La lavagnetta di Eurodevotion #11: il pick and roll alto del Khimki

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La lavagnetta di Eurodevotion #11 si assume un compito veramente difficile: studiare una giocata interessante del Khimki. Non ce ne voglia la squadra russa, ma una stagione da due vittorie in ventiquattro partite, con diversi giocatori che stanno abbandonando la barca, mette in mostra davvero pochissimi pregi. E allora, dato che trattasi di una squadra di Alexey Shved, abbiamo scelto di parlare di pick and roll alto, una delle poche – forse l’unica – luci in una stagione che ha visto solo ombre a livello tecnico-tattico.

La prossima avversaria dell’Olimpia Milano ha delle gravissime lacune difensive, che ne fanno la peggior retroguardia dell’Eurolega. Non è tanto meglio l’attacco, molto Shved-centrico e spesso individualistico alla nausea. In questo contesto tecnico non si poteva far altro che parlare di pick and roll alto, almeno perché Shved resta molto pericoloso nella gestione di questa giocata, nonostante la squadra intorno a lui stia smobilitando, anche a causa dei problemi finanziari. Il contributo arriva da un video di coach Max Frontini, per la prima volta fonte d’ispirazione della nostra lavagnetta.

Come funziona: il pick and roll alto del Khimki

Il pick and roll alto del Khimki giocato in serie

Entriamo subito nel vivo del set. A cominciare con la palla in mano è Vyacheslav Zaytsev, che subito serve Shved, in uscita dal blocco zipper (blocco verticale che scende verso la linea di fondo) di Devin Booker, mentre dall’altro lato Sergey Karasev si spazia in ala fuori dai tre punti. Contemporaneamente alla ricezione dello Zar, dal gomito destro arriva Jonas Jerebko per settare il primo pick and roll alto, in questo caso laterale perché giocato fuori dalle guardie.

Dato che Paul Zipser, in difesa su Jerebko, si schiaccia contro il proprio uomo, e il blocco avviene piuttosto lontano dal ferro, Wade Baldwin, difensore della palla, sceglie di passare in quarta posizione, ovvero sotto a tutti. Zaytsev, poi, stringe gli spazi, quindi è impossibile che si crei un vantaggio. Lo stesso numero otto riottiene il pallone da Shved e gioca un secondo pick and roll alto step up, ovvero per andare verso il fondo, con Booker che blocca, mentre Karasev scende in angolo per lasciare spazio al gioco a due.

La difesa questa volta insegue con l’esterno e fa contenimento con il lungo. La posizione di leggero aiuto di Baldwin lascia un leggero margine a Shved, che riceve nuovamente la sfera e va per giocare un ultimo pick and roll alto con Booker, il cui taglio precedente non aveva fruttato alcun vantaggio. In realtà la guardia russa parte in anticipo e Booker, vedendo che Leon Radosevic fa un passo di aiuto verso Shved, si allarga, costringendo Baldwin a cambiare. Poi è più che altro la pigrizia del difensore tedesco a consentire al lungo russo due facili punti al ferro.

Non grandi letture e nemmeno ottime spaziature in questa particolare situazione. L’insidia può essere creata unicamente da Alexey Shved, il protagonista principale di questi set. Solo ed esclusivamente di questo dovrà preoccuparsi Milano.

Come si batte: il pick and roll alto del Khimki

Il presupposto fondamentale è che l’Olimpia contro il derelitto Khimki può e deve solo vincere, in qualsiasi maniera. Per fare questo occorre limitare Shved, sempre più unica vera fonte per creare vantaggi nell’attacco dei russi (ma anche l’unica per mantenerli e concretizzarli spesso…). Servirà dunque attenzione in queste situazioni di pick and roll alto, che spesso portano a conclusioni dal palleggio dietro l’arco dei tre punti per lo Zar.

La condizione fondamentale è che, quando il pick and roll lo gestisca qualcun altro, se è giocato molto alto è doveroso passare sotto o almeno in terza posizione (tra bloccante e difensore del bloccante), onde evitare inutili complicazioni fin dall’inizio dell’azione. Considerato il rischio eccessivo di uno show difensivo così lontano dal canestro, la soluzione migliore contro Shved può essere quella di un contenimento alto, che dia tempo a chi difende la palla di recuperare eventuali ritardi, o di cambiare in emergenza in caso succedesse di stamparsi sul blocco.

Bisogna poi considerare tutte le circostanze in cui il pick and roll alto verrà giocato nella parte finale dell’azione, negli ultimi otto secondi per la precisione. Una situazione ricorrente, data la difficoltà nel creare vantaggi offensivi dei russi. Qui, soprattutto con Kyle Hines in campo, la scelta dovrà essere assolutamente quella del cambio per aggredire, considerato anche un reparto lunghi ormai svuotato per il Khimki.

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