiave. Mitoglou e Grant sono stati messi completamente in ombra, Hernangomez e Vildoza si sono visti più per le cose negative che per quelle positive quando sono stati in campo. Come sottolineato da Ataman nell’intervallo, il Pana ha sofferto enormemente nell’uno contro uno in post basso, situazione da cui lo Zalgiris ha creato moltissimi vantaggi. Ma anche il pick&roll di Birutis, così com’era stato per l’Efes, è stato spesso un rebus irrisolvibile per la difesa greca.

Questa sconfitta ovviamente non mette in dubbio la qualità della squadra, ma se consideriamo che prima della pausa c’è il Fenerbahce e subito dopo il Real, vincere questa sera sarebbe stato piuttosto importante. In caso di due sconfitte contro turchi e spagnoli, che non sono impossibili, i greci verrebbero risucchiati nel gruppone di squadre che lotta tra play-in e play-off e l’accesso diretto alla post season si allontanerebbe pericolosamente.

Che bello questo Zalgiris!

Solo applausi per lo Zalgiris e per Andrea Trinchieri. I lituani hanno concluso un doppio turno perfetto, giocando due partite di altissimo livello. L’ordine, la precisione nei dettagli, l’intensità messa sul parquet, e la fiducia con cui questa squadra gioca da quando è arrivato il coach milanese sono impressionanti. Tutte queste caratteristiche vengono messe ancora più in risalto quando lo Zalgiris gioca davanti al proprio pubblico, che come sempre è un fattore da non sottovalutare.

Questa sera, dopo essere finiti a -5 nel secondo quarto, i lituani hanno avuto la capacità di prendere in mano la partita e di condurla fino alla fine come fanno le grandi squadre, senza mai sbandare e senza rischiare di subire la rimonta avversaria, mantenendo sempre la concentrazione a un livello altissimo. Fino a un mese fa sarebbe stato impensabile vedere una partita di questo livello a Kaunas.

Tutto ciò è possibile anche grazie alla crescita costante di alcuni giocatori, Birutis su tutti. Il lungo lituano sta migliorando di partita in partita e non ci sarà da stupirsi se nei prossimi anni sarà tra i migliori nel suo ruolo. Un altro giocatore che è cresciuto tantissimo è Dovydas Giedraitis, il cui minutaggio si è notevolmente alzato nelle ultime tre partite con risposte incoraggianti. Poi ci sono i soliti Smits e Ulanovas, che magari si vedono poco ma sono giocatori preziosissimi e imprescindibili per questa squadra, ma soprattutto c’è Keenan Evans, uno dei migliori esterni della competizione. Indubbiamente il migliore in campo questa sera con 24 punti, 5 assist,5 recuperi e 35 di valutazione.

Lo Zalgiris, dunque, si diverte e fa divertire, al momento senza pensare ai play-in, che oggettivamente sono ancora molto lontani. Con Andrea Trinchieri in panchina, però, escludere a priori i lituani dal rush finale sarebbe un grosso errore. Se c’è un uomo che può rendere possibile l’impossibile questo è proprio il coach milanese.

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