Euroleague Power Ranking 2022/23: le scelte di Eurodevotion

0 0
Read Time:24 Minute, 8 Second

POSSIBILITA’ LIMITATE

Un gruppo di squadre il cui ordine può cambiare per qualche dettaglio come un infortunio od una serie di gare più o meno fortunate.

Non mancheranno momenti molto negativi ed allora sarà necessario mantenere la barra dritta e non cadere nella tentazione del cambio dell’allenatore, situazione che in rarissimi casi (Monaco…) ha dato reali risultati.

Come può accadere qualcosa di negativo ecco che però una serie di partite dal risultato favorevole potrebbe tranquillamente far risalire la classifica, ma non sino al livello Playoff, a meno di sorprese ad oggi assai improbabili.

#18 – ZALGIRIS

Altra stagione difficile? Probabilissimo.

Si fatica un po’ a vedere un’idea nella costruzione della squadra e ci sono evidenti lacune, a partire dal ruolo di centro.

Kevarrius Hayes fa buone cose ma non è per ora un centro di livello in Eurolega. Birutis può provarci, dopo un buon anno in Liga, ma va testato. Krivas è del 2004…

Senza giri di parole per fare bene servirebbe l’esplosione di Keenan Evans ad alto livello, la conferma della solidità di Lekavicius, minuti di esperienza di Kalnietis e cose buone da Giedraitis (Dovydas) e Dimsa.

Così come servirebbe un stagione super di Bradzeikis, che può farla, e di Butkevicius, da verificare.

Il problema è che per essere almeno da #12 o #13 servirebbero tutte queste cose insieme. Solo alcune di esse non bastano.

E tra i dubbi non può non esserci la guida tecnica. Maksvytis è coach da Eurolega?

10-11W, oggi non di più.

#17 – PANATHINAIKOS

Il rischio è quello del cosiddetto “endless rebuilding”. La scelta di aver in panchina un Coach come Radonjic chiarisce come si voglia partire dalla difesa, il mercato ha fornito elementi discreti ma che al momento non danno garanzie totali.

I tanti USA a roster non saranno facili da gestire per un Coach che ha qualche problema con l’inglese. Non è da trascurare. Andrew Andrews è dato in difficoltà da alcune voci vicine agli ambienti ateniesi.

Ci vorrebbe il Derrick Williams di Monaco ed ecco che proprio con l’allenatore serbo l’ex #2 diede il meglio.

L’impressione generale è che sia una squadra ancora una volta costruita con una serie di giocatori uno dopo l’altro senza un’idea tecnica precisa, arrivata solo con l’ingaggio di Radonjic come allenatore successivamente.

Un Pana oltre le 12-13 vittorie ci pare oggi difficile da pronosticare, a meno che Oaka non torni ad essere Oaka, ma per quello serve che la squadra trascini l’arena.

#16 – ASVEL

Francamente una delle squadre più difficili da giudicare.

Un attimo vederla molto più giù, lo stesso più in alto, magari quasi ai margini della lotta Playoff.

Il trio Obasohan, Jackson-Cartwright e Mathews è una delle situazioni più difficili da prevedere. Se non sembrano fenomeni da alto livello della competizione, non stupirebbe più di tanto vedere una certa solidità in Obasohan e qualcosa di interessante ed inatteso negli altri due.

Nando De Colo porta leadership tecnica e mentale. una sua stagione senza intoppi fisici e da non meno di 15-18 per gara è necessaria per provarci.

Yves Pons intriga per atletismo, ma da lì a considerarlo oggi un fattore ce ne passa.

Il rendimento di Lighty e Kahudi è fuori di dubbio, ma sappiamo anche fino a dove possono arrivare.

I dubbi più grandi riguardano i lunghi. La tendenza a fermarsi per guai fisici di Joffrey Lauvergne è purtroppo nota. Sa giocare, ma deve stare in campo a lungo in stagione. Youssoupha Fall e Amine Noua non paiono sufficienti per dare una dimensione profonda al reparto.

12-14W pare il risultato più prevedibile.

#15 – ALBA

Se dovessimo augurare ad una squadra di superarsi e di fare il miracolo questa sarebbe certamente l’Alba.

Club solido, scelte oculate e competitive, possibilità concrete di crescita. Il gruppo è buono ma per talento non appare da corsa Playoff, forse nemmeno vicino. Certo, una stagione da superstar di Maodo Lo accompagnato da un Jaleen Snith che confermasse la crescita della seconda parte dello scorso anno cambierebbe le cose parecchio.

La scienza di Luke Sikma sarà come sempre la chiave, mentre un punto debole si trova certamente sotto canestro dive sembra difficile poter pareggiare fisicità ed atletismo di tante rivali.

Non ci stupirebbe il solito ottimo percorso casalingo, con diversi scalpi importanti. Così come c’è grande fiducia in quella che potrebbe essere la crescita di Gabriele Procida, uno che ha fatto la scelta giusta al posto giusto.

13W, forse 15, difficilmente di più.

#14 – STELLA ROSSA

Tanto, forse tutto, dipenderà dal reale rendimento di Jaylen Adams, il cui potenziale c’è, e dalle condizioni fisiche di Nemanja Nedovic. Se questi due tasselli andassero insieme, il mosaico potrebbe risultare interessante.

L’anima serba sarà sempre importante e darà una spinta chiave insieme al pubblico di Belgrado che rimane un fattore determinante.

Serviranno punti dal perimetro nei ruoli 3 e 4, mentre sotto canestro ci si attende molto da Filip Petrusev, dopo l’esperienza negativa all’Efes. Il ritorno in patria potrebbe garantirgli quella tranquillità che lo riporterebbe ai livelli attesi. Raduljica è un punto di domanda: lui ha detto di non essere mai stato così in forma, noi osserviamo curiosi.

Nulla si può dire su Vladimir Jovanovic, giovane Coach senza alcuna esperienza a questi livelli. Anche in questo caso la curiosità è molta.

Il traguardo delle 15 W, con grande aiuto dai successi casalinghi, è oggi l’obiettivo più probabile, sebbene non semplice.

#13 – BASKONIA

Probabilmente una scommessa questa posizione, ma si basa su tre giocatori: Howard, Thompson e Hommes.

Markus Howard può diventare un fattore estremamente significativo in questa lega, scorer assoluto e creatore di un certo livello.

Darius Thompson può proseguire una crescita molto interessante ed ha già dimostrato nelle prime uscite di Liga di aver la squadra in mano.

Daulton Hommes è chiamato a dimostrare di valere i palcoscenici importanti.

Se Maik Kotsar saprà fornire supporto a Steven Enoch ed avere un impatto in area allora si può far bene.

Marinkovic, come Giedraitis, è ad un bivio: salto in alto oppure semplice conferma di un valore medio? Costello replicherà quanto di buono dimostrato principalmente in Liga?

Ci sono tante domande, il peso interno tra 4 e 5 è una lacuna che sembra evidente, ma se la maggior parte di queste domande dovessero avere risposta positiva, allora sognare non è impossibile.

Il tutto, però, dipenderà dal fatto che Penarroya trovi un ambiente dove essere se stesso diversamente da Valencia, dove il rapporto non è mai decollato. Ci vuole il Coach dei miracoli di Burgos.

14-16W: pensare di più è oggi difficile. Nel caso, vorrebbe dire Playoff ma non crediamo sia un’opzione credibile.

(2/5, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)

About Post Author

alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Partizan da record! 11500 abbonamenti per la stagione di Eurolega

Partizan oltre ogni più rosea aspettativa in termini di vendita dei biglietti. Gli abbonamenti stagionali per l’Eurolega sono esauriti. 11500! E’ l’incredibile traguardo raggiunto dal Partizan in termini di abbonamenti venduti per la stagione 2022/23 di Eurolega (qui il nostro Power Ranking). Il club ha comunicato che non ce ne […]
Partizan | Eurodevotion

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading