LE SCELTE DECISIVE: KYLE HINES E GIGI DATOME
Se Pangos e Davies sono catalogabili come “situazioni spinose”, ciò che riguarda HINES e DATOME è tranquillamente definibile come determinante.
Se c’è una cosa difficile, forse la più difficile di tutte, sul mercato questa è rappresentata dalle scelte su grandi campioni che sono nella fase finale della propria carriera. Ovvero l’identikit perfetto di “Sir Kyle” e Gigione.
Campioni veri che giustamente hanno contratti pesanti e che, come normale, difficilmente rinnoverebbero a cifre troppo basse. Ed allora il dilemma è sempre lo stesso, un po’ come quello che attanaglia le scelte del Real su Rudy, Sergi e Chacho: ancora un anno e si investe del denaro importante oppure si destinano quelle grandi risorse su altri profili, che siano già affermati oppure emergenti, in quest’ultimo caso avendo magari la possibilità di contrattualizzare qualche atleta in più a costi inferiori.
E’ molto complicato e si rischia sempre di sbagliare tra l’affetto dell’ambiente e della tifoseria nei confronti di grandissimi giocatori, nonchè uomini di valore, e le logiche di mercato che impongono scelte anche impopolari.
E’ chiaro che l’una o l’altra decisione siano fondamentali per capire cosa si possa fare su eventuali entrate e quali risorse siano disponibili in tal senso. Anche per un club le cui disponibilità sono notevolissime come nel caso di Milano.
(7/8 – scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire la lettura)