Coach Jasikevicius: “Abbiamo subito 52 punti in un tempo…di che parliamo? Alla squadra manca spirito di sacrificio”

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Ci sarà da riflettere per Sarunas Jasikevicius e per il Barcellona sul perché una squadra che domina le stagioni regolari poi nei momenti decisivi non sia riuscita in questi ultimi due anni a salire sul gradino più alto, sgonfiandosi lì dove più contava essere di ghiaccio.

Le parole post-partita in conferenza stampa del coach lituano sono durissime e senza fronzoli. Il Barça all’intervallo era sopra di 11, ma le avvisaglie d’una possibile sconfitta erano già nella testa di Jasikevicius.

E’ davvero difficile capire le Final Four dal punto di vista dell’allenatore: essere all’intervallo sopra di 11 e dire ai propri giocatori che non stiamo giocando bene. Questo è stato esattamente il mio discorso al riposo. Pensavo che non stessimo giocando bene.

Non mi piaceva come stavamo giocando. Avevamo messo alcuni tiri, e Madrid ne aveva mancati molti. Di solito nella pallacanestro, nell’arco di 40 minuti, queste situazioni poi si riequilibrano. Penso che alla fine da parte nostra ci sia stata un’enorme mancanza di attenzione ai dettagli. Congratulazioni a Madrid“.

Jasikevicius: “Penso fossimo la squadra migliore, ma non giocheremo la finale”

L’ex coach dello Zalgiris, poi, non è certo una che cerca scuse. Anzi, le sue parole sono implacabili: “Se vuoi giocare per vincere e concedi 52 punti nel secondo tempo, non lo so…per me mancano delle belle dosi di professionalità e sacrificio. Per noi c’è grande amarezza: non c’è dubbio. Penso che fossimo la squadra migliore, ma non giocheremo la finale. Questo è un dato di fatto“.

Non tanto l’attacco, ma forse propria la difesa è mancata ai blaugrana; la stessa difesa tanta cara a Jasikevicius che è stata marchio di fabbrica imprescindibile del Barça negli ultimi due anni. “Abbiamo segnato 83 punti. Bisogna difendere e sacrificarsi. 52 punti in un tempo…di cosa stiamo parlando?”

Poi il coach ha chiuso la sua conferenza stampa parlando di come il suo Barcellona in questi due anni ha dimostrato come non sia mai riuscita a chiudere una gara o una serie quando era il momento di farlo. E’ mancato il killer instinct, la fame dei campioni.

Riguardo questa squadra parliamo sempre del killer instinct. Negli ultimi due anni non siamo stati in grado di chiudere nessuna serie, tranne quella dell’anno scorso col Real quando eravamo sopra 2-0“.

Ma abbiamo perso tante gare decisive. Abbiamo perso contro Badalona e Tenerife. Abbiamo giocato cinque gare con lo Zenit. Non sappiamo essere dei killer. E’ difficile da accettare per me“.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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