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Termina una settimana che ha visto in campo quasi tutte le protagoniste di Eurolega, ma che ci ha anche confermato i tanti dubbi sul futuro prossimo.
- La comunicazione del Real Madrid è di un’altra categoria. Il materiale che i “social” madrileni forniscono è sempre di altissima qualità. Dovrebbe essere stimolo per tutte le altre, tra le quali però diverse stanno facendo molto bene.
- Qualcosa che non va? Perchè prende sempre più piede la tendenza ad autoprodurre interviste coi propri tesserati, che oltretutto ripropongono spesso cose già dette a quei media che hanno potuto parlare con loro in precedenza? Il confronto con la stampa spaventa o infastidisce?
- A discolpa dei club la scarsa fantasia (e preparazione) di quei media che quelle interviste hanno potuto farle. E’ così difficile prepararsi prima di parlare con un personaggio e verificare cosa possa aver già detto nelle settimane precedenti, per non fornire concetti già noti a quasi tutti?
- L’Olimpia non è scintillante come nelle prime due uscite ufficiali ma proprio per questo dimostra ancor di più la sua forza. In serata risponde la Virtus, dopo una metà gara sofferta nel derby. Potrà essere un duello interessante, per ora con una grande curiosità: per quale motivo Milano ha una V nera sulla propria maglia?
- I Playoff NBA, ma anche le prime uscite stagionali, confermano una tendenza chiarissima. Il concetto di “mettere X a difendere su Y” è ormai solo una sorta di dichiarazione d’intento senza seguito. E’ l’organizzazione di squadra quella che conta. Ed allora gente come Kyle Hines, Rudy Fernandez o Nikita Kurbanov è un tesoro inestimabile.