La Virtus Bologna non brilla ma ritrova la vittoria contro l’Alba

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La Virtus Bologna ritorna alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive: battuta l’Alba Berlino 85-76 che dal canto suo incappa nella decima caduta di fila rimanendo all’ultimo posto in classifica a pari punti con l’Olimpia Milano.

Non una gara brillante o sfavillante per le vu nere: ma sono state ritrovate vittoria e solidità. Due cose che non si vedevano da qualche tempo in Eurolega. Da qui è necessario ripartire per cercare la risalita verso l’ottavo posto.

La gara

Fin dalla palla a due si gioca a bassi ritmi con la Virtus che mette il muso avanti ma senza mai avere la forza per piazzare un break che possa spezzare le reni agli avversari. Si va avanti così per lunghi tratti con la partita che non brilla certo per qualità o intensità. Ma è anche quello che vogliono i bianconeri: non alzare i ritmi e non permettere agli atleti dell’Alba di sprigionare il loro atletismo.

La Segafredo poi si issa sulla decina di punti di vantaggio e da lì non si smuove fino alla fine della partita. L’Alba non ha mai la forza di piazzare un parziale che possa riaprire l’incontro e i padroni di casa non riescono a dare la zampata decisiva. Negli ultimi minuti le vu nere rischiano anche di staccare la spina troppo presto permettendo agli ospiti di arrivare fino a -5 con la palla in mano e poco meno di un minuto da giocare. Ci pensa Teodosic con la tripla decisiva a chiudere i giochi.

88-80 i numeri finali del PIR: testimonianza di come la qualità in campo non sia stata eccelsa. La Virtus però ha tirato decisamente meglio dall’arco (38.9% v 27.3%). L’Alba vince, e di parecchio, la contesa a rimbalzo (32-24), ma è stata molto fallosa e non è riuscita a convertire in punti le tante carambole prese in più.

Decisamente buono il rapporto assist/palle perse dei bianconeri: 25-12. Qui risiedono le migliori notizie per la squadra di Scariolo: aver perso pochi palloni (soprattutto dopo le ultime uscite) e essere riusciti spesso a muovere bene la palla.

Virtus ALba Jiateh

L’Alba, ad oggi, è test poco probante

Il ricordo dell’Alba Berlino elettrizzante delle prime gare di Eurolega è ormai lontano: dopo quelle tre vittorie nelle prime tre partite, sono arrivate ora 10 sconfitte consecutive e la certezza di essere, insieme all’Olimpia Milano, la squadra meno competitiva della competizione.

Anche stasera l’impressione è quella di una squadra in difficoltà dal punto di vista fisico, oltre alla mancanza di pericolosità offensiva. Se in difesa i corpi da mettere contro gli avversari ci sono, in attacco mancano totalmente dei riferimenti: Jaleen Smith spesso è avulso dal resto della squadra e Luke Sikma non riesce più a caricarsi completamente sulle spalle la squadra come faceva un tempo. Nonostante i 16 punti, 6 rimbalzi e 5 assist è parso davvero troppo isolato rispetto al resto dei compagni.

Se poi un potenziale creatore di vantaggi come Lo è completamente assente e Blatt fatica per tutta la serata (0/8 al tiro in circa 23 minuti) allora è davvero difficile portare a casa una vittoria. Anche contro una Virtus tutt’altro che imbattibile.

Teodosic, Hackett e Weems trascinano la Virtus

Per la Virtus stasera serviva una vittoria e una vittoria è arrivata. Come detto, le vu nere hanno ritrovato anche una certa solidità al netto di alcune disattenzioni difensive. Ma l’atteggiamento era quello visto fino alla gara con l’Efes e poi perso nelle ultime due uscite.

Le mancanze mostrate sono state ancora tante: la difficoltà in alcune circostanze a trovare vantaggi in attacco, alcuni lapsus sui movimenti dei lunghi avversari, l’essere andati sotto a rimbalzo, eccetera. L’impressione è che questa squadra sia dannatamente dipendente dalle creazioni di Teodosic e che senza di lui tutto giri molto più lentamente e macchinosamente: i 10 punti di Bako e i 13 di Jaiteh vengono quasi tutti dai suoi 9 assist.

Poi la sua firma è servita anche per chiudere la gara e mettere dei mattoni importanti nella costruzione della vittoria finale: spesso le sue triple hanno spezzato i tentativi di rimonta avversari.

Grande prova su entrambi i lati del campo di Daniel Hackett: la solita tignosa e grande presenza difensiva a cui stasera ha aggiunto un grande sforzo offensivo (13 punti e 4 assist). Una nota dolcissima in casa bolognese è la prestazione di Weems che sfodera una partita offensiva di grande livello (16 punti) sopperendo alla pesante assenza di Ojeleye.

Altre due postille: dopo le tante critiche i lunghi hanno retto molto bene (soprattutto nella fase difensiva) e hanno mostrato anche più fiducia nelle scelte offensive. Importante, poi, l’aver abbassato il numero delle palle perse. Inutile girarci attorno: questa squadra vince con continuità se riesce a muovere bene la palla senza perderla troppe volte. E’ stata pensata e costruita in questo modo: per essere solida, senza possedere picchi di talento.

Proprio in questo senso venerdì arriva il Maccabi, una squadra costruita in modo opposto. L’esito di quella gara potrà dire parecchio sulle possibilità o meno della Virtus di rilanciarsi in ottica ottavo posto. Oltre ad essere un test importante per valutare il percorso di crescita e di maturità delle vu nere.

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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