Il Barça è intensa concentrazione e fa 2-0: Real Madrid con le spalle al muro

frcata7
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Al Palau blaugrana altro grandissimo episodio di questa finale di Liga Endesa tra Barça e Real Madrid con una partita di altissima qualità: difese fisiche e scatenate, attacchi intelligenti che hanno dato il meglio di sé e un’intensità generale pazzesca.

Dopo essersi scambiati colpi a ripetizione e dopo un finale rovente, a prevalere è ancora un Barcellona in missione. 86-85 e 2-0 nella serie che ora obbliga il Real Madrid a dover fare una rimonta complessa e senza errori per poter puntare al titolo.

La gara

Fase di studio, alta intensità e qualche errore dovuto alla tensione. A prevalere sono le difese con gli attacchi che ancora devono spiccare il volo. Il Real dopo il 4-6 iniziale sarà costretto a inseguire per tutta la partita per poi riprendere il comando delle operazioni a pochi minuti dalla sirena finale. Sul finale di quarto ottime cose da Poirier e Jokubaitis, due che poi lasceranno il palcoscenico ad altri.

Dopo il primo quarto è equilibrio. Ora il Barça inizia ad attaccare bene la zona, ma la gara di giornata sembra una di quelle destinate a restare sul filo del rasoio. La difesa blaugrana è quasi perfetta, ma dall’altra parte c’è l’Hezonja dei tempi migliori che mette due triple da talento unico qual è di cui una dal logo. Ma si risponde colpo su colpo con i blaugrana che attaccano bene il pitturato: il Barça sta giocando di squadra, il Real col talento dei singoli. Ora anche l’attacco madrileno inizia a salire con la qualità delle letture: è battaglia totale. Cosa può chiudere il secondo quarto se non una mandarina di Llull? E poi schiacciatona e tripla sulla sirena di un Vesely scatenato! 45-41 dopo 20′ di puro spettacolo.

Ora il parziale catalano è di 12-3. Mirotic sale di livello, segna canestri importanti ed è +8 Barça, massimo vantaggio. Il Real sembra averne di meno, anche se il gap da colmare è comunque molto vicino e infatti bastano pochi attacchi convincenti per tornare sul -4. E allora parziale di 10-2 blanco e ci risiamo. Alla classe di Mirotic risponde il Chacho da tre. 68-65 dopo tre quarti.

Si parte con la tripla di Kalinic. L’intensità è altissima, le difese lottano costantemente per tutti i 24 secondi e gli attacchi ricambiano colpo su colpo. Sull’ennesima tripla pazzesca di Llull c’è il primo vantaggio blanco (72-73) della partita! I blaugrana ora sentono che l’inerzia si è invertita e perdono qualche palla di troppo. Madrid attacca con lucidità, mentre il Barça fatica a reagire. Ma prima c’è la tripla di Mirotic, poi la persa di Rodriguez: a 1’30” dalla fine è 79-80. Tripla di Llull, tripla di Sanli, Tavares fa 0/2 dalla lunetta, Mirotic fa 2/2, Llull fa pure 2/2 ed è 84-85 con possesso per il Barça.

Lapro prende fallo ed è il quinto di Tavares. 2/2, 86-85 e 6 secondi per la replica blanca. Contro Llull vince la difesa catalana ed è tripudio al Palau: 2-0 e ora Real con le spalle al muro dopo due grandi partite griffate Barcellona.

Real Madrid: la beffa nel finale e una difesa così così

Il Real ha rincorso per tutta la partita, ma, anche quando poteva soccombere, è rimasta sempre attaccata nel punteggio con le grandi giocate dei suoi fuoriclasse.

Nei minuti finali del quarto periodo sembrava che gli uomini di Mateo fossero tornati in controllo, soprattutto mentalmente. Poi, invece, qualche ingenuità che ha portato a qualche fallo di troppo ha portato alla sconfitta finale che inguaia e non di poco le ambizioni madrilene.

Ha vinto obiettivamente la squadra che ha giocato meglio: per lunghi tratti di partita la pallacanestro blanca è stata tanti isolamenti e poco creazione corale. A differenza di quanto avevamo visto nelle ultime gare di Eurolega; ma la stanchezza di una stagione lunghissima, com’è normale che sia, ha iniziato a mostrare i primi segni nella squadra di Mateo.

Hezonja e Llull i migliori: il primo, nel momento più difficile, ha tenuto in partita i suoi con dei canestri assolutamente favolosi. Il secondo ha giocato un secondo tempo da campione qual è mancando solo il graffio finale, quello che gli è riuscito in finale di Eurolega.

A mancare sono stati, invece, soprattutto Yabusele e Musa: 9 e 2 punti. Il francese non riesce a far valere la sua fisicità ed è andato sotto contro i pariruolo blaugrana, mentre l’ex Breogan non è mai riuscito ad entrare in partita.

Ora per il Madrid si fa durissima. Non tanto perché questa squadra non ha dimostrato di poter fare rimonta anche folli. Ma perché il Barcellona sembra in grande spolvero tecnico e fisico e strappargli tre gare di fila, ad oggi, sembra alquanto difficile.

Barça Real Madrid

Il Barça è perfetto: una vittoria meritata e l’ipoteca sulla serie

Chi avrebbe pensato che il Barça sarebbe potuto andare sul 2-0 in questa serie? Chi scrive non lo pensava. Eppure la squadra di Jasikevicius ha dimostrato in queste due partite di aver giocato una pallacanestro migliore e di meritare la posizione in cui si trova.

Certo, potrebbe anche essere 1-1, ma i dettagli, come ben sappiamo, fanno la differenza. E quei dettagli che hanno portato i blaugrana sul 2-0 premiano chi è stato migliore in entrambe le partite.

A differenza dell’eccesso di solipsismo blanco, anche questa sera i catalani hanno giocato coralmente per 40 minuti proponendo una difesa solidissima e davvero ben organizzata insieme a un attacco che ha saputo muovere molto bene la palla variando anche le soluzioni a sua disposizione.

Il rapporto assist/palle perse di 20/11 non è folgorante come quello di gara 1, ma certifica ancora un’ottima qualità cestistica. Inoltre, dopo aver praticamente comunicato l’addio, Nikola Mirotic gioca un’altra grande partita, da leader, in quella che è la sua farewell series.

25 punti, 5 rimbalzi e 3 assist in una partita fortemente volitiva ed emozionale, il migliore in campo insieme a Jan Vesely, altro autore di un’altra grande prova da 18 punti, una delle sue migliori della stagione.

Tutti gli esterni blaugrana, poi, non hanno chissà quale tabellino, ma va a loro riconosciuto uno sforzo encomiabile nell’inseguire avanti e indietro le guardie madrilene limitandone la pericolosità e la fluidità di d’esecuzione. Tutto è partito dalla difesa e si è concluso in un attacco ordinato: finalmente.

L’impressione, ora, è che il Barça ne abbia di più: sia a livello mentale che a livello fisico. Trovarsi sopra 2-0 in una serie al meglio delle 5 è un vantaggio più che significativo. Gli uomini di Jasi devono continuare su questo spartito. Se lo faranno, la Liga sarà loro.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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