Obradoiro-Barça è stata l’occasione per i blaugrana di mettersi alle spalle la caduta di Milano, che è arrivata dopo il tonfo di Tel Aviv.
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Appuntamento all’ora di pranzo della domenica al Pavillon Multiusos Fonte dos Sar di Santiago de Compostela, impianto inaugurato nel 1998 con una capienza massima di 5824 persone, tra i padroni di casa dell’Obradoiro ed il Barcellona.
La squadra allenata da Moncho Fernandez aveva sfidato in precedenza 23 volte i catalani, vincendo solo 3 di quelle sfide. Lo scorso anno furono due sfide abbastanza tirate, con successi di Jasikevicius 76-70 in casa e 75-78 in trasferta. L’ultima vittoria dell’Obradoiro risale al 30 dicembre del 2014.
I galiziani, prima della palla a due, occupavano la decima posizione in Liga, in coabitazione con altre 5 squadre e solo con una W di vantaggio sul fanalini di coda Fuenlabrada, Bilbao e Betis. Il Barça partiva dal dominate 8/0.
E’ finita con il netto successo blaugrana 65-79, nonostante un Obradoiro sempre sul pezzo e molto dignitoso.
DIFESA E RITMO
Ancora una volta il Barça tiene gli avversari sotto quota 70. Solo Murcia (78) e Malaga (73) hanno varcato quella soglia contro la squadra di Jasi.
Ma attenzione, se è vero che si difende forte e con pochissime pause, lo è altrettanto che il ritmo che impongono i catalani è molto basso, quindi è abbastanza ovvio che ne derivi un risultato sempre a punteggio basso.
Perchè questa squadra non provi ad avere maggior rapidità nella transizione offensiva resta un mistero ed uno dei potenziali limiti, soprattutto in ottica Eurolega.
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MIROTIC E CALATHES
Buone le cifre del montenegrino, come spessissimo accade, tuttavia il coinvolgimento lascia sempre un po’ a desiderare. E’ lecito chiedersi se lo sforzo difensivo richiesto non sia un limite oggettivo ad una maggior efficienza davanti, dove per talento non ha limiti.
Calathes, come a Milano, non incide minimamente e l’immagine più chiara è la persa sulla sirena dell’intervallo lungo, quella che permette a Scrubb di realizzare i punti del meno 3 a metà gara. 6 punti, 5 rimbalzi e 4 assist sono sempre bottino discreto, ma la leadership richiesta sarebbe ben superiore.
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LAURYNAS BIRUTIS
24 punti, 8/12 da due, 8/10 ai liberi, 6 rimbalzi e 7 falli subiti per il 24enne centro lituano, vicinissimo al suo “career high” in Liga di 27, messo a segno contro Fuenlabrada il 20 settembre 2020.
Ex Zalgiris e Siauliai, 17 presenze in Eurolega, sta portando avanti un costante miglioramento dei suoi 213cm. Costante presenza offensiva, inizia a muoversi con competenza arricchendo il suo bagaglio tecnico. Interessantissimo, da seguire: non ci stupiremmo di vederlo ad alto livello. La Liga è il posto migliore per proseguire la crescita.
Se la gara non si chiude abbondantemente prima dei 20′ la maggior parte del merito è sua. La squadra di Moncho Fernandez ci prova, tuttavia la differenza tecnica è troppo ampia. Il divario nel punteggio si amplia nel terzo quarto: gli ultimi 10′ sono solo conferma di un verdetto già scontato.
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