Paris no stop ed ingiocabile: Reyer travolta (-30) in Francia

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Si conferma un vero carrarmato Paris nel gruppo A: la Reyer crolla in Francia subendo il parzialone tra la fine del secondo quarto e l’inizio di un terzo quarto che ha poi definitivamente indirizzato il match. Un ko pesante che porta la squadra di Spahija a staccarsi ulteriormente dalla zona qualificazione e che rischia di compromettere un cammino europeo difficile ed oggi con percentuale di vittorie al di sotto del 50%.

Alla Halle Georges Carpentier di Parigi i padroni di casa di coach Iisalo vincono 100-70 e portano 6 uomini in doppia cifra: 18 di Hifi, 17 di Ward, 13 di TJ Shorts, 12 di Malcolm, 11 di Ngouama e 10 di Simon. Per la squadra lagunare in doppia cifra ci vanno Parks con 16 ed O’Connell con 13, mentre il binomio Spissu-Tucker combina per soli 7 punti con 3/14 dal campo.

SUCCESSO NETTO PER PARIS SULLA REYER

La partita

Avvio di gran carriera per la Reyer, che si porta avanti grazie ad un Parks ispirato ed alle triple di Simms e Tessitori, anche se il margine non è così ampio per i rimbalzi offensivi concessi e per i tiri liberi lasciati sul ferro. Ci pensano TJ Shorts e Ward a ricucire lo strappo provando a loro volta il mini allungo parigino, ma le giocate di Brown ricuciono il gap per il 24-24 del 10′.

La grande partenza degli oro-granata arriva anche nel secondo quarto con O’Connell e Brown protagonisti, mentre Tessitori deve sedersi in panchina per aver commesso a distanza di pochi secondi il secondo e terzo fallo: l’assenza in campo del lungo azzurro toglie un corpo importante dall’area ed ecco che Hifi in coppia con TJ Shorts ne approfittano per il 12-3 di break in 3′ che vale il +12 parigino all’intervallo.

Il terzo quarto si apre con un’altra tripla di Tessitori, ma è l’ultimo vero sussulto degli oro-granata: parziale di 9-0 in un amen con Jantunen, Ward, Ngouama protagonisti ed è lì che si chiude di fatto il match perché da -18 si arriverà presto ad un -32 pesantissimo e senza ovviamente possibilità di appello. Negli ultimi minuti del quarto Wiltjer ed O’Connell ricuciono parzialmente il gap sul -26.

L’ultimo periodo è puro garbage time, la Reyer resta spesso a -23 prima dell’ultimo affondo che chiude il punteggio e permette a Paris di realizzare i punti del “centello”, l’ennesimo di questo torneo finora imperiale.

KYLE WILTJER AL TIRO

Paris ingiocabile: a questi ritmi nessuno regge l’urto

Un Paris ingiocabile. I parigini travolgono una Reyer che ha provato a creare grattacapi per circa un quarto e mezzo prima di disunirsi e crollare sotto i colpi pesanti inferti dai transalpini. Lo aveva detto coach Spahija nel pre-partita che i ragazzi di Iisalo sono squadra da Eurolega, lo hanno confermato oggi con una fase centrale di partita davvero incendiaria.

I parigini non sono certo primi in classifica per caso e sono davvero ingiocabili quando giocano ai ritmi di oggi. Una prestazione devastante da parte di TJ Shorts e compagni fatta di percentuali al tiro importanti: 70% da 2 il dato che descrive a tutti gli effetti la facilità disarmante con cui i transalpini sono andati a canestro dall’area o – al massimo – dai 5 metri.

Un gioco velocissimo, aggressivo, di transizioni continuative: in Europa è impossibile per chiunque reggere l’urto di un team che viaggia ultimamente ad oltre 100 punti di media. I canestri segnati nei primi 12″ di gioco da parte parigina sono veramente tantissimi: gli oro-granata provano a tenere per circa 15′, ma nel momento in cui si disuniscono subiscono l’ondata francese.

La difesa della squadra di Iisalo è corale e di squadra, la Reyer sbaglia tanto e concede a Paris di correre il campo davvero alla grande: le folate di Ward, Hifi e Shorts azzannano la partita. Ad oggi la vera domanda non è dove potrà arrivare la squadra terribile della capitale francese ma chi potrà contenere e gestire il ritmo devastante di questo team: difficile immaginare qualcuno in grado di non subire le accelerazioni del TGV, il treno ad alta velocità francese.

DIFESA E TRANSIZIONE, PARIS INGIOCABILE A QUESTE CONDIZIONI

Poca convinzione e poca qualità dai piccoli: la Reyer esce travolta

Vincere in casa di questo Paris è oggettivamente difficilissimo per chiunque, figuriamoci per una Reyer che sì ci prova per 15′ ma subisce poi l’ondata francese. Alla Halle Georges Carpentier la squadra di Spahija ha il merito di giocare ad alto ritmo e contenere le folate dei folletti con la difesa aggressiva (anche troppo) di Tessitori e di Parks, andando tante volte in lunetta ma con percentuali scadenti: un fattore che – però – regge neanche un tempo.

Tra fine secondo quarto ed il terzo quarto l’energia fa la differenza, l’approccio degli esterni è altrettanto pesante: Tucker e Spissu sbagliano partita, Brown punge poco e sbaglia tanti liberi. A queste condizioni è impossibile tenere il campo contro la capolista. La sensazione – poi – è che il break di 9-0 che ricaccia indietro Venezia toglie convinzione ed è qua che di fatto si consuma il tracollo in salsa transalpina.

Perdere convinzione significa scollarsi, cedere in termini difensivi, “deprimersi” offensivamente vedendo le percentuali calare e perdere energia a rimbalzo: un mix di fattori che porta Paris alla grande fuga ed a segnare ben 36 punti in un terzo quarto scintillante. Difficile capire se si tratta anche di personalità che scende in queste situazioni, di squadra parigina ingiocabile senza mezzi termini o – anche – di ritmi che nessuno regge.

Il problema dell’assenza di un rim protector viene reso pesantissimo nella serata parigina: i problemi di falli di Tessitori tolgono un corpo importante da mettere in area e soprattutto un riferimento importante nelle due metà campo. Che sia un grosso problema lo si dice da tempo, ma certo questa mancanza non può raccontare un pesante -30. Chiaro e logico che perdere in casa della capolista ci sta, ma – forse – è venuta a mancare un po’ di convinzione che poi porta a questi passivi pesanti.

C’è tanto da migliorare ed è evidente, c’è tanto da crescere e c’è tanto da imparare sul modo di stare in campo quando si è in difficoltà come ha spesso evidenziato coach Spahija: il mercato può aiutare Venezia, indipendentemente dalle possibilità o meno di avanzare al prossimo turno in Europa. Paris – però – è e resta ingiocabile per chiunque, indipendentemente da chi trova di fronte. Le sfide oltre i 100 punti in coppa sono già 7 su 11, davvero un carrarmato senza sosta.

SPAHIJA CATECHIZZA I SUOI IN UN TIME-OUT

Foto credit Reyer ed Eurocup

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Lele

Atleta amatoriale e giudice di gara, appassionato di atletica e basket
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