Real – Barcellona: Il classico è Blancos

GianniJBertoli
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Settimana di Derby in Eurolega che si apre al Wizink Center di Madrid con El Clasico di Spagna fra Real Madrid e Barcellona.

Situazione assenti presentata nel nostro appuntamento settimanale con Injury Report.

Entrambe le squadre si presentano appaiate in classifica con il record di 13-7 e primo posto in classifca condiviso con Olympiakos e Fenerbache. Nel turno precedente i madrileni si sono schiantati contro i biancorossi del Pireo mentre i catalani hanno avuto la meglio contro i connazionali del Baskonia.

L’ultimo scontro fra le due compagini spagnoli è stato di marca Blaugrana e se questo arriva in un momento stagionale di Eurolega non ancora decisivo per i piazzamenti o i trofei tutti, Tifosi e Appassionati, sanno benissimo che Madrid contro Barcellona non può e non sarà mai una partita normale.

Partita combattuta e sorprendente che si risolve a favore della squadra di Chus Mateo soltanto dopo un tempo supplementare in una partita a larghi tratti controllata e gestita dai ragazzi di Jasikievicus.

Ma Andiamo con ordine e ripercorriamo l’incontro e le nostri impressioni sull’ennesimo e ci auguriamo non ultimo classico di stagione.

La partita

I Quarto

Inizio nel segno degli ospiti che in 3 minuti costringono Mateo al TO per fermare il 9 a 2 di parziale. I blaugrana rispondono presenti alla fisicità di Tavares con Vesely pronto ad opporsi alla stazza del capoverdiano e con ritmi alti in attacco.

Il Real non riesce a trovare fluidità e Tavares è la principale arma offensiva, suoi i primi 6 punti costringendo il suo diretto avversario a 2 falli nei primi 5 minuti.

Il Barcellona ha le mani sulle redini della partita e su tutte le penetrazioni degli esterni madridisti, la tripla di Laprovittola segna il + 12 dopo 7 minuti. Il Barca rallenta e Fernandez e compagni trovano 2 canestri consecutivi, la schiacciata di Deck su Sanli riporta i padroni di casa a -4 e sigla la prima frazione sul 16 – 20.

II Quarto

La squadra di Jasikievicus ha percentuali migliori e con un parziale di 5 a 0 si riporta sul + 9 e sembra avere saldamente il controllo della situazione. I padroni di casa non trovano continuità e protagonisti, Deck è l’unico giocatore del Real che sembra al 100% dentro al match con giocate di classe ed energia. Dopo 15 minuti solamente 3 giocatori delle merengues hanno trovato la via del canestro (Musa, Deck e Tavares).

La tripla allo scadere dei 24 di Rudy Fernandez e il coast to coast di Musa chiudono il gap sino al – 3 e costringono Jasi al TO.

Uscita dal tempo muerto eccellente dei blaugrana e canestro per riallungare le distanze che con le due triple consecutive di Satoranski prima e Laprovittola poi si riporta in un amen sul +9. All’intervallo e 32-39.

III Quarto

Il primo squillo del quarto è di Yabusele, non nella sua migliore serata, ma in pochi secondi le palle perse e le maggiori percentuali dicono Barcellona nuovamente + 10. Ancora una volta non riesce agli ospiti la spallata decisiva per scrollarsi di dosso gli eterni rivali. Parziale 8 a 0 dei blancos, time out catalani e padroni di casa nuovamente a – 2.

Il Barcellona è cinico e anche in questo caso produce punti nel momento decisivo, le 2 triple di Kalinic nei successivi due possessi rimettono 8 punti fra le due squadre. Partita intensa che diventa fisica, la difesa ospite si chiude e non lascia respiro a Tavares, ottima la prova difensiva di Sanli.

La partita stazione sulle dieci lunghezze di vantaggio e sembra indirizzata verso un ennesimo successo blaugrana in questo gennaio. Dopo 30′ risultato di 50 – 59.

IV Quarto

Il Classico, cosi come i derby è quel tipo di partita dove i campioni si esaltano, dove l’esperienza e il carisma contano quando il match si fa decisivo. Per il Real carisma ed esperienza si traducono nella fisicità di Deck e nel talento smisurato di Sergio Llull, sono loro 2 a firmare il 7 a 2 di inizio quarto a cui risponde un ottimo Abrines.

Il quarto fallo di Sanli e l’aria elettrica del Wizink Center favoriscono e sospingono i padroni di casa, il Barca continua a mantenersi a distanza ma qualcosa sembra incepparsi, Deck attacca dritto per dritto Mirotic e Llull impazza in tutti i lati del campo ed è sua la tripla che regala il primo vantaggio alle merengues sul 69 – 67.

19 punti nel quarto tutti a matrice della coppia Deck – Llull, che per dovere di cronaca segnerebbe anche un’altra tripla pazzesca che avrebbe spezzato le gambe ai blaugrana ma il fallo offensivo di Tavares strozza in gola l’urlo del popolo di fede Madrid.

Il Barcellona è inceppato offensivamente ma è grande squadra e stasera ha risposto sempre presente nei momenti di difficoltà e anche in questo momento all’appello si fa trovare pronto Higgins che segna un 5 a 0 personale e riporta gli ospiti a + 4 ma il Real oramai ci crede ed Hezonja prima e due liberi di Llull (15 punti nel quarto periodo) portano la partita ai supplementari. 73 – 73

OT

Inerzia totalmente in mano madrilena e il mattatore finale del match è senza dubbio Musa che segna 9 punti nei decisivi 5 minuti e mette la parola fine ad una partita di rincorsa che proietta il Real al primo posto in EL e alla vittoria del 33esimo classico di EL. 91 – 86 il finale.

Real Barcellona

Real: Deck e Llull indicano la via.

L’impressione che in questa stagione chi scrive ha della squadra della capitale è che manchi il centesimo per fare l’Euro. Molte volte ho pensato che a Mateo mancasse un dichiarato leader tecnico ed emotivo a cui affidarsi nei momenti difficili o nei momenti After Time Out o come raccontato su queste pagine anche in occasione della sconfitta greca di 7 giorni fa di un creatore di gioco in cabina di regia.

Musa è in divenire l’indiziato principale a prendere le redini della squadra ma il presente dice che questo ruolo ancora non è pienamente nelle sue corde nell’arco dei 40 minuti nonostante sia il miglior marcatore madridista di questa stagione autore anche oggi di una prova da 18 punti e le tante giocate individuali che hanno portato 9 punti in OT e alla vittoria finale ma con l’inerzia tutta dalla parte dei suoi.

Ad arginare questi dubbi e a metterli a tacere per una serata ci ha pensato ancora una volta quel talento pazzesco con il 23 sulle spalle originario delle Isole Baleari che risponde al nome di Sergio Llull.

Il nativo di Mahòn nel momento in cui il Real non è riuscito ad arginare e a trovare risposte alla solidità catalana ha preso per mano tutti: compagni, palazzetto, città intera e ha abbattuto la sua furia sugli avversari riportando indietro le lancette del tempo segnando 19 punti (15 nel quarto periodo).

Se Llull ha rappresentato il colpo del campione ad oggi la certezza e il pilastro su cui il Real ha costruito la sua resistenza e grazie al quale è rimasto aggrappato alla partita per oltre 30 minuti è Gabriel Deck, 23 punti, 7 rimbalzi e 33 di PIR oltre a tutto quello che i numeri non dicono. L’argentino si carica la squadra nei momenti di difficoltà tiene in difesa sui cambi e cerca di elettrizzare l’ambiente con un paio di giocate spettacolari in una serata in cui non brilla la stella di Yabusele, – 16 di +/-.

Il Real vince di carattere una partita non scontata in cui ha dovuto rincorrere gli avversari, un match che come detto ai fini della classifica ancora non indirizza verdetti e piazzamenti ma manda un segnale ai diretti avversari dopo la brutta prestazione in Grecia di 7 giorni fa e a a 20 giorni dall’inizio della Copa del Rey.

Real Madrid a 14 – 7 e primo posto in attesa degli altri risultati della settimana.

Prossimo turno: vs Panathinaikos

Real Barcellona

Barcellona: 35 ottimi minuti non bastano a vincere la gara

Cercare di spiegare come il Barcellona sia uscito sconfitto da questa partita è difficoltoso.

Una gara che ha visto i blaugrana essere in totale controllo per quasi 35 minuti, sempre in vantaggio e in grado di segnare nei momenti chiave. Solidi, cinici, concreti in grado di arginare i tentativi dei blancos di rientrare rispondendo con giocate organizzate e gerarchicamente strutturate. Se i numeri ci dicono che non si è riusciti ad arginare la coppia Llull – Deck bisogna andare dentro gli eventi per accorgersi che la rimonta Real si è concretizzata con l’uscita dal campo per 4 falli di Sanli, migliore fino a quel momento nella metà campo difensiva.

La squadra di Jasi deve recriminarsi di non essere riuscita a chiudere la partita, il + 7 all’intervallo lasciava pensare ad una situazione in controllo ma è lo stesso coach lituano fra primo e secondo tempo ad ammettere di non essere tranquillo da ben 16 punti concessi da fastbreak o rimbalzi offensivi. Nella seconda frazione la storia si ripete e anche ad un nuovo + 10 è mancato il colpo del ko per chiudere la contesa.

Negli ultimi 5 minuti hanno subito la sfuriata di Llull ma il 5 a 0 di Higgins ha ridato la speranza che la vittoria potesse arrivare.

La nota positiva sicuramente positiva per cui il coaching staff deve essere contento è stata la capacità della squadra di produrre costantemente punti in uscita dal time out e nei momenti in cui gli avversari sembravano aver trovato la via della rimonta, un indizio fondamentale per il momento in cui le partite saranno decisive.

Le statistiche ci dicono che Mirotic è il migliore dei suoi per realizzazione con 17 punti ma è l’organizzazione catalana ha fare la differenza distribuendo la produzione realizzativa fra i suoi effettivi e trovando protagonisti differenti nei momenti della gara.

Prossimo turno: vs Maccabi

Real Barcellona

Statistiche: Eurolega

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