Euroleague Power Ranking #2 | Dominio Real, volo Virtus, incubo Olimpia ed un equilibrio pazzesco

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SQUADRE DA PLAYOFF

6 squadre che si distaccano da quelle che seguono per maggiore qualità e completezza dimostrata sino ad ora. Poco dietro quelle che precedono, ma anche poco avanti a chi segue, in un quadro di equilibrio totale che può cambiare da un momento all’altro.

#9 – MACCABI (prec. 9) – record 7/6

Applausi. Solo questo per una squadra costretta dalle vicende internazionali ad essere itinerante ed a giocare nel deserto della Aleksandar Nikolic Hall le gare sulla carta casalinghe.

E’ dura, durissima, e quindi Kattash ed i suoi meritano grandi complimenti poichè reggere un record di 7/6 nonostante tutto ciò è qualcosa di notevole.

Tra l’altro si è giocato praticamente senza Wade Baldwin, assente in 6 gare e comunque alla ricerca della forma migliore. Lo stesso Lorenzo Brown, pur mostrando tutta la sua leadership, è parso leggermente sotto i livelli attesi, cosa che ha riguardato anche Josh Nebo. Benissimo, invece, Bonzie Colson.

La mancanza della Menora Mivtachim e del suo straordinario calore vale almeno 3-4 partite nel record del Maccabi, se non di più.

Lorenzo Brown

#8 – PARTIZAN (prec. 8) – record 7/6

Problemi in difesa come lo scorso anno, tante partenze da coprire con nuovi arrivi da testare, il ruolo di PG vagamente scoperto ma tutto sommato il Partizan di oggi è avanti rispetto a quello dello scorso anno.

L’abituale maestria della guida tecnica di Obradovic, unitamente ad un ambiente che respira basket a 360 gradi, rappresenta certezza verso il futuro.

PJ Dozier sta diventando fattore, Kaminsky fatica un po’ ma ha tutto, mentre Caboclo appena arrivato ha avuto un impatto letale per gli avversari.

Non ci stupirebbe assolutamente vedere gli idoli dei “grobari” molto in alto tra un paio di mesi, magari proprio in lotta per i Playoff diretti.

#7 – VIRTUS (prec. 13) – record 9/4

Straordinaria sino ad ora e con il Baskonia rappresenta il salto in alto più netto nel nostro ranking.

Di seguito quanto scrivevamo ad inizio stagione: “Bologna non è squadra da Playoff diretti ed ha almeno una dozzina di squadre che paiono più forti sulla carta, ma dispone di un roster e finalmente di quella serenità che promettono bene in direzione lotta Play-In”.

Oggi serve realismo misto a consapevolezza. La Virtus non è diventata improvvisamente squadra da alta Eurolega, ma si sta dimostrando tale attraverso il lavoro che dà una forza interiore e tecnica vista in quasi tutte le gare.

Le V nere giocano molto bene, probabilmente la miglior pallacanestro d’Europa dopo il Real: questo è il punto da cui partire insieme alla ragionevolezza del comprendere come il momento difficile arrivi per tutti. Il fatto che gli uomini di Banchi abbiano dimostrato all’interno delle gare di saper superare i problemi andando ben oltre i propri limiti è la base su cui proseguire lo splendido lavoro.

Senza dimenticare che se hai battuto Maccabi, Barcellona, Fenerbahçe, Olimpia, Efes, Stella Rossa e Monaco, tutte squadre ampiamente più accreditate in partenza, oggi sei una realtà solida che non si può nascondere e che nessuno sottovaluterà più conoscendone gli alti valori.

Baskonia fuori, Oly in casa e poi doppio viaggio tra Valencia e Belgrado, sponda Zeljko, per chiudere le prime 17 gare con 9 impegni casalinghi ed 8 esterni, ovvero un calendario bilanciato che può dare indicazioni assai veritiere.

L’obiettivo? Devono restare i Play-In ed il proseguimento dell’avventura dirà se farlo guardando eventualmente più in alto. I prossimi due mesi sino alla sosta per le coppe nazionali ci diranno con quali prospettive ed ambizioni si affronterà la volata delle ultime 8 gare.

Luca Banchi è Coach of the Year sino ad oggi, Toko Shengelia è nella conversazione per l’MVP con Campazzo e James: cosa chiedere di più ad una squadra vera?

Euroleague Weekly | Eurodevotion

#6 – PANATHINAIKOS (prec. 6) – record 6/7

Alti e bassi, con 4W recenti prontamente seguite da 2L.

E’ un lavoro lungo e richiede tempo, quel tempo che ci siamo sempre chiesti se Ataman e Giannakopoulos fossero disposti ad attendere.

Vildoza non pare in cima alle preferenze del Coach, mentre Kyle Guy sembra proprio fuori dal progetto. Le assenze di Juancho e Papapetrou rallentano la crescita globale di un gruppo che ha comunque valori alti per profondità di roster. Il primo potrebbe rientrare questa settimana.

Jerian Grant è un giocatore da buonissima Eurolega, cosa dimostrata senza alcun dubbio. Lessort domina con quasi tutti, fatta eccezione per i lunghi Real, mentre Mitoglou sta giocando una stagione sinora straordinaria. Nunn, piano piano, fa il Nunn. E potrebbe non essere da sottovalutare.

Restiamo dell’idea che il vero Pana, ovvero quello di cui comprenderemo meglio le reali potenzialità, lo vedremo nel corso del mese di gennaio, magari addirittura sin verso la sosta per coppe e nazionali.

#5 – FENERBAHCE (prec. 5) – record 6/7

E’ la nostra scommessa, che poi è più certezza che altro.

Tantissimi infortuni ed un calendario tanto allucinante quanto incomprensibile, oltre a quell’infortunio a Neto che restiamo convinti abbia cambiato la stagione: oggi il Fener lotta contro mille difficoltà di cui crediamo possa venire a capo, magari entro quella fine di gennaio che riteniamo equilibrerà un po’ le cose.

Serve una PG creatrice di vantaggi? Sì. Il “rollercoaster” Dorsey è un problema? Molto probabilmente sì. Ci sono valori per andare oltre tutto ciò? Certamente sì.

Il ritorno in piena forma delle due ali Hayes-Davis e Pierre, fondamentali lo scorso anno, nonchè un miglior coinvolgimento dei tre centri sono le due situazioni che possono far volare la #yellowlegacy.

Motley resta un fattore chiave, Biberovic lavora efficacemente per diventarlo.

Occhio al calendario per valutare al meglio il record: dopo 6 trasferte nelle ultime 7, ora 2 in casa, 2 fuori e poi 4 di fila alla Ulker Arena, dove sinora non è passato nessuno al pari di Wizink Center e Palau. In una compilazione folle, chiuderà la stagione regolare con 4 gare casalinghe nelle ultime 6. Si poteva fare meglio a luglio…

#4 – OLYMPIACOS (prec. 3)record 7/6

E’ palese la sofferenza momentanea dovuta a tantissimi infortuni ed al cambiamento di struttura che necessita comunque di tempo.

Il gioco splendido ammirato nelle ultime due stagioni non si è quasi mai visto. Vezenkov e Sloukas non si sostituiscono, questo è chiaro, ma si può andare oltre facendo diversamente e questo pare il programma attuale di Bartzokas.

Serve qualcuno che crei e che produca punti, in proprio e attraverso la squadra. E’ il tema di cui si discute tanto e di cui ha parlato lo stesso Coach. Se si trova il profilo giusto ok, altrimenti non si va sul mercato tanto per andarci.

Oggi non appartiene all’élite da titolo, facile se non probabile che ne faccia parte entro due, tre mesi, magari attraverso quell’aggiunta menzionata sopra che pare necessaria.

bartzokas oly

(4/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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