I muscoli taronja piegano il talento del Barça: colpo Valencia al Palau

frcata7
0 0
Read Time:4 Minute, 2 Second

Nella sfida d’Eurolega della jornada 21 di Liga Endesa, Valencia si conquista lo scalpo del Palau blaugrana, inseguendo, resistendo e poi piegando il Barça 76-79.

Partita resiliente degli uomini di Mumbru che, nel momento di maggiore difficoltà, siglano un improvviso parziale di 16-0 e poi non si voltano più indietro, controllando il risultato.

Il racconto della partita

Mumbru, privo di Davies, inizia senza centri di ruolo e con solo Jones trattatore di palla. La partita, quindi, entra subito sul binario della gara ruvida e ad alto tasso fisico. Gli attacchi non brillano, a rimbalzo è grande lotta, bisogna faticare per trovare la via del canestro e le difese si ergono rocciose. Hernangomez parte forte davanti quanto è morbido dietro, la bella tripla di Jovic impatta il 19-19 dopo 10′.

Il secondo quintetto taronja però fatica a tenere i ritmi blaugrana e dopo due minuti è già a quattro falli commessi. Un paio di giocate sopraffine di Parker danno una piccola sterzata alla gara: 29-23 con Valencia che fatica terribilmente a trovare punti. I muscoli di Anderson e Ojeleye continuano a fare male ai padroni di casa: da una parte il talento dell’ex Celtics dall’altra la potenza delle ali valenciane. Il Barça tocca il +9, ma Valencia puntualmente si rifà sotto, non volendone sapere di lasciarsi staccare. 40-38 all’intervallo.

Il Barça esce dagli spogliatoi con la faccia giusta: parziale di 8-0 e +10. L’attacco casalingo funziona meglio, trova spaziature migliori, mentre quello ospite rimane asfittico e troppo spuntato dall’arco (solo 2 triple segnate). La squadra di Grimau sembra fugge sul +14, poi succede l’impensabile: Jovic si carica sulle spalle l’attacco ospite che, improvvisamente prolifico, piazza un parziale di 16-0 e ribalta completamente il punteggio chiudendo addirittura in vantaggio il terzo periodo 58-60!

Ora Valencia è in totale fiducia, il Barça prova ad alzare l’intensità difensiva, ma l’attacco di Mumbru ha trovato ritmo e fluidità: le triple entrano, il vantaggio viene difeso. Il talento di Satoransky e del roster blaugrana si rifà sotto, ma i taronja ora sanno cosa fare per controllare la gara. Jones manca il colpo del KO, il Barça ha la possibilità di pareggiarla per l’overtime: sul +3 Valencia difende, sbaglia la difesa, Laprovittola ha una tripla aperta, trova solo il primo ferro e allora è colpo esterno al Palau.

Le chiavi e quel terzo quarto bizzarro

Partita ruvida, estremamente fisica e imperfetta: come spesso accade quando in campo c’è Valencia. Soprattutto senza i propri centri di ruolo e quindi costretta a giocare “piccola”, anche se con un pacchetto di ali estremamente fisico e stazzato – il quintetto con in campo Anderson, Ojeleye e Inglis pressoché un muro difensivo. Proprio con Anderson e Ojeleye, ovvero con le loro scorribande al ferro che hanno guadagnato non pochi tiri liberi, Valencia è rimasta a galla nei primi 25′.

15/13 di rapporto assist/palle perse per gli ospiti, 16/15 per i padroni di casa. Ecco, partita imperfetta e fatta di sportellate. Solo 4 triple segnate dai blaugrana in tutta la partita: troppo poche e assenti nell’ultimo quarto e mezzo. 5 triple per i taronja, ma la cui maggioranza è arrivata tra finale di terzo quarto e inizio di quarto quarto.

La partita si è giocata in area, collassata e controllata sotto il ferro. Ancora una volta: muscoli e fisicità. E quando la partita va su quei binari spesso la squadra di Mumbru può uscirne vincente. Colpa del Barça è quella di aver accettato la scelta ospite e di essere entrata in un tipo di gara da cui poteva solo trarne svantaggio.

Oltre ai già citati Ojeleye e Anderson (fondamentali), decisivi per Valencia gli apporti di Pradilla e Jovic. Il primo dà dimensione dinamica all’attacco valenciano, il secondo lo orchestra e organizza quel parziale di 16-0 che ha cambiato la partita. Pangos gioca 4 minuti e sembra ancora completamente sconnesso.

Satoransky e Parker sono i best scorer blaugrana: classe offensiva ne hanno, ma in difesa continuano a essere problematici. Deludono ancora molti degli altri (Laprovittola su tutti), tra i quali sorprendentemente anche Vesely, fuori partita e presto caricato di quattro falli.

MVP

Semi Ojeleye con 17 punti, 4 rimbalzi e 20 di valutazione in 22 minuti. Lui e Justin Anderson sono quelli che stanno di più in campo per Mumbru e sono le pietre angolari del successo taronja. Due corpi straripanti e incontenibili a rimbalzo, produttori di liberi e anche tiratori dall’arco – anche se l’ex Breogan non ha quasi mai visto il canestro quest’oggi.

La fisicità ormai è l’identità di questa nuova versione di Valencia e si sta sempre più andando verso l’estremizzazione di questa di identità. Quando si riesce a portare la partita sui binari voluti, allora molte squadre più talentuose possono essere condotte in un buco nero da cui si esce triturati.

About Post Author

frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Rispondi

Next Post

Brilla Tenerife, il Baskonia continua a zoppicare in Liga

Tenerife trionfa in casa, Baskonia schiacciato Tenerife entra in campo con grande autorità, neutralizza e punisce il Baskonia, che aggancia in classifica. I baschi restano, dopo la sconfitta maturata per 95-78, fuori dalla zona playoff in Liga. Una questione di ritmo La squadra di Vidorreta già dal primo quarto fa […]

Iscriviti alla Newsletter di ED

Scopri di più da Eurodevotion

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading