LBA, L’Olimpia sconfigge la Virtus 94-84

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Nella ventottesima giornata di LBA, al Forum di Assago, va in scena il terzo derby d’Italia stagionale tra Olimpia Milano e Virtus Bologna.
I padroni di casa, con due punti di vantaggio in classifica, hanno l’occasione per staccare definitivamente i bolognesi per assicurarsi almeno il secondo posto (per il primo Brindisi sembra in pole position).

L’anticipo del sabato sera rispetta i pronostici della vigilia e vede l’Olimpia sconfiggere la Virtus 94-84. MVP Shavon Shields con 35 punti, coadiuvato da un ottimo Zach Leday (21 punti).

Stati d’animo differenti

Le due compagini si presentano all’appuntamento con due stati d’animo opposti. La squadra allenata da Ettore Messina, dopo la vittoria in terra sarda che le ha permesso di stoppare un periodo pericolosamente negativo in campionato, va in campo con l’euforia tipica della vigilia delle grandi occasioni; martedì 20 scenderà in campo contro il Bayern Monaco per disputare gara 1 dei quarti di finale.

La Virtus, invece, arriva al Forum con il morale sotto i tacchi, dopo la terribile delusione della sconfitta in gara 3 della semifinale di EuroCup contro l’Unics Kazan che le ha chiuso le porte della prossima Eurolega – oltre che della finale di EuroCup. Una débâcle che ha sollevato il coperchio dell’inferno per l’ambiente virtussino; fin dal giorno dopo un vortice di notizie di mercato – alcune alquanto fantasiose – ha iniziato a circolare non aiutando un ambiente in evidente difficoltà morale.

Adesso la Virtus, mentre il suo orizzonte si restringe vertiginosamente, deve cicatrizzare la ferita per presentarsi al meglio nei playoff; uno scudetto è in ballo. Uno scudetto che non le garantirebbe l’Eurolega, ma che a Bologna manca da ben vent’anni.

La Virtus arriva in ritardo

Milano inizia la partita contro dei manichini impauriti e svogliati; dopo il primo e unico svantaggio della partita sull’0-2 i padroni di casa rispondono con un parziale di 11-0 che si rivelerà decisivo ai fini della partita.

Il quintetto iniziale dei bolognesi è un disastro; Gamble, Weems e Ricci sono spaesati e sembrano disputare il quinto quarto della gara di mercoledì. Le loro palpebre danno l’impressione di pesare sui piedi che trascinano. L’Olimpia banchetta con Delaney (11 punti) e Shields.

Con l’ingresso di Teodosic (15 punti) le V nere sembrano avere una mini reazione, ma l’Olimpia approfitta delle diverse distrazioni degli ospiti per allungare nel punteggio. Il primo tempo termina 53-39 con la difesa bianconera che fa acqua da tutte le parti.

Nel secondo tempo si vedrà una Virtus diversa, ma in certe partite le partenze con ritardo, quando l’eco dello sparo si è ormai perso e l’avversario è già alla prima curva, non sono permesse.

Palle perse/Palle recuperate

L’Olimpia gestisce la gara, attutendo i colpi provenienti dalle sfuriate della Virtus. La squadra di Djordjevic, dopo un’ottima terza frazione, arriva anche a -5, dopo aver rischiato il tracollo, ma nei momenti dell’aggancio fioccano le palle perse, alcune abbastanza banali.
A fine gara le cifre parlano chiaro: per L’Olimpia 13 palle perse e altrettante recuperate; per la Segafredo 19 palle gettate al vento e soltanto 8 recuperate. Numeri, e distrazioni, che non puoi permetterti se vuoi sbancare il Forum.

Shields MVP

35 punti (record carriera) 6/7 da due, 7/9 da tre, 3 assist: semplicemente il padrone della gara. Un rebus per tutti gli esterni bianconeri, una prestazione che resterà nella memoria dell’ex Trento. Un suo 3+1 chiude definitivamente i giochi e le velleità di rimonta della Segafredo.

Milano vince 94-84 e mette un sigillo sul secondo posto attendendo un passo falso di Brindisi per provar a riconquistare il podio più alto.

Le parole di Ettore Messina

Abbiamo giocato contro una squadra che ha un enorme potenziale offensivo, che conoscevamo, e abbastanza curiosamente abbiamo vinto grazie all’attacco che ha segnato 94 punti. Abbiamo avuto momenti molto buoni e anche momenti in cui la nostra testa probabilmente si è diretta ancora verso il momento importantissimo che ci apprestiamo a vivere in EuroLeague. Però ci siano assicurati matematicamente il secondo posto e questo penso abbia importanza anche in chiave playoff europei, perché ci aspettano – in mezzo a questa serie – due partite difficili, a Pesaro e con Cremona. Vedremo come potremo gestire le energie in quel momento, a adesso possiamo riposarci un giorno e poi preparare la prima gara di questa serie con il Bayern che sarà molto appassionante e molto equilibrata.

Le parole di Djordjevic

Non so che dire. Le due facce di una squadra. Si chiede sempre di giocare con orgoglio e coraggio. Se quello manca non c’è nulla da dire. Hai l’opportunità di giocare contro Milano, la squadra migliore in Italia, la partita si deve giocare col coltello tra i denti. Ma i denti prima li devi portare in partita, se no è una dentiera che hai lasciato a casa, e non è la prima volta, ultimamente. Sono avvelenato: da quando sono arrivato in questa società ci metto la faccia, il mio nome, la personalità, quello che so – poco – da allenatore, però non posso andare contro qualcosa che sento profondamente mio e giusto da dire. Così non si gioca. Il nostro atteggiamento fisico e difensivo… malissimo nel primo tempo, e nel secondo tempo un’altra faccia della squadra che giocava con coraggio. Competere e dare il meglio di te… ma bisogna farlo, perchè è il tuo lavoro. Io sono giocatore e il giocatore deve portare quella cosa lì. Altrimenti parliamo di tiri liberi sbagliati, di 15 palle perse buttate in prima fila, seconda e anche terza, il tutto perchè non c’è il gioco, il sistema di qua e di là. Balle!

Olimpia Milano: Shileds 35 punti, Leday 21, Delaney 11

Virtus Bologna: Alibegovic 18 punti, Teodosic 15, Belinelli 15

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