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Eurobasket al secondo giorno di gare con in campo i gruppi C e D. Esordio azzurro ma tanto altro, con prestazioni eccelse di alcuni protagonisti.
ISRAELE v FINLANDIA (gr. D) 89-87
Partita durissima, con le stelle di Deni Avdija e Lauri Markkanen a brillare in contesti di squadra nemmeno troppo limitati, sebbene non eccelsi.
Era gara già importantissima nella lotta dietro alla Serbia, facilmente prevedile come vincitrice del gruppo D e considerando l’Olanda abbastanza fuori dai giochi a meno di miracoli. In sostanza una tra queste due squadre ed il duo Polonia-Rep.Ceca, che si sono sfidate tre ore dopo, non sarà agli ottavi.
Vince Israele dopo un duello stellare tra Markkanen ed Avdija che si scambiano colpi da fuoriclasse puri, una gioia per chi ama questo gioco.
Serve un supplementare dopo una partita in cui la Finlandia sembrava poter scappare definitivamente all’inizio ma che l’ottima reazione israeliana ha riequilibrato tra fine primo tempo e la ripresa.
In OT il tabellone si muove dopo oltre 2′ di siccità, con la pesantissima tripla di Rafa Menco. Due liberi di Avdija sembrano spaccare la gara sul +5 israeliano. Markkanen non si arrende: 2/2 in lunetta e tripla pazzesca per il pareggio, nonostante il perfetto posizionamento del rivale NBA.
Il quale nel possesso successivo piazza una giocata notevole proprio ai danni del diretto avversario, ma sbaglia il libero del 2+1. Uno stupido fallo offensivo di Jantunen consegna la palla della gara ad Israele.
Non va la tripla “del ciaone” ancora una volta di Avdija, come si spegne sul secondo ferro la conclusione dell’altro fenomeno sul lato opposto. Israele ha i liberi per chiudere e Mekel non sbaglia. Con 13 secondi e 9 decimi sul cronometro pare proprio finita. La persa finnica lo attesta.
Il fatturato dei due fenomeni alla fine dice 23 e 15 rimbalzi per DA e 33+12 per LM: spettacolo puro con tantissimi minuti di sfida diretta tra i due.
La Finlandia gioca meglio. Più rapida e gradevole, dà l’idea della squadra che si pende ciò che si guadagna con il ritmo, senza ami esitare, guidata dall’immensa classe della stella dei Cavs. Le palle perse sono però una piaga che costa la gara agli uomini di Lassi Tuovi. Sono 18 alla fine e pesano come un macigno in una partita così tirata, soprattutto se gli avversari ne perdono solo 9.
Israele ha un gioco più macchinoso ma si dimostra maggiormente efficace nei momenti decisivi, alla fine meritando.
UCRAINA v GRAN BRETAGNA (gr. C) 90-61
Facile successo ucraino contro dei britannici che obiettivamente non appartengono a questo livello nemmeno lontanamente.
Più 10 a metà gara e chiusura della pratica in un terzo quarto da 24-12.
Svi Mykhailiuk da 17 con 5/11 dall’arco per i vincitori, 16 di Luke Nelson tra gli sconfitti.
20 perse britanniche contro le 9 ucraine spiegano il netto verdetto.
La squadra di Ainars Bagatskis si giocherà presumibilmente il quarto posto con l’Estonia.
EUROBASKET 2022: ILRANKING DI EURODEVOTION
GRECIA v CROAZIA (gr. C ) 89-85
Il successo greco, sulle ali di un Dorsey notevole di un Giannis che appartiene ad un altro mondo lo abbiamo analizzato nel nostro pezzo dedicato.
POLONIA v REP.CECA (gr. D) 99-84
Prestazione di notevole spessore della Polonia, colpevolmente ignorata da diversi pronostici: superata una Repubblica Ceca che recupera un Satoransky tuttavia evidentemente limitato dall’infortunio durante la preparazione.
Mateusz Ponitka è stellare, così come il vecchio AJ Slaughter conferma di essere uno che sbaglia poco quando il gioco si fa duro, piazzando le sue tipiche conclusioni nel momento in cui la palla pesa il doppio.
Come sia possibile che il mondo di Eurolega abbia dimenticato il numero 9 polacco resta un mistero. Non sono tanto i 26 con 9/16 al tiro, 9 assist e 4 rimbalzi a farcelo notare, quanto una solidità apprezzata in anni di carriera.
Forse tante gare al fianco di AJ sono servite per apprendere al meglio come si giocano i possessi chiave: il 35enne campione in forza a Gran Canaria dice 23, anch’egli con 9/16 (5/11 dall’arco) ed una tripla che chiude i giochi.
I cechi ci provano, ma francamente appaiono ben poca roba senza un Satoransky al 100%, innesco fondamentale per Vesely, che ne mette 17 con 6/8 al tiro ma è poco coinvolto rispetto a quanto dovrebbe essere. Gli 0 punti in 17′ del nuovo play del Barça sono un campanello d’allarme notevole per la squadra di Ronen Ginzburg: se la condizione non dovesse crescere nel brevissimo, potrebbe diventare veramente tardi per un posto tra le prime 4.
ITALIA v ESTONIA (gr. C) 83-62
L’esordio vincente, come prevedibile, degli azzurri ve lo raccontiamo nella nostra analisi dedicata.
Se il Forum aveva goduto del privilegio di assistere ad uno show di Giannis poche ore prima, in serata Simone Fontecchio ha spiegato a tutti perchè sarà nella stessa lega quest’anno.
SERBIA v OLANDA (gr. D) 100-76
L’esordio ad Eurobasket di Nikola Jokic dice 19+6 in poco piedi 21′ sul parquet ed arriva una W sull’Olanda che per molti siti di “betting” non era nemmeno quotata.
L’inizio serbo porta ad un +13 tranquillo all’intervallo, ma il cuore della squadra di Buscaglia batte forte e riporta i tulipani ad un imprevedibile meno 5 sul 51-56.
C’è troppa differenza di talento e profondità tra le due squadre ed il parziale di 14-3 dei balcanici chiude la faccenda grazie all’intervento di Micic e Lucic che affiancano l’MVP di NBA nell’espletamento delle operazioni.
Molto bene i 28 dell’esperto 34enne Worthy De Jong, esterno dello ZZ Leiden che ha chiuso con 11/14 dal campo. Tutto sommato prova di grande orgoglio da parte degli olandesi.
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