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Protocolli, ordinanze, pubblico, tamponi… Sono i temi del giorno nel basket, forse più che in altri sport. Ma non ci si deve arrendere.
- Non sappiamo se ci sarà il pubblico ed allora siamo certi che Euroleague Basketball vorrà offrire il prodotto migliore al pubblico che dovrà accontentarsi del divano (PS almeno la birra sarà più buona di quella di alcune arene…). Contenuti digitali, interviste, conferenze stampa che valorizzino il prodotto.
- Conferenze stampa, appunto. Ci sono diverse piattaforme su cui si possono svolgere da remoto. Numero limitato di iscrizioni, link dall’ufficio stampa, una domanda a testa da non più di 30 secondi. Obbligo lingua inglese, eventuale traduzione del responsabile stampa nella lingua della squadra di casa per agevolare il pubblico.Presenze? Il Coach ed un giocatore rappresentativo. Sceglie la lega, non il club e per comodità ed organizzazione può farlo prima della gara.
- Statistiche? Molto bene quanto fornisce EL prima di ogni turno, ma si può fare un passo deciso in avanti con quelle “avanzate”. Magari non a livello NBA, ma se ne possono selezionare una decina che aiutino anche i media ad analizzare al meglio il prodotto. Ne guadagnano la lega, il pubblico ed il lavoro dei giornalisti.
- Telecronache? Si andrà meno a palazzo, quindi si guarderà più basket in tv. Ed allora, ad esempio, perchè non collaborare con siti che si occupino del torneo e coprire molte più partite nella lingua del paese dove vengono trasmesse? Scommettiamo che se un Khimki vs Pana (è solo un esempio) avesse telecronaca in italiano, anche nel nostro paese avrebbe indici d’ascolto ben più alti?
- Domanda impertinente… Tutto questo perchè non lo può fare la lega italiana in Supercoppa, visto che dovrebbe essere l’appuntamento che riavvicina il pubblico al basket? Ecco, magari quel pubblico si avvicinerebbe di più se la finale di questo evento non fosse programmata in concomitanza con la prima giornata della serie A di calcio… Domanda impertinente numero due… Era così difficile?