La difesa bianconera fa la differenza, la Virtus vince ancora a Brindisi e si porta sul 2-0

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La Virtus bissa il trionfo di gara 1 e sbanca il Palapentassuglia 74-83. I padroni di casa, in svantaggio per quasi tutto l’arco della gara, affondano tra le sabbie mobili dell’aggressiva difesa di coach Djordjevic. MVP Miloš Teodosic, il mago di Valjevo, autore, oltre i numeri, della migliore partita stagionale.

I bianconeri si portano sul 2-0 e adesso, in casa, la settimana prossima, avranno l’occasione di conquistare la finale scudetto.

I quintetti di Djordjevic

Al centro di critiche feroci durante tutta la stagione, adesso è giusto rendere omaggio al coach serbo per le due vittorie in terra brindisina. Diamo ad Aleksandar ciò che è di Aleksandar.

Il suo quintetto difensivo manda nel panico l’attacco dei pugliesi, e soprattutto, nei momenti decisivi del match, dimostra una rinnovata mentalità: la fine delle cieche gerarchie – che vedevano il trio Markovic/Teodosić/ Belinelli costantemente in campo nei minuti finali – per tenere sul parquet gli uomini più adatti all’andamento dell’incontro. Oltre le fiammate dei due fenomeni bianconeri, sono i gregari di lusso (Pajola, Gamble, Ricci, Abass) ad aver scavato, con una difesa asfissiante, il solco decisivo per il seme del 2-0 bianconero.

Il mago di Valjevo

La tripla di Ricci, il 2+1 di Abass, la stoppata di Gamble, l’assist di Markovic, il recupero di Pajola, la sfuriata di Belinellli, i canestri in volo di Hunter; ci sarebbero molteplici situazioni che potrebbero incorniciarsi per il successo delle V nere, ma oggi la cornice deve essere spolverata ed incorniciata al muro soltanto per il faccione di un ragazzone serbo dai capelli scompigliati ed una barba al limite dello sfatto: sua maestà Milos Teodosic.

Scava il primo parziale con un paio di triple. Torna in panchina. Rientra nei momenti di difficoltà. I compagni gli lanciano occhiate per tranquillizzarsi, proprio come il passeggero, in preda ad un’improvvisa crisi di panico, al pensiero di un naufragio si guarda intorno per ricercare il salvagente. Il mago di Valjevo fa galleggiare la Virtus negli attimi difficili della gara, la prende per mano e la porta a riva. Ad un passo da una finale che manca da quattordici lunghi anni.

Per il numero 44 serbo 16 punti (4/4 da tre) e 3 assist, che sarebbero potuti esser il doppio, triplo, se i compagni non si fossero fatti sfuggire almeno cinque sei cioccolatini fondenti pronti da scartare.

Una crescita futura, in ottica stagione 21/22, per i bianconeri passa proprio da Milos Teodosic. Nelle grandi squadre servono come il pane i gregari di lusso, ma devono anche esserci delle menti affiliate capaci di comprendere i lampi di genio del fenomeno della situazione. A questa Virtus, per essere completa, mancano un paio di giocatori – oltre Belinelli – capaci di comprendere i fulmini provenienti dalle mani del mago di Valjevo.

Si va a Bologna

Adesso la Virtus ha l’occasione per chiuderla in casa. Dopo le due vittorie esterne, i bianconeri hanno a disposizione due match-ball da sfruttare fra le mura amiche, con l’appoggio dei 2.500 spettatori che potranno presenziare alla Segafredo Arena.

Brindisi, dopo una stagione meravigliosa, si trova con le spalle al muro e dovrà cercare la doppia impresa per riportare la serie in Puglia.

Le parole di coach Djordjevic

« Il nostro primo pensiero è stato fermare la transizione di Brindisi. In attacco abbiamo perso qualche pallone che non mi è piaciuto ma abbiamo complessivamente appoggiato bene la palla. Nei rimbalzi siamo stati lì e questa è stata un’altra chiave. I nostri leader hanno fatto due ottime gare, con un’ottima difesa di Markovic e Pajola. Abass ha fatto ottime cose, è stato sempre presente aspettando anche il rientro di Weems. Anche Ricci oggi ha finito bene la partita. C’è poco da aggiungere, siamo 2-0 e l’unica cosa che conta è questa. Stiamo capendo quello che ci vuole per giocare questo tipo di partite: abbiamo tanti giocatori alla prima esperienza nella stagione più lunga della storia. Quest’anno ci sono mancate alcune partite toste ma la squadra adesso è sul pezzo. »

Le parole di coach Vitucci

« Anche oggi piccole cose hanno fatto la differenza tra noi e loro, che sono stati più cinici in alcune situazioni. Le percentuali di tiro sono state piuttosto scadenti, anche con molti tiri aperti per noi. Questo gli ha dato qualche contropiede nel primo tempo e ci ha tolto un poco di fiducia in alcune situazioni. Adesso non ci facciamo prendere da frustrazione che stasera ci può anche stare, e da domani ci sarà già da ricaricarsi perché siamo veramente moto molto vicini. La difesa ha premiato loro nel primo tempo, non siamo riusciti a tenere più dal punto di vista offensivo. Non ci sono colpe da scaricare sui ragazzi; sicuramente non abbiamo quella brillantezza ed efficacia nel fare quello che ci riusciva fino a qualche tempo fa. e si paga dazio. »

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