L’uragano Khimki si sbarazza dell’Asvel

Il Khimki, dopo neanche una frazione, si sbarazza di un Asvel che non ha più nulla da chiedere al torneo

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Match decisamente senza storia fin dai primi istanti quello tra Khimki e Asvel, con i padroni di casa capaci di prendere la testa della partita immediatamente, dilagando in corso d’opera. Troppo forti i russi, in piena corsa playoff, per i francesi, incapaci di reagire ad un pessimo primo quarto che li ha visti andare sotto anche di 16 lunghezze

Analizziamo l’incontro in 5 punti:

  • Voglia, grinta e determinazione: senza dubbio i punti forti di questo Khimki sono stati la voglia, la grinta e la determinazione del gruppo di coach Kurtinaitis, dando un chiaro segnale alle altre formazioni che per i playoff ci sono pure loro. I giallo blu, infatti, dopo questa sera occupano la settima posizione insieme a Valencia e Fener e, con otto partite da giocare ed un calendario non proprio semplice, saranno proprio questi fattori a risultare fondamentali nella volata finale.
  • 23-8 iniziale: quando si dice “chi ben comincia è già a metà dell’opera” difficilmente si sbaglia. E cosi è stato per il Khimki, bravo ad aprire subito un parziale nei primi cinque minuti del match, indirizzando l’incontro a proprio vantaggio e dovendo solamente amministrare nei restanti trentacinque. Il parziale iniziale, però, non è stato il solo, infatti, durante il secondo quarto, quando l’Asvel era riuscito a tornare sotto di 8 lunghezze,  i padroni di casa, con un secco 12-0, hanno rimesso immediatamente le cose a posto.
  • Alexy Shved: inutile ribadire quanto la guardia trentaduenne russa sia il punto di riferimento di questa squadra. Nonostante ciò il numero 1 di Mosca quest’oggi ha deciso di ribadirlo, mettendo a referto 24 punti e ben 13 assist, totalizzando un 37 di valutazione finale
  • Squadra quasi al completo: come confermato proprio da coach Kurtinaitis nel pregara, il Khimki, per questa volata finale, potrà contare su un organico quasi completo al 100%, visti i recuperi di Gill e Karasev. Fuori restano ancora Evans, uno dei migliori rimbalzisti della squadra, e Mozgov, ai box da molto tempo.
  • Nulla da chiedere: come già sottolineato nel match contro il Bayern, i francesi non hanno più nulla da chiedere a quest’Eurolega, che li vede relegati al terzultimo posto sopra i tedeschi e lo Zenit. Gli uomini di Mitrovic, quindi, hanno come unico obiettivo quello di giocare per l’orgoglio, concentrando le energie per per LNB francese, nella quale sono in corsa per il primo posto.
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