La Virtus continua a inseguire il sogno playoffs: Baskonia affondato con solidità

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Non era una win or go home ma poco ci mancava. La Virtus Bologna, per continuare a corteggiare il sogno ottavo posto, doveva assolutamente vincere stasera per rimanere incollata al gruppone in lotta per gli ultimi posti per la post-season. Tra l’altro contro un a squadra che è diretta avversaria.

E la Virtus ha giocato una gara compatta e solida, che non ha mai dato l’impressione di poter perdere. E’ una vittoria che conferma, nonostante gli alti e bassi, il buon periodo di forma. Una vittoria che continua a dare fiducia e morale.

La gara

Le sorprese sono fin dalla palla a due: Scariolo schiera in quintetto Abass con Ojeleye da 4 rispondendo al quintetto basso degli ospiti. E’ subito 9-0 Virtus con due triple di Teodosic e Ojeleye, e tre liberi sempre del play serbo. Ma le vu nere iniziano presto a perdere troppi palloni, così i baschi impattano sul 13-13 con 9 punti tutti griffati Hommes. L’emorragia di palle perse continua, mentre i baschi provano ad allungare sul 18-13. L’attacco bianconero dopo gli ottimi due minuti iniziali non segna più sbagliando anche buoni tiri e rimane fermo a 13. E’ il solito Belinelli a sbloccare l’impasse sul finire del primo quarto (16-19).

Il Baskonia è in bonus appena un minuto dopo l’inizio del secondo quarto con Shengelia che funge da calamita di falli. Le vu nere sono tornati ad averne di più: forzano tante palle perse ed sono sempre i primi sulle seconde palle. Mentre entrambi gli attacchi faticano le triple di capitan Belinelli sono una più sublime dell’altra (25-26). E poi ancora due triple spettacolari del capitano bianconero, che è incontenibile quando esce dai blocchi (33-31)! Al netto di qualche errore, la Virtus sembra averne di più e chiude il primo tempo sul +3.

Lo spartito, al rientro dagli spogliatoi, sembra essere lo stesso con la Segafredo che pare più reattiva in termini di energia, ma i baschi rimangono a contatto con le loro fiammate di puro talento dall’arco. Le vu nere continuano a essere aggressive e riescono anche a recuperare diversi palloni a metacampo segnando poi in contropiede (56-48). A 5’09 dalla fine del terzo quarto si rivede in campo Markus Howard per risollevare le quotazioni dei suoi, ma i baschi faticano davvero tanto a creare qualcosa di buono. Le vu nere, dal canto loro, continuano a guidare, ma non riescono ad allungare: potrebbe essere peccato capitale. E infatti due giocate da fenomeno di Howard riportano il pareggio (58-58). Nonostante il folletto basco, l’energia bianconera è ancora alta e la tripla di Abass scalda nuovamente l’Arena. 68-62 a fine terzo quarto.

Stoppatissima di Abass a inaugurare il quarto e ancora tripla poco dopo: è ufficialmente tornato. Si inizia a sentire un po’ la fatica: i ritmi si abbassano e le palle sporche aumentano, ma la Virtus rimane avanti sebbene non con un vantaggio ragguardevole. E’ sempre Giedraitis a guidare i baschi (75-73), ma ancora una tripla di Belinelli rimette a posto le cose. L’anima basca Giedraitis continua a martellare; mentre dall’altra parte continua il ping pong con una tripla di Teodosic che nell’attacco successivo prende anche 3 liberi. La squadra di Vitoria non ha la forza per piazzare un parziale e allora il ping pong favorisce le vu nere che si aggiudicano la vittoria col 88-83 finale!

Giedraitis è il cuore basco, ma il resto è troppo poco

Che fosse il periodo più nero del Baskonia dall’inizio dell’anno era cosa nota. La prestazione di questa sera, tra le altre cose, accresce la striscia negativa e dà l’impressione che i problemi siano alquanto radicati e non di immediata risoluzione.

La squadra di Penarroya nel 2023 ha vinto soltanto 2 delle 9 partite di Eurolega giocate: nessuna di queste fuori dalle mura amiche. A leggere questi dati, pensando anche al tonfo dei quarti di finale di Copa del Rey contro Badalona, non si può che essere preoccupati nei pressi di Vitoria.

E la prestazione di questa sera conferma sul campo quello che dicono i nudi e crudi numeri. La difesa, infatti, è concetto abbastanza rarefatto: se la difesa basca è ben attaccato non fatica a sbriciolarsi in pochi secondi, oltre al fatto che non mancano nemmeno numerose disattenzioni gravi.

Ma anche l’attacco – quello che era il vero punta di forza di questa compagine – fatica clamorosamente a trovare soluzioni ad alta percentuale. E a pensare alla fluidità di manovra e alla quantità di tiri aperti che il Baskonia produceva fino a qualche mese fa il paragone fa quasi impallidire.In questo senso non può e non deve passare inosservata l’assenza di Pierria Henry, un giocatore che spostava decisamente gli equilibri in entrambe le metacampo.

L’impressione è quindi che i baschi siano rimasti aggrappati all’incontro grazie alle fiammate dei singoli. In particolar modo del solito Markus Howard, di Daulton Hommes e soprattutto di Rokas Giedraitis. Il lituano, infatti, gioca una partita da vero leader carismatico e offensivo mettendo a referto 25 punti, 7 rimbalzi e 31 di valutazione. E’ l’ultimo a mollare, ma alla fine deve cedere anche lui.

Basta un dato per certificare la crisi basca e ovviamente passa dall’attacco. All’andata contro la Virtus la squadra di Penarroya mise a referto 31 assist; questa sera solo 14.

Le soluzioni alla crisi però servono abbastanza in fretta altrimenti in classifica si potrebbe scivolare drasticamente.

La Virtus è ancora solidità e compattezza: ecce Abass!

La Virtus Bologna, ancora una volta, gioca una gara solida, compatta e unita. Sì, non sono mancate alcune disattenzioni, qualche palla persa di troppo e quant’altro. Ma l’atteggiamento bianconero è stato centrato fin dalla palla a due: nonostante gli errori, la capacità di rimanere famelici e cattivi agonisticamente su ogni giocata è quello che ha fatto la differenza.

Questa si conferma la forza di questo gruppo: ovvero proprio il fatto di essere Squadra. E fidatevi, non è affatto un dettaglio. Anche perché, onestamente, anche se le vu nere non sono mai state in grado di piazzare un parziale che potesse spezzare la resistenza avversaria, non hanno nemmeno mai dato l’impressione di poter perdere la partita. Ogni qual volta gli ospiti hanno provato ad accarezzare la parità, è arrivata una giocata virtussina autorevole a rimettere una distanza di sicurezza tra le parti.

La Virtus doveva vincere la partita sotto canestro e lo ha fatto: all’andata aveva tirato con appena il 40% da due, mentre questa sera il dato è salito al 60%. Cosa che ha fatto nettamente la differenza a parità di rimbalzi e con dati percentuali dall’arco sovrapponibili.

Poi ci sono le singolarità. E se Shengelia e Belinelli sono ancora decisamente i due più in forma della squadra di Scariolo, non si può non menzionare la grande prestazione di un ritrovato Abi Abass. Chi avrebbe pensato che potesse già incidere in Eurolega con questa qualità dopo nemmeno un mese dall’essere tornato sul parquet e dopo un anno e mezzo di stop? Incredibile la sua presenza difensiva e decisive le due sue triple unite alla stoppatona di inizio quarto periodo. I 21 minuti abbondanti sul parquet dicono di lui che sarà un pezzo importante della Bologna di questa ultima parte di stagione.

Passano quasi inosservati i 17 punti di Teodosic: stasera più silenzioso del solito, ma presente e chirurgico quando deve mettere la sua firma sull’incontro. Non è ancora fisicamente al meglio e quindi la prestazione non può che assumere ancora maggior valore.

Insomma, la Virtus Bologna c’è. Sono rimaste 9 gare da qui ai playoffs e saranno 9 gare difficilissime. Ma le vu nere sono lì in ballo e allora non si può fare altro che ballare.

About Post Author

frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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