Finale beffardo per Valencia: l’Asvel vince a La Fonteta

frcata7
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Inizio difficile di Eurolega per Valencia che perde la seconda gara consecutiva in casa dopo quella di settimana scorsa contro il Baskonia.

Una serata che avrebbe dovuto essere di riscatto e di riassestamento per la squadra di Mumbrù, ma il finale è altamente beffardo per i padroni di casa che cedono 76-77 all’Asvel Villeurbanne.

Una partita che è stata altamente godibile per la rapidità e il dinamismo delle giocate unite a un’intensità diversa da quella vista in molte altre sfida di questo inizio di Eurolega.

Il merito di questo aspetto va alle due squadre che sono riuscite ad esprimere una bella pallacanestro; entrambe le compagini in certi momenti della sfida hanno deliziato gli occhi degli appassionati con giocate ad alto tasso tecnico e tattico. Vediamo ora le chiavi della sfida.

Valencia Asvel

Le percentuali al tiro premiano l’Asvel

Valencia inizia la gara decisamente forte: primo quarto da 27-16 e vantaggio che tocca anche il +11. I padroni di casa sembrano affamati e determinati a portare a casa la prima vittoria di questa stagione europea e di farlo tra le mura amiche.

La reazione nel secondo quarto dell’Asvel, però, è tanto inattesa quanto travolgente. Parziale da 14-0 e gara completamente ribaltata. I taronja in attacco si fermano e non trovano più soluzioni percorribili; i francesi mettono in scena una pallacanestro spumeggiante dalla circolazione rapidissima di palla e dal movimento continuo degli uomini intorno al perimetro. Fioccano le triple degli ospiti che escono soprattutto dalle mani di Kahudi, De Colo e Obasohan.

Nel secondo tempo la gara continua su questa falsariga con Valencia che ritrova fiducia e rosicchia mano a mano il disavanzo accumulato. Gli ultimi cinque minuti sono di fatto punto a punto. Entrambe le squadre buttano al vento gli ultimi possessi e si arriva a una quindicina di secondi dal termine con la palla in mano a Jared Harper. Uno contro uno, tripla sbagliata e durante la fine dell’azione di tiro lo stesso Harper scalcia andando a toccare il difensore: gli arbitri decretano fallo in attacco e due tiri liberi per gli ospiti a tempo praticamente scaduto. Un fischio discutibilissimo che chiude la contesa.

I numeri dicono che Valencia ha giocato una pallacanestro migliore: 19/10 il rapporto assist/palle perse a fronte del 13/14 transalpino. Migliori i taronja anche a rimbalzo. A condannare i padroni di casa sono però le percentuali al tiro. Se da due c’è stato equilibrio (57.9% v 53.7% per gli ospiti), i numeri delle conclusioni dall’arco pesano tutti a favore della squadra di TJ Parker: 46.7% v 30.4%. Nonostante questa enorme forchetta Valencia era comunque riuscita ad arrivare pari nel punteggio con la palla per vincere la partita – sintomo di come avesse tutt’altro che demeritato.

Non a caso, l’amarezza in casa valenciana è tanta.

Valencia, è mancato un pizzico di cinismo

Cosa rimproverare a Valencia? Poco. I padroni di casa hanno giocato un’ottima partita per 30 minuti; il secondo quarto è da dimenticare e fa parte di quei passaggi a vuoto soprattutto offensivi di cui abbiamo parlato anche per le gare precedenti. Ma oggi ci sono state decisamente più luci che ombre.

Per il resto la squadra di Mumbru ha difeso bene con solidità e compattezza; semplicemente, a volte, i francesi hanno attaccato meglio. In attacco la palla spesso e volentieri si è mosso con grande continuità ed efficacia creando tiri ad ottima percentuale. Ecco, su questo punto c’è sicuramente del rammarico: molti tiri sbagliati erano decisamente aperti e le percentuali avrebbero potuto essere molto più gonfie di quello che in realtà sono.

Sulla qualità del gioco valenciano parla già abbastanza il dato del rapporto assist/palle perse: un dato che in queste proporzioni nella maggior parte dei casi significa vincere la contesa.

Solita grande prova di Jasiel Rivero, sempre il migliore dei suoi grazie alle sue impressionati doti fisiche e atletiche: 15 punti e 6 assist. E anche solita partita a due facce di Chris Jones che a tratti domina per poi sparire dal parquet. Molto buona per intensità e impatto la prova di Josep Puerto. Ancora arrugginito e fuori fase Klemen Prepelic che ha sbagliato alcuni appoggi troppo semplici per uno come lui.

Per i taronja è uno 0-2 in classifica che pesa, ma questa sera in campo si sono viste tante cose buone. La strada è giusta: bisogna insistere.

De Colo e Obasohan suonano la riscossa francese

Dopo il buon esordio casalingo perso solo nel finale contro l’Olimpia Milano arriva una grande vittoria per l’Asvel di TJ Parker. Su un campo dove i transalpini non avevano mai vinto.

Molto bella e interessante la pallacanestro messa in campo dalla squadra di Lione che è riuscita a coniugare fisicità e grande circolazione di palla. Sugli scudi il reparto esterni formato da De Colo, Obasohan e Mathews.

Se l’ex CSKA e Fener è una garanzia totale a questi livelli (16 punti, 4 assist e 22 di PIR), sorprende e non poco l’impatto che sta avendo su questa squadra un nome fino a poche settimane fa sconosciuto come quello di Obasohan. Primo passo bruciante, buone letture in campo, ottima mano nei pressi del ferro e anche dall’arco: per lui 13 punti con 2/3 dall’arco.

Importante anche la crescita in termini di solidità di Moustapha Fall, una vera e propria montagna questa sera: 10 punti, 13 rimbalzi e 21 di PIR.

Importante anche l’impatto più che positivo e l’affidabilità di giocatori come Kahudi e Lighty che quando c’è da farsi trovare pronti sono sempre presenti.

L’Asvel non è squadra dai nomi altisonanti e dal talento spiccato, ma è una squadra che gioca una pallacanestro molto dinamica, moderna e affilata. In questa stagione potrà dare fastidio a tante compagini, comprese le corazzate, e già lo ha dimostrato.

Valencia Asvel

(Credits photos: Valencia, Asvel)

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frcata7

Laureato in Lettere moderne e laureando in Italianistica presso l'Università di Bologna. Nel giugno 2023 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, "La cenere e l'oceano" (Edizioni Effetto). Letteratura, cinema e pallacanestro sono le sue grandi passioni che cerca costantemente di coniugare.
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