Slavina blaugrana! Il Barcellona concede una prova di forza al Palau e schianta il Granca

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La Jornada 25 della Liga Endesa è una passeggiata di salute per il Barcellona la sfida ad un’inopinatamente arrendevole Gran Canaria

La vittoria degli uomini di Jasikevicius infatti viene ratificata da un no-game spiazzante, data il considerevole valore, soprattutto europeo, della squadra canaria. Un valore che però nella serata del Palau non si è per niente realizzato…

Il punteggio di 98-80 è raggiunto solo in virtù di un più morbido disavanzo maturato nella seconda metà di gara, ma giunge a seguito di un divario che ha toccato anche il -30 nei momenti di picco del Barcellona e più sfavorevoli per la squadra ospite.

I catalani così, grazie a questa prova di forza, ma anche grazie alla scialba prestazione del Real nel match casalingo contro la miracolosa Manresa, sono di nuovo in testa alla graduatoria nazionale.

Il racconto in tre punti il match tra blaugrana e isolani è quindi preziosa necessità per andare a fondo della sfida del Palau.

Slavina blaugrana

La partita obiettivamente non è mai iniziata. La squadra domestica si è appropriata con autorità della contesa a pochi minuti dall’inizio delle ostilità e da lì è dilagata a valanga sugli ospiti, inermi di fronte alla consapevolezza e alla decisione con cui il Barcellona ha approcciato la gara.

Questo dominio è deflagrato in un primo tempo imperioso che ha ammazzato le sorti del confronto già dopo soli due quarti, tanto che una seconda metà da 52-37 per gli isolani non è stata in grado di lenire la punizione finale oltre a un comunque severo -18.

Il 61-28 con cui i catalani sono tornati negli spogliatoi era infatti già stato abbastanza per annientare qualsiasi speranza di rimonta ospite e ha rappresentato la conseguenza logica e concreta di un’ottima prestazione both ends da parte dei ragazzi di Jasikevicius.

Barcellona - Eurodevotion

Bravissimo il Barcellona nel movimento degli uomini in attacco e nella capacità di sviluppare la manovra, ma anche, altrettanto, nel tentativo di opporsi con aggressività e determinazione alle iniziative avversarie. Quest’ultime infatti sono state completamente neutralizzate, stroncate con forza.

Perché questo avvenisse, certo, è stato necessario il colpevole contributo dei giocatori di coach Fisac, s’intende, ma c’è stata da parte catalana una minuziosa attenzione difensiva. La retroguardia ha agito con criterio e laboriosità sia nella difesa sugli esterni sul perimetro, che nella difesa in anticipo in area, con tanti recuperi confezionati in protezione degli entry passess, in particolare nel primo e secondo quarto. Recuperi che hanno, tra l’altro, alimentato furiosa e impetuosa transizione.

Una slavina blaugrana che ha devastato il Granca, un’egemonia che solo una grande squadra può esprimere.

Percentuali e fluidità offensiva

La serata di grazia della capolista d’Eurolega è arrivata anche in corrispondenza di una buonissima prova offensiva.

Per tutto il corso della gara, a parte qualche defaillance nel garbage time, il Barcellona è stato semplicemente impeccabile nella costruzione di tiri. Pazienti e abili nel muovere la difesa, così come scientifici nel punire la transizione difensiva canaria.

Tutto questo si rispecchia nei numeri, con il sempre utilissimo dato del rapporto assist-to-turnover che è uno scintillante 200% grazie ai 22 assist e alle 11 perse che hanno segnato a tabellino i blaugrana. La manovra è stata fluida ed efficace e ha stretto sotto un assedio asfissiante i tabelloni avversari.

Il risultato? Molto semplicemente, la mole di gioco prodotta si è tradotta in percentuali dal campo esemplari, dal 74% da due che evidenzia un dominio nel gioco interno, al prorompente 50% da tre, che evidenzia come la letalità dei frombolieri catalani abbia spezzato le reni alle speranze di vittoria del Granca. Grande beneficiario e, allo stesso tempo, interprete di questa tendenza è stato niente di meno che Alex Abrines, autore di 20 punti – top scorer del match – impreziositi da un rovente 5/6 al tiro dall’arco.

L’impotenza del Granca

I ragazzi di Fisac escono dal Palau con le ossa rotte, dopo una gara in cui alle prime difficoltà si sono sciolti come neve al sole. Nessuno avrebbe richiesto una vittoria contro quella che è probabilmente la squadra più forte del continente, ma un tale tracollo non era certo lecito attenderselo.

Il Granca incappa così nel secondo ko consecutivo, incorrendo in un nuovo inciampo dopo quella che sembrava una ripresa di un trend positivo in Liga, che a sua volta aveva seguito una pesante crisi di risultati da novembre in poi. I canari rimangono quindi inchiodati a un decimo posto nazionale, che non rende per nulla giustizia a un cammino europeo che li vede al contrario alla guida del girone B di Eurocup.

Oggi c’è stata nel primo tempo una grande difficoltà in primis offensiva, con tanta confusione e un immobilismo di uomini che ha reso sterile l’attacco. L’esempio, sin dalle prime battute, è di quando si è cercato un bersaglio in Pustovyi ad inizio gara, ma lo si è servito con scarsa qualità e concentrazione, incappando soltanto in perse ed insuccessi offensivi.

La manovra è stata completamente inefficiente fin quando c’era ancora partita, non contiamo quanto accaduto nel secondo tempo, perchè semplicemente avvenuto a buoi ampiamente scappati. La difesa non è stata da meno, ovviamente in negativo: subire 60 punti in 20′, con quella povertà offensiva, è equivalente a firmare una condanna a morte.

Per gli isolani si prospetta un arduo percorso per riagganciare il treno playoff e trovare un rendimento nei confini nazionali realmente all’altezza del livello di squadra.

Photo credit: fcbarcelona.cat, Barça Basket Twitter, CB Gran Canaria Twitter

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