Malaga tenta la rincorsa, Barça salvato dall’azzardo di Mirotic

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ll Barça guida tutta la partita, suda nel finale e agguanta Gara 1

Gli andalusi sono duri a morire, ma è il Barça ad imporsi nel primo atto della serie di semifinale. I blaugrana comandano nel punteggio sostanzialmente per 40′, ma sono chiamati a resistere ai ripetuti assalti dell’Unicaja, durati fino all’ultimissimo secondo.

Jasi si prende questo 84-81, consapevole che gli avversari daranno altro filo da torcere in una serie che si preannuncia impegnativa.

Emozioni da Palau Blaugrana nel racconto Eurodevotion.

Tendenze, transizione e supremazia

Le polveri sono bagnate nell’ingresso in partita delle due migliori organizzazioni difensive della Liga Endesa (defensive rating alla mano). Le squadre sbagliano qualche tripla molto aperta, ma soprattutto si evidenziano alcune tendenze.

Il Barça cerca di evitare in tutti i modi la transizione andalusa, spendendo falli sistematici in particolare sulle accelerazioni di Perry per bloccarla sul nascere, Malaga tenta di fare lo stesso per evitare le ricezioni di Mirotic nei pressi del ferro (c’è un lodevole Dedovic in missione sul post di Satoransky per l’altro mismatch caldo).

La sblocca finalmente Vesely a rimbalzo d’attacco dopo quasi 3′ di gara.

I due intenti difensivi delle squadre prendono vie diverse. La difesa su Perry è molto competente, con una pressione portata prima della metà campo e un aiuto molto circostanziato e preciso del lungo sul pick and roll, che toglie di fatto alla stella avversaria una grossa fetta di spazio d’iniziativa.

Mirotic invece lotta con Ejim. Dopo una difesa lodevole del canadese, Niko gli piazza un tiro difficilissimo in faccia e, da lì, impone la sua maggiore stazza nel pitturato.

Dopo che l’ex Reyer piazza un mini-parziale personale di 5 punti per impattare sul 11-11, il Barça si impone con forza. Attacca la transizione e sfrutta rientri andalusi confusi, grazie alle bombe di Abrines e Sanli, con il turco che fa impazzire la retroguardia ospite con la sua duttilità e sagacia di posizionamento. E’ 11-0 blaugrana.

Al seguito di un solco sopra la doppia cifra nel primo quarto, il secondo conferma di fatto la supremazia domestica. Quando Malaga trova qualche buona cosa e viene persino aiutata da un tecnico a Jasi che potrebbe invertire la tendenza, sono immediatamente i due leitmotiv di cui sopra a segnare il confronto. Due azioni consecutive: l’imporsi difensivo catalano ingabbia Perry, il quarto di campo lasciato impeccabilmente a Mirotic per dileggiare Ejim rintuzza l’attacco.

Il Barça continua a sovrastare i rivali, con la benevolenza degli dei del basket che si rende evidente in un improbabile alto-basso di Satoransky per Vesely trasformatosi in una fortunosa tripla, ma, ancor di più, in una imperiosa bomba in transizione di Laprovittola. 45-31 di comprovata superiorità.

La grande rincorsa

L’Unicaja non è morta. Gli andalusi partono con un impetuoso 10-3 e mettono le cose in chiaro.

Tyson Carter è adrenalina, conduce il pick and roll, anche ossessivamente, compulsivamente, e deturpa la difesa avversaria rifornendo i suoi lunghi. Yankuba Sima spicca il volo, un rapace del gioco aereo, un calamita da lob, un detonatore di energia.

Con una scarsissima produzione perimetrale, l’Unicaja si affida ai suoi lunghi e prende con la forza il dominio del pitturato. In particolare si presenta vorace a rimbalzo offensivo (5 nel primo spaccato di terzo quarto, saranno addirittura 20 a fine gara), con un insieme di grinta e di capacità di trovare accoppiamenti favorevoli sotto le plance dopo aver provocato cambi.

Malaga produce, ritrova quella fluidità offensiva che sembrava miraggio e prova ad essere ruvida in difesa. Il Barça perde la facoltà di dettare l’agenda della gara, ma rimane sempre un passettino avanti. Ha inizio la grande rincorsa.

E’-2, ma il primo contro-parziale blaugrana è sigillato dalla spennellata di Jokubaitis in contropiede, che ricusa Malaga. I ragazzi di Ibon Navarro ci riprovano, si ridestano grazie agli scossoni poderosi di Ejim sotto canestro, il Barça resiste ancora, esplora l’asse ceco e ristabilisce le distanze.

Malaga perde qualche pallone di troppo, che nutre i padroni di casa, ma non si perde d’animo e continua ad aggredire le carambole sotto il proprio canestro. Perry si schianta contro Abrines ed esce per 5 falli, sembra la caduta dello spirito malagueno nel suo esegeta. Tyson Carter è messianico e continua la rincorsa.

Sima 19 punti contro il Barça - g1 2023 - Eurodevotion

C’è una stoppata grandiosa di Sima, che concede ai biancoverdi la speranza e mille tentativi consecutivi, tutti conquistati sotto il proprio tabellone, che si concludono con una tripla d’autore del folletto americano. E’ -3.

Dopo i liberi a segno di Lapro, sembra che il Barça non la voglia vincere. A Kalinosky sono regalati tre tiri e, quando si presenta in lunetta sbaglia l’ultimo volontariamente, il pallone è una saponetta e l’ultimo tocco è blaugrana. Dal +5 al potenziale pareggio in 7”…

Malaga non riesce a liberare i tiratori, trova Sima in emergenza, il peggior ricevitore possibile. Mirotic raddoppia, un grande rischio che aprirebbe anche alla possibilità di una tripla con metri di spazio di Brizuela. Le sue leve però sono lunghe, l’aggressività e la prontezza adeguate, è sua la firma sul sollievo blaugrana.

Palle perse e rimbalzi offensivi

Sono due i dati clamorosi, bipartisan, di questa Gara 1, su cui entrambi gli allenatori dovranno riflettere pesantemente: 17 perse e 20 rimbalzi offensivi per l’Unicaja.

La prima è una grande vittoria di Jasi, che è riuscito a rendere impacciato un attacco che è l’eccellenza della competizione nel limitare lo spreco di possessi. Questa variabile è stata introdotta anche limitando per ampi tratti la transizione malaguena, ma anche mettendo fuori partita totalmente il leader offensivo avversario, Kendrick Perry (2 punti, 1/6 dal campo, 3 perse, 5 falli in 17′).

Il dato è migliorato nel brillante terzo quarto ospite, ma anche stato fatale nell’ultimo (6 perse) e ha impedito l’aggancio. Navarro dovrà porre molta attenzione su quest’aspetto.

Può invece gioire per la vittoria a rimbalzo offensivo, che si è tradotto in una vera e propria emorragia catalana. Se la pericolosità da fuori va ricostruita nel prosieguo della serie, 13 rimbalzi offensivi nel secondo tempo sono stati assalto alla Bastiglia.

Inquietante campanello dall’allarme per gli ospiti, con la fisicità e il reparto lunghi di cui dispongono, soffrire così e senza soluzione di continuità è cosa da non ripetere.

Di contro, altra prova offensiva di buonissima qualità (18/9 assist-to-turnover ratio e 45% da 3) e di produzione condivisa, con il grimaldello Mirotic (14 punti) del primo tempo, che ha lasciato protagonismo alla coppia ceca nel secondo.

Malaga beneficia di un frizzante Carter (10+6), dello scudiero Kalinosky (12 e 6 rimbalzi di grande apporto per la taglia) e, infine, dell’exploit clamoroso di un brutale Sima (19 punti e 9/9 da due).

Photo credit: ACB, Barça Basket Twitter, acb.com

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