LITUANIA-FRANCIA: i transalpini soffrono ma portano a casa la vittoria

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Si è da poco concluso il big match tra Lituania e Francia della seconda giornata del gruppo B, con i francesi che si sono imposti per 73-77 dopo essere stati in svantaggio anche in doppia cifra nel corso del primo tempo.

FRANCIA

LITUANIA-FRANCIA: LA PARTITA

Sono i lituani a partire forte e a portarsi in doppia cifra di vantaggio dopo appena 5 minuti di gioco, ma la Francia non ci sta e rientra, rendendo la partita combattuta e fisica fin dal primo quarto, che termina 25-23 per i baltici.

Grande equilibrio anche nella seconda frazione di gioco, dove Sabonis e compagni provano a scappare più volte senza mai riuscirci, grazie ad un Fournier ispiratissimo e ad un Fall che, all’esordio in questo Eurobasket, mostra tante cose interessanti, compresa una super schiacciata su Valanciunas.

Al rientro dagli spogliatoi il punteggio dice comunque -1 (41-40) per gli uomini di Vincent Collet, che impattano a quota 50 grazie a due canestri molto importanti di Yabusele, ma subiscono poi un 6-0 di parziale in chiusura di quarto che ancora una volta spezza l’entusiasmo transalpino e rinvigorisce la Lituania in vista dell’ultima frazione di gioco.

Gli ultimi 10 minuti di gara sono un qualcosa di clamoroso, bellissimo, avvincente, roba che solitamente si vede più avanti in questo genere di competizioni, con un agonismo e una fisicità assolutamente entusiasmanti e alcune giocate di altissima qualità nel momento più decisivo dell’incontro. Viene fuori Fournier, autore di 27 punti, che si prende in mano l’attacco della Francia, aiutato dalle triple di Tarpey, mentre Gobert comincia a incidere sotto i ferri dopo una gara sicuramente sottotono e chiude di fatto l’incontro con una schiacciatissima in tap-in su Valanciunas.

LA CHIAVE DELL’INCONTRO

La chiave del match è stata sicuramente un ritrovato Evan Fournier, il quale, dopo una prima gara contro la Germania da soli 7 punti, ha mostrato perchè sarà lui il termometro della Francia da qui alla fine dell’europeo.

La guardia francese è infatti l’unico scorer puro a disposizione di Collet, e una sua produzione costante di punti risulta imprescindibile in un roster più votato alla fisicità e all’atletismo che all’attacco, soprattutto in assenza di un playmaker vero che non si chiami Heurtel (portatore di un altro tipo di problemi).

Abbiamo infatti visto come l’attacco transalpino sia sterile e confusionario quando la difesa può concentrarsi sul reparto lunghi, molto impegnativo da gestire a rimbalzo per ovvie ragioni. E’ altrettanto chiaro che avere la possibilità di focalizzarsi sul tagliare fuori Gobert, Poirier e soci, è realistico soltanto in uno scenario dove, dal perimetro, la Francia risulti innocua e non costringa gli esterni a dover uscire sui tiratori, lasciando quindi in single coverage i lunghi avversari a rimbalzo.

Oggi questo non è successo e, nel finale, si sono visti i risultati, ma rimarrà questa la chiave della Francia da qui in poi, consapevole che non può più permettersi passi falsi.

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