Road to Playoffs: come ci arriva il Fener di Kokoskov

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Il dado è ufficialmente tratto. Siamo finalmente nel vivo della Road to Playoffs della Turkish Airlines Euroleague. 4 accoppiamenti intriganti, bellissimi e allo stesso tempo pieni di dettagli tecnici che come sempre Eurodevotion vi racconterà in tutto e per tutto. In particolar modo quest’oggi andiamo in Turchia, che come di consueto offre grande basket targato Efes ma anche i “cugini” del Fener.

Il 21 aprile prossimo alla MegaSport Arena di Mosca, infatti, sarà tempo di gara-1 della sfida CSKA-Fener, la serie che vedrà contrapposta la seconda e la settima forza del panorama Eurolega al termine della regular season.

Dopo le previsioni di inizio stagione e del cammino raccontato in RS, ora è tempo di redigere un piccolo bilancio e quel che è stato e sarà nel futuro prossimo per la squadra guidata da Igor Kokoskov, nel consueto appuntamento con l’analisi in 5 punti targata Eurodevotion.

Jan Vesely: il primo gran interrogativo della serie targato Fener

La serie del Fener passa soprattutto dalle condizioni fisiche del big man ceco. Vesely, insieme a Nando De Colo, costituisce la spina dorsale del gioco visto e ammirato nelle sfide di RS. Giocatore dall’esperienza e dalla caratura tecnica indiscutibile, che nel suo periodo di assenza alternata anche ad inizio annata ha fatto sorgere molti dubbi sull’andamento della stagione.

Le sue condizioni sono in continuo aggiornamento e un suo recupero potrebbe far cambiare l’economia della serie senza alcun dubbio, vista l’ancora annunciata assenza nell’altra metà-campo da parte di un centro di spessore come Nikola Milutinov. Il suo apporto, la sua leadership saranno cruciali per l’economia di una serie che appare allo stato attuale difficile da decifrare.

Jan Vesely: uomo cruciale nelle rotazioni di Kokoskov. Riuscirà a recuperare in vista di CSKA-Fener?

Gli innesti che hanno cambiato la stagione del Fener

La stagione del Fener è cambiata con il mercato. Un colpo su tutti: Marko Guduric. L’ex Grizzlies era l’ingranaggio perfetto che mancava a coach Igor Kokoskov. Ha (ri)portato in Turchia tanta qualità dopo l’esperienza fallimentare negli States e ha fatto fare un salto di qualità netto ai gialloblù su entrambe le metacampo. Per chi volesse andare più a fondo riguardo la centralità di Guduric nel sistema Fener può leggersi l’approfondimento che gli abbiamo dedicato. Basta comunque un dato per leggere quello che Guduric vale per il Fenrbahce: in 19 partite giocate in Eurolega solo 4 sconfitte con lui.

L’altro innesto che il Fener ha messo a segno a stagione in corso viene ancora dall’America e si chiama Kyle O’Quinn. Quest’ultimo non è un lungo che sposta chissà quanto, infatti nel Fener rimaneggiato delle scorse settimane senza Vesely abbiamo visto quanto faccia fatica. Però, inserito nel sistema giusto e con gli uomini giusti accanto, può dare molto. Kokoskov ha trovato in lui un lungo che sa proteggere il ferro ed andare forte a rimbalzo, ma che gode anche di buona rapidità. La sua per nulla scontata velocità di gambe gli permette di cambiare su quasi tutti i tipi di avversari e di essere molto mobile; anche se a livello di IQ cestistico non siamo a livelli altissimi, per usare un eufemismo. In ogni caso, per le sue qualità, Kokoskov lo ha inserito nel quo quintetto ideale, quello che chiude le partite, al fianco di Vesely.

Marko Guduric: l’innesto che ha svoltato la stagione del Fener

Dyshawn Pierre: il tuttofare di Kokoskov

L’ex Sassari in questa stagione ha fatto l’ennesimo salto di qualità ed è diventato uno dei giocatori più versatili e multiformi dell’intera Turkish Airlines Euroleague. Coach Kokoskov non potrebbe farne più a meno vista la sua importanza in entrambi le fasi del gioco.

L’aggettivo che meglio lo rappresenta è proprio versatilità. O duttilità: scegliete pure voi. Proprio in virtù di questa sua caratteristica, il coach del Fener può sperimentare molti tipi di quintetti e quindi soluzioni diverse. Innanzitutto, nella metacampo difensiva, Pierre è in grado di cambiare su qualsiasi giocatore per la sua rapidità di spostamento. Anzi, spesso viene anche messo in marcatura sul play avversario per limitarne le linee di gioco con le sue lunghe leve.

In attacco, poi, sa fare praticamente tutto. Sa correre in contropiede, attaccare il ferro, giocare in post e anche tirare con sicurezza dall’arco. Quest’ultima soluzione, che negli anni passati era una delle piccole debolezze, è diventata a sua volta solida ed è pertanto un’altra delle frecce dell’arco di Dyshawn Pierre. Per vedere nello specifico le situazioni tipiche in cui Kokoskov lo impiega, vi rimandiamo nuovamente ad uno dei nostri approfondimenti tattici.

Quello che è certo è che per il Fener la sua presenza in campo è diventata sempre di più decisiva e irrinunciabile.

Da 5-10 a 20-14: qualche numero sul Fener

I due record inseriti nel titoletto sono forse i due titoli più emblematici dell’Eurolega del Fenerbahce. Dopo 15 partite la squadra turca sembrava un gruppo con poche idee e un po’ rabberciata in campo; poi è arrivata la svolta (anche e soprattutto grazie all’arrivo di Marko Guduric).

Il dato che sorprende maggiormente è la media di 30.21 rimbalzi catturati a partita: l’ultimo dell’intera competizione. Nonostante le forti presenze sotto canestro di Jan Vesely e Kyle O’Quinn. Nella classifica degli assist a partita la squadra di Kokoskov, invece, è quinta (18.65 a partita di media), mentre per punti segnati è undicesima (78.5). Quasi perfettamente in linea con i punti in media che la squadra subisce a partita: 79.06 (che vale il decimo posto in questa particolare classifica).

I turchi poi sono quarti per tiri realizzati dall’arco (39.72%), secondi per tentativi messi a segno dal campo (57.23%) e terzi nella classifica dei tiri liberi (83.3%). Indici di una squadra che ha dei buoni tiratori e che, in generale, costruisce bene le proprie conclusioni.

Il miglior realizzatore della squadra è, manco a dirlo, Nando De Colo con 15.5 punti di media. Seguito dai 13.2 di Vesely e dagli 11.6 di Guduric. Sotto canestro, per una squadra che comunque fatica a rimbalzo, il migliore è ovviamente Vesely con 5.3 rimbalzi.

I giocatori in doppia cifra per quanto riguarda il PIR sono tre e ovviamente non possono che essere Vesely, De Colo e Guduric. Ormai dovrebbe essere chiaro che da loro tre passano le partite e la tenuta del Fenerbahce.

CSKA-Fener: rispolverare vecchie ferite potrebbe creare motivazioni

L’avversario è uno di quelli che in una serie Playoff speri mai di non incontrare. Il momento “no” sotto certi aspetti in casa CSKA non deve rasserenare i ragazzi di Kokoskov. Ci sarà il fattore campo e quello del pubblico, che in quel di Mosca, risponderà sicuramente presente. Se quest’aspetto sarà anche abbastanza decisivo oltre ai numeri e oltre alle previsioni su recuperi e assenti della sfida, l’altro fattore sarà sicuramente su cui puntare è quello delle motivazioni.

De Colo è un grande ex della sfida e queste sfide sa come giocarle, e a differenza dello scorso anno è molto più nel vivo del gioco. Vesely se ha quel cuore, lo stesso che lo ha accompagnato in tutta la sua esperienza in Turchia, farà di tutto per esserci nel corso della serie.

Oltre a tutto ciò forse non sarebbe male rispolverare l’almanacco dei ricordi, anche tristi se necessario. La sconfitta di Berlino con il maestro Zele Obradovic in panca e proprio contro il CSKA dell’allievo Itoudis brucia ancora, e potrebbe essere la benzina giusta nella testa e nelle motivazioni da trasmettere in casa Fener per provare a superare un ostacolo difficile da superare.

La strada del Fener per le Final Four di Colonia, passa da Mosca e da un uomo che due “anelli” dell Turkish Airlines Euroleague se li è presi con carattere e grande gioco.

Il cuore dei campioni in carica contro la carica di rivalsa turca.

Sarà spettacolo, ma soprattutto serie nella serie difficile da decifrare.

Enjoy the show!

Pezzo realizzato e ideato da Luca Castellano e Francesco Catalano

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