Siamo il futuro: vince l’Alba sulla Stella Rossa

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Disko Partizani ad animare il prepartita di un Alba Berlino – Stella Rossa che non e’, per motivi di classifica, proprio la partita di cartello di questo turno. L’atmosfera non e’ quella delle grandi occasioni, ci sono nettamente piu’ tifosi della Stella Rossa – la folta comunita’ serba in citta’ aiuta – rispetto ai berlinesi bloccati dallo sciopero della metro e, in generale, da meno aspettative rispetto a questa Eurolega. Si dovranno ricredere.

Confermate le assenze di Teodosic e Olinde, gioca Nedovic.

La partita

La Stella Rossa parte bene, con Giedratis a difendere forte su Thiemann e Yago che attacca sul cambio il povero Koumadje. Qualche appoggio di troppo sbagliato da sotto per la Stella non permette di creare il primo break.

Generale equilibrio comunque nel quarto, con Sterling Brown e Matt Thomas a tenere su l’attacco berlinese – 0/4 per Thiemann fin qui. Impatto immediato di Spagnolo, utilizzato anche da guardia e non solo da portatore di palla. 18-16 il parziale.

La Stella Rossa sente la partita, e’nervosa e commette alcune ingenuita’: Gillespie corpo estraneo, Sfairopolous richiamato fin dal primo quarto, arriva puntuale il tecnico ad inizio secondo quarto. L’Alba invece non ha nulla da perdere e gioca molto sciolta, libera.

Procida, tiratore di striscia non si fa pregare quando la prima entra, nel riprovare: la Stella continua a sbagliare appoggi semplici da sotto, il 6/18 da due e’ emblematico.  Primo break della partita: 35-26 Alba. E continua, vincendo la partita a rimbalzo (Wetzell importante, lo sara’ anche nelle battute finali), portandosi sul 45-31 (Procida anche in versione creator per un pimpante Hermansson). Iniziative estemporanee a parte (citofonare Tobey), Dos Santos tiene a galla i suoi insieme alla legna sotto canestro di Bolomboy. 51-36 a fine primo tempo, 33-20 Alba in questa frazione. Uno dei migliori primi tempi dell’Alba da inizio stagione.

Secondo tempo

Stella Rossa che rientra dagli spogliatoi spinta da Nedovic e Giedratis, uniche punte (solo in parte il primo, bisogna dirlo) nel griugiume serbo fin qui. L’Alba pero’ non si ferma, anzi: mantiene il parziale, continua a prendere rimbalzi, nonostante l’infortunio a Thiemann. Il +19 e’ il punto piu’ basso per una Stella veramente slegata, sia dietro – Davidovac chiede comunicazione – che in attacco. Procida in grande spolvero questa sera, terzo quarto veramente alla grande per l’ex Fortitudo. 72-54 e Alba che allunga ulteriormente.

Javonte Smart: impattante.

Nell’ultimo quarto pasticciato – qualita’ tecnica non altissima ma partita godibile – ributtato nella mischia anche Javonte Smart che come nella scorsa partita con il Baskonia, e’ impattante: -13, lenta e costante rimonta biancorossa – sospinta finalmente dal pubblico serbo che si scalda – che diventera’ -5 al 38’, con la tripla di Dos Santos. La tripla a 47 secondi sbagliata da Smart, con il rimbalzo di Bean (fattore a rimbalzo questa sera) e i liberi di Sterling Brown chiudono la contesa. 89-80 il finale.

Wir sind die Zukunft

Lo slogan sulla maglietta riscaldamento di Spagnolo e Procida dice quello che tutti sappiamo da inizio anno: siamo il futuro. Questa sera lo dimostrano, il secondo in particolare, con una prestazione veramente all-around: 17 con 4/6 da due, 2/5 da tre, 3 falli subiti, una mano a rimbalzo e due assist.

Alba che nelle precedenti quattro vittorie in questa Eurolega ha sempre vinto la battaglia a rimbalzo (solo con il Barcellona l’eccezione alla regola): punto che viene confermato da Procida a Eurodevotion, sottolineando che ultimamente avevano faticato mentre stasera hanno vinto la partita sotto i tabelloni con uno sforzo corale – sette giocatori con almeno 3 rimbalzi.

Tanti minuti per Hermannsson da play, tanta circolazione che porta 19 assist di squadra, gia’ detto della lotta a rimbalzo (bene Wentzell, finalmente Bean a tirare fuori le unghie), e’ una bella vittoria che da morale alla leggera Alba, per come gioca l’Eurolega.

La Stella Rossa manca un occasione: c’erano tutte le condizioni – vedi sopra – per portare a casa la partita. Squadra molto slegata, vive di iniziative personali e Yago non e’ un facilitatore di gioco che riesce a mettere in ritmo i compagni. Solo 9 assist (e 9 palle perse) nei quaranta minuti. L’argomento del giorno qui a Berlino e’ stato lo scontro nella partita di ieri sera tra Union Berlino e Bayern Monaco, con Bjelica (non Nemanja) venuto alle mani con Sane. Ecco, forse un po’ di garra in piu’ non sarebbe guastata alla compagine di Sfairopolous: a parte Bolomboy, troppo poco da tanti protagonisti, o da coloro che dovrebbero esserlo sotto le plance – Gillespie, Tobey, Mitrovic sciolto come neve al sole. Hanga in versione anche scorer non puo’ bastare, Giedratis troppo solo.

Velleita’ di play-off / play-in per la Stella: tre sconfitte nelle ultime cinque, con Alba, Baskonia e Asvel. Difficile sognare in grande, con macigni cosi grandi da ribaltare, anche se Valencia e Zalgiris nelle prossime tre partite (e il Barcellona in casa) sono sfide che lasciano ancora aperto il discorso.

L’Eurolega regala sempre chances, ma siamo quasi all’ultima spiaggia.

PHOTO-CREDIT: Euroleaguebasketball.net

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