Il Panathinaikos passa a Valencia con il brivido nel R#19

Chiara Morbio
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Finale incredibile a La Fonteta con il Panathinaikos che batte Valencia grazie ad un tiro libero realizzato da Lessort a meno di 2″ dalla sirena, con l’ultimo tiro di Ojeleye che si ferma sul primo ferro. I taronja erano reduci da due vittorie nelle ultime tre uscite prima di stasera mentre i greens arrivavano dal suicidio in terra basca contro il Baskonia di Ivanovic. Dunque, bilancio di 1-1 per la formazione di Ataman.

Per Mitoglou e compagni si tratta del successo numero undici in questa Eurolega mentre la formazione allenata da Mumbru è al ko numero nove. Per gli ospiti ci sono 19 punti da Vildoza, 13 di Grant, 12 di Lessort ed 11 della coppia Grigonis-Mitoglou invece ai padroni di casa non bastano i 13 di Ojeleye, i 12 di Harper ed i 10 del duo Jones-Davies. Finisce 81-82 in terra spagnola.

COLPO DEL PANATHINAIKOS A VALENCIA

La partita

Nel primo quarto grande equilibrio da una parte e dall’altra con Valencia che tiene il comando delle operazioni toccando anche il +5 a 53″ dalla prima sirena, prima di subire il riavvicinamento del Panathinaikos.

Nel secondo quarto i padroni di casa provano nuovamente a scappare nel punteggio con Davies, Harper e Jovic che firmano il +7 (36-29) a metà frazione prima di subire un parziale di 0-8 firmato Grant, Antetokounmpo e Vildoza. Negli ultimi due minuti della seconda frazione botta e risposta tra le due formazioni con i taronja che tornano avanti di due possessi prima di subire la tripla della parità da Grant a fine quarto.

Al rientro dagli spogliatoi i greens tentano la fuga volando sul +9 (50-59) a metà periodo, prima di subire un contro-parziale pesantissimo di 19-7 negli ultimi 4′ firmato da un infuocato Harper, seguito a ruota da Reuvers che con un gioco da tre punti chiude il terzo periodo sul 69-66 per i padroni di casa.

Nell’ultimo quarto i ragazzi guidati da coach Mumbru raggiungono il +7 (73-66) a 8.35 dalla fine prima di subire un contro-parziale di 9-16 negli ultimi 8′ firmato da Lessort, Grant e Vildoza. Succede di tutto nell’ultimo minuto di gioco con i padroni di casa che vanno sul +2 grazie al 1/2 di Jones a 33″ dalla fine prima di incassare la rimonta dei greens con Vildoza ed un libero di Lessort a 2″ dal termine. La tripla della vittoria di Ojeleye si ferma sul primo ferro, con gli ospiti che festeggiano il momentaneo quarto posto.

Panathinaikos, successo da playoff

Successo importante in ottica playoff per il Panathinaikos che espugna un campo difficile come La Fonteta all’ultimo respiro. I greens hanno avuto la forza di recuperare una partita che si era complicata notevolmente in avvio di ultimo quarto quando Valencia ha toccato il +7, serrando le maglie in difesa e rosicchiando punticino dopo punticino con grande pazienza.

La difesa dei greens fa la differenza negli ultimi 8′ abbondanti, con i taronja che realizzano praticamente un punto al minuto sprecando tantissime chance di fuga vera o – quantomeno – di controllo della partita. Un successo che per certi versi si può definire “strano” visto che la formazione di Mumbru ha vinto quasi tutte le voci statistiche, andando a “subire” solo nella percentuale dall’arco, comunque con differenza risicata e nelle palle perse (16-11).

Nella rimonta del team di Ataman ci sono 2 palle perse dei padroni di casa e tantissimi errori dal campo, grazie in particolare all’energia messa in campo dal solito Jerian Grant, che è vero uomo delle missioni speciali per i greens. L’ex Olimpia chiude con 13 punti e 5 rimbalzi, ma soprattutto 6 assistenze ed una difesa debordante, da vero all-around.

La lucidità greca trasformata in canestri da Vildoza e lo stesso Grant è la chiave di volta, con i padroni di casa che si perdono sul più bello deragliando in particolare in attacco. Lo stesso argentino è l’insospettabile uomo della provvidenza grazie ai suoi 19 punti compreso il lay-up del pareggio prima del libero di Lessort che vale i 2 punti.

VILDOZA, MVP DEL PANATHINAIKOS

Valencia, quanti rimpianti e quante ingenuità

Ko che pesa tantissimo per il Valencia, che letteralmente getta alle ortiche due punti che a 8′ dalla fine parevano vicini e sembravano non poter sfuggire visto che il Panathinaikos stava tremendamente faticando nel trovare canestri con continuità oltre ad una difesa solida. Peccato – però – che le squadre di Ataman abbiano 7 vite come i gatti e riescano spesso e volentieri a prendersi vantaggi nei momenti più inattesi.

Dal 73-66 i taronja hanno tirato 3/16 dal campo ed 1/2 a cronometro fermo, perdendo 2 palloni: un disastro totale negli ultimi 8’35”, una situazione che davvero testimonia l’occasione enorme buttata a mare da Jones e compagni, caduti in casa. Tante ingenuità, troppi errori e – soprattutto – un attacco diventato improvvisamente asfittico e prevedibile.

Ko che ha dell’incredibile se si pensa che i padroni di casa a 30″ dal termine si sono trovati sul +2 regalando il lay-up del pareggio a Vildoza letteralmente non difendendo e – poi – sbagliando la tripla del successo. Da quella tripla sbagliata il disastro totale assume le sembianze di Brandon Davies, che arpiona Lessort facendolo cadere e facendosi così fischiare il fallo che in lunetta lo stesso lungo del Pana tramuterà nel 1/2 del successo ospite.

Ingenuità, errori, rimpianti per Valencia, che tira lo stesso numero di volte dal campo del Panathinaikos segnando 5 canestri in più, tirando meglio dal campo dunque. In più per i taronja ci sono più rimbalzi, più assist e più stoppate, ma a decidere tutto sono i dettagli, ossia il saldo perse-recuperate che pesa come un macigno. -11 il saldo in favore dei padroni di casa (16/5), -4 per i viaggianti (11/7).

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