Messina ed il rinnovo di Melli: di doman non v’è certezza?

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Messina ha risposto ad una domanda de La Gazzetta sulla scadenza del contratto di Nik Melli a fine giugno. Bastano le parole del Coach/Presidente o serve altro?

«Lui sa da tempo che la volontà della proprietà è che resti qui ancora a lungo»

Così Ettore Messina dalle colonne della Gazzetta, a domanda sulla scadenza di contratto del Capitano, prevista per il 30 giugno prossimo. E la vigilia di Coppa Italia viene un po’ scossa, facendo passare quasi in secondo piano l’evento agonistico.

Basket | Eurodevotion

Sono parole che tranquillizzano la tifoseria milanese, già alle prese con i verdetti di una stagione sin qui assai disdicevole? Diremmo di no, non trasmettono troppa serenità a riguardo. Proviamone però a comprendere il significato.

Nik Melli è il giocatore più importante dell’Olimpia Milano. A livello di comprensione del gioco, di attaccamento, e di spirito di sacrifico non ha eguali all’interno del roster biancorosso (e ben pochi altri all’esterno). Qui di dubbi ce ne son ben pochi.

La scadenza giugno 2024 non è certo una novità di conseguenza siamo abbastanza stupiti dal fatto che ad oggi non vi sia nulla di ufficiale, visto il peso del giocatore. Per mesi ci siamo chiesti, personalmente e ed attraverso le nostre fonti, come fosse possibile che ci si avvicinasse alla fatidica data del 30 giugno 2024 senza che si procedesse spediti verso un accordo, o almeno una concreta proposta. E la grande perplessità era confermata dallo stupore che ci è pervenuto da vari addetti ai lavori stranieri: come è possibile che l’Olimpia esiti sul rinnovo del suo Capitano, visto quello che ha fatto negli ultimi 18 mesi? Finirà come con Punter e con Rodriguez ci chiedono?

Oggi noi non sappiamo, né vogliamo, dirvi se Nik Melli rinnoverà con l’Olimpia, ma dopo l’ennesimo giro tra le nostre fonti, registriamo che sino ad ora non vi sia alcuna offerta sul tavolo del giocatore. E lo stupore cresce, ancor più dopo il Messina-pensiero espresso sulla rosea.

Nicolò Melli

Nel dettaglio, «Lui sa da tempo» è la parte meno importante. Si può facilmente tradurre con un semplice contatto avvenuto magari mesi fa in cui ci si confrontava su disponibilità reciproche. Nulla di più.

Ci pare di maggior peso la sottolineatura della «volontà della proprietà». La proprietà è sola o d’accordo con lo staff, ovvero Messina che, come da lui stesso chiarito, ha l’ultima parola su tutto? Ecco questo passaggio in cui si indica solo la proprietà ci lascia dei dubbi, nell’attesa che magari un semplice chiarimento delle parole possa spazzarli via.

Le prossime settimane ci diranno tanto, probabilmente tutto, poichè in Europa non si sta a guardare e soprattutto non lo si fa se si possono posare gli occhi su un tesoro tecnico come Nik Melli, apprezzatissimo proprio dai più grandi allenatori per via di quella conoscenza del gioco di livello superiore che abbiamo menzionato prima.

Milano quel tesoro ce l’ha ancora in mano ed allora se è vero che “di doman non v’è certezza” lo è anche che “chi vuol essere lieto sia”. Ed avere un campione che sacrifica ogni situazione individuale per il bene della squadra, che è disposto a giocare fuori ruolo quasi sempre, che si fa in quattro in difesa per coprire notevoli buchi dei compagni, che sa caricare l’ambiente anche nei momenti più difficili, e che se ne frega di mettere insieme statistiche che magari gli permetterebbero di chiedere contratti più remunerativi in futuro, beh, quello dovrebbe proprio voler dire molto. E sono tutte cose che si vedono chiaramente osservando le gare di Milano.

Ma ad un giocatore di questo calibro, oltretutto ad un punto in carriera dove il prossimo contratto lo porterà verso i 34-35 anni, va offerto uno scenario di alto livello che vada oltre la meritevolissima organizzazione interna del club. Un contesto tecnico ed ambientale di valore che permetta di esprimersi al meglio, possibilmente nel proprio ruolo, è la soluzione più auspicabile. E non certo solo per l’atleta…

Quindi la speranza della tifoseria meneghina è che quel “chi vuol esser lieto” sia proprio l’Olimpia perchè è ovvio, palese e scontatissimo come in cerca di quella felicità ci sia il meglio del basket competente europeo.

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alberto marzagalia

Due certezze nella vita. La pallacanestro e gli allenatori di pallacanestro. Quelli di Eurolega su tutti.
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