Il Barça dimentica Kaunas, troppo Mirotic per Valencia

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Barça nella miglior versione e gara 1 di Playoff è incamerata con una prova assai convincente. Nikola Mirotic dominante.

Una grande uscita con le ossa rotte dalle Final 4 di Kaunas contro un’aspirante tale che anche quest’anno ha dovuto riporre i sogni di gloria sia europei, sotto forma di Playoff di Eurolega, che nazionali, almeno sinora visto quanto fatto in Copa del Rey dove è stata subito eliminata ed in Liga, dove è arrivato un ben poco soddisfacente ottavo posto.

Barça-Valencia è il quarto di finale più particolare in Liga. Situazioni incandescenti da entrambe le parti: Jasi, dato in uscita da molti, Mumbrù, assai discusso nonostante il contratto. Entrambi, a volte, ben oltre le proprie responsabilità.

Alla palla a due del Palau si è arrivati dopo un Saras che a Kaunas si è preso ancora una volta le colpe per non essere riuscito a preparare la squadra a dovere per il “clàsico” di semifinale, e con un Mumbrù che ha tuonato, dopo la sconfitta casalinga col Breogan nella Jornada 34, parlando di «brutte sensazioni» per una squadra che non ha saputo lottare come si doveva in un contesto che metteva a rischio la partecipazione ai Playoff nazionali.

La prima sfida tra due squadre di Eurolega, qualcosa che comunque nei quarti di finale si può vedere praticamente solo nel paradiso cestistico della Liga, finisce 84-74 ed è 1-0 Barça, coi fantasmi di Kaunas per ora ben scacciati.

Venerdì alla Fonteta, sempre alle 2100, gara 2 ci dirà se la stagione di Mumbrù e soci terminerà qui. Francamente sarebbe troppo presto perchè se è vero che contro i blaugrana si può perdere, lo è altrettanto che Valencia non doveva arrivare ottava.

LA GARA

Il terzo quarto spacca in due una gara che gli uomini di Mumbrù avevano mantenuto equilibrata grazie all’aggressività contro gli esterni blaugrana.

L’inizio di Harper ha aperto le danze, l’apparizione di Jones ha fatto il resto per arrivare ad un 40-37 che rappresentava un possibile ottimo viatico al secondo tempo. Al 20′ Mirotic a quota 19, Jones a 14.

Due triple di Abrines ed 8 punti ancora di Mirotic (“ingegneria montenegrina assemblata in Spagna”, la citazione dell’anno di Fran Fermoso, straordinario cantore di basket per Movistar) dicono 63-50 e tutto finisce lì.

Valencia prova a reagire, vince persino la battaglia rimbalzo, cosa per nulla scontata, tocca il -7 al 34′ ma un timeout di Jasi sistema tutto.

L’impressione è che ci sia troppo Barça per questi “taronja”.

LE CHIAVI

Ovviamente Mirotic, altrettanto il 12/28 da tre, dato da 43% che conferma quanto visto spesso in stagione, sicuramente i soli 5 liberi tirati dagli uomini di Jasi che vogliono dire una marea di possibili falli non commessi da Valencia. Avrebbero potuto cambiare la gara ed evitare il 69% con cui difficilmente si perde.

18 quelli commessi, di cui 5 per Harper. Pradilla, Alexander e Dubi ne hanno totalizzati 4 complessivamente. Serve ripeterlo, se non metti le mani addosso ai catalani, difficilmente esci sportivamente vivo da un Palau che resta imbattuto, 18 su 18 in stagione.

MVP

27 punti, 7/10 da tre, 29 di valutazione e +19 a livello di plus/minus.

Nikola Mirotic fa il… Nikola Mirotic, quello che dovrebbe essere sempre l’arma letale di questa squadra. Il fantasma di Eli Ndiaye e della semifinale di Kaunas sembra alle spalle, ma è chiaro che il mondo “barcelonista” si attende ora che queste prestazioni siano ripetute sino all’atto finale di una Liga che è diventata una sorta di “do or die” per la squadra di Jasi.

Chiedersi perchè il montenegrino abbia troppo spesso queste due versioni totalmente opposte a livello di rendimento è lecito, se non doveroso. Il momento della leadership è ora, nelle prossime tre-quattro settimane. Il domani potrebbe non esserci.

Nel frattempo, ci godiamo una prova che è poesia cestistica.

Con queste 7 triple in una gara raggiunge Epi, Karnisovas, Lakovic, Navarro e Mike Jones al terzo posto di sempre tra i catalani. Di più ne hanno messe solo Sasha Djordjevic (8 nel ’98 contro la Joventut) e Chicho Sibilio (10 contro il Breogan nel 1986).

I COACH IN SALA STAMPA

Così Alex Mumbrù: «Due o tre perse nel terzo quarto, quando eravamo ancora vicini, ci hanno condannato. Loro hanno tante armi nel loro arsenale, venerdì dovremo fare maggior attenzione ai dettagli, a non concedere cose come 2+1 etc. Servirà massima concentrazione».

Ecco Jasi: «Come sempre la nostra chiave sono le perse e nel terzo quarto non ne abbiamo avute, segnando 29 punti. Quando una gioca una gara come quella di Mirotic, rende più facile le cose».

Prosegue il Coach lituano: «Era una partita trappola in una serie due su tre, ma lo ripeto, se non facciamo regali siamo difficile da battere».

Sulla settimana di Mirotic dopo il disastro di Kaunas e le voci sul contratto: «Dobbiamo essere intelligenti e professionali. Possiamo anche parlare, ma serve essere ambiziosi, mi interessa solo vincere ed è quello che dobbiamo fare come allenatore e giocatori del Barça. Oggi abbiamo davanti una Liga ed è quello che dobbiamo cercare di portare a casa».

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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