Euroleague Weekly: I grandi Coach e le parole di Delaney

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Euroleague Weekly, 10 flash su una settimana di Eurolega che ha detto parole importanti in ottica Playoff. Poi ci sono le parole di Delaney, condivisibilissime.

Euroleague Weekly, in 10 flash la settimana di Eurolega che ha completato il Round 21.

  • 62-23 nel secondo tempo e Coach Maksvytis è chiarissimo nel non saperselo spiegare: «Ho ripensato anche ai tempi delle giovanili e non ricordo nulla di simile». Ad Oaka sembrava tutto fatto per la W numero 13 di uno Zalgiris che avrebbe fatto un passo determinante verso la postseason, poi è successo l’impossibile. Che per Paris Lee non è esattamente impossibile…
  • L’All Star Game di Monaco vede i padroni di casa vincere con estrema tranquillità una gara che più facile non poteva essere. Vedere Milano in totale impotenza, sostanzialmente sconfitta prima di scendere in campo, è inaccettabile. A due mesi e mezzo dalla fine della stagione regolare non si può far pensare… al Khimki.
  • De Colo fa a pezzi il Fener, Llull ribalta il Barça, Hines è l’unico baluardo di Milano. Che in questa lega ci fosse un evidente problema di ricambio generazionale era evidente, ma così si sta forse esagerando.
  • Valencia, con la tranquillità di Coach Mumbrù, piazza la quarta di fila e si porta a quota 11/10. Ora Bayern e Maccabi in casa, poi Pana fuori, per provare ad arrivare alla Copa del Rey con una carica d’entusiasmo clamorosa e continuare a coltivare il sogno Playoff in condizioni di emergenza che quasi nessun’altra squadra ha dovuto affrontare.
  • Il “clásico” non verrà ricordato come uno di quelli da raccontare ai nipotini. Tantissima confusione ma la netta impressione che la gabbia interna del Barça avesse chiuso i rubinetti del Real, alla seconda grande difficoltà consecutiva dopo l’attacco agli esterni dell’Oly. Non è un bel segnale tecnicamente per i “blancos” ma anche l’incapacità di capitalizzare dei “blaugrana” sta cominciano a diventare un difettuccio mica da ridere.
  • «E’ una gara da ricordare perchè abbiamo giocato molto male. Serve rivederla ed analizzarla. Potrei dire molto ma mi limito alle congratulazioni all’Asvel per la vittoria» (D.Itoudis). L’involuzione del Fener rispetto alla prima parte di stagione si può considerare preoccupante?
Dimitris Itoudis | Eurodevotion
  • 9 squadre in 3 partite, dal 12/9 di Baskonia e Zalgiris al 9/12 di Virtus e Bayern, con in mezzo Maccabi e Valencia (11/10), Efes, Partizan e Zvezda (10/11). Mai il termine tonnara fu più corretto di fronte ad una situazione simile. Le tre gare che mancano prima della sosta per le Coppe ci diranno tanto su come sarà lanciata la volata.
  • 6/2 nelle ultime 8, il Partizan di Zele pare aver trovato la quadra. Nelle prime 13 gare ORAT 119,0 e DRAT 121,9 (NET -2,9), nelle ultime 8 ORAT confermato a 119,1 ma DRAT migliorassimo a 113,5 (NET 5,6). Non è una squadra di difensori ma è una squadra con un allenatore che guarda dall’alto chiunque altro…
  • Ed proposito di grandi allenatori, Andrea Trinchieri, quello che sta affrontando una stagione in condizioni di emergenza come solo Alex Mumbrù può sapere, riavvicina la luce dei Playoff con il suo Bayern. 4 vittorie nelle ultime 5 ed una qualità tecnica che è sempre altissima sotto la guida del Coach milanese. Le 4 W sono arrivate con 84, 92, 89 e 91 punti a referto. In mezzo la sconfitta della Ulker Arena in cui la squadra ha dimostrato carattere, valori e forza di non mollare mai anche quando sembrava tutto ormai perso.
  • Malcolm Delaney, insieme a Mc Collum, parla di allenatori europei che pretendono il controllo totale sui giocatori, con l’unica eccezione di Bartzokas. «Vogliono farci mangiare la stessa roba per mesi…». E’ un tema interessante, assolutamente chiave per il futuro di questa lega. Suvvia, si guarda alla NBA solo per la parte che piace ed alla quale non ci si deve “adeguare”: serve il salto di qualità.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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